SAMCRO”Terrestre(autopr.)”
Oggi vi parlerò di un nuovo progetto proveniente dalla mia città.
Si tratta di un duo chiamato Samcro,nato nell’inverno 2012 con l’intento di suonare rock&roll viscerale,con un’attitudine il più diretta possibile,ma alimentata da scorie blues e spezie garage.
I Samcro sono formati da Mario Caruso(chitarra,voce,basso)e Nicola Cigolini(batteria,voce),e pur essendo un gruppo nuovo,i due componenti vantano già molteplici, precedenti esperienze con altri gruppi più o meno noti dell’underground aretino.
Ma veniamo al disco in questione,analizzandolo pezzo per pezzo nella sua interezza.
“Terrestre”dà il titolo al lavoro e apre il cd con una bordata di rock&roll stradaiolo,con alcuni ricordi blues (via hard rock settantiano),il tutto “straight in your face”come fosse un live,(e difatti questa è una delle caratteristiche principali del duo che ritroveremo anche nel resto del disco ovvero rendere tutto molto vicino alla dimensione”da concerto”).
Le liriche sono brevi ed introspettive,quasi sussurrate (“resto qui a guardare/spremere la parte migliore di te che sei un terrestre”)per lasciare spazio all’energia della musica;degno di nota anche il solo chitarristico in chiusura del pezzo.
“Parentesi”è un immaginario incontro tra uno schizzatissimo blues del delta e ricordi di garage rock&roll,contemporaneo e allo stesso tempo dal sapore quasi vintage;adrenalina e furore,ed anche il testo è più diretto stavolta,senza lasciare spazio a fraintendimenti di sorta(“e se poi non credi a niente/questa vita non è niente/come quella che sarà tra parentesi rotonde/guarda l’indice di ascolto che si moltiplica/come tutti quelli che crederanno sempre in noi”),anche se poi le chiavi di lettura possono essere molteplici a seconda di chi ascolta(è il bello della musica).
Non manca lo spazio per l’improvvisazione,con in evidenza i decisi assoli di Mario;e traspare anche un’attitudine decisamente divertente e divertita.
“Police Tango”è un brano dal sapore funkeggiante,che ricorda le atmosfere dei”poliziotteschi”italiani targati seventies ed è un intermezzo completamente strumentale;sicuramente sarà uno dei pezzi forti dei live dei Samcro….
Notturno,invece,il mood di”Causa effetto”,sempre in bilico tra tentazioni blues e ricordi di hard/ stoner”contemplativo”;e torna anche l’introspezione nel testo(“voglio tornare a guardare/vederti sudare/trovare quello che c’è con te/voglio soltanto restare seduto in disparte/e provare l’effetto che fa”)….
Le radici del rock&roll vengono scoperchiate e ribaltate nella crudezza di”Ritorno”,che unisce un’anima rockabilly a riflessioni personali (“come sognatori vagabondi/scattami una foto/cosicchè tu possa ricordarmi/vedermi ballare,vedermi saltare/mentre fuori il mondo esplode”)per poi sfociare in un improvviso rallentamento che sa di blues jam alcoolica(ed il finale riprende l’ossatura del brano,con il drumming che disegna un tappeto a-la-sun records mentre l’assolo della 6 corde si fa molto”americano”).
“Trenitalia”ha un groove torrido,che si fa sporco e tagliente nel ritornello(esemplare ed esplicativa la frase”Al di là della radura/è solo rock&roll”e non poteva essere altrimenti);quasi una live jam in studio….il testo è il più oscuro e misterioso del disco,visto dall’ottica della strada (“noi siamo sempre treni troppo carichi/in spazi troppo piccoli/porzioni monodose troppo misere/trovare pace sempre al limite”).
Un inno alla complicità dell’amicizia è”Cartone”(“Credi a me,è semplice/trovare un senso a chi non ha/un’esplosione di complicità/mi faccio ancora un altro giro/brindo alla nostra età”):con i suoi riff funkeggianti e sanguigni,è un brano orecchiabile nella sua semplicità.
Anche”Tu come stai”presenta dei riff incisivi al centro dell’universo sonoro dei Samcro(che sono l’asse portante della canzone);minimale,schietta e cruda(”vivo quando sono in te/godo solo dentro te”),ha anche un ritornello più aggressivo e marcato del solito ,mentre la band macina sudore e groove passionale in sottofondo.
Chiude il disco una ballad strumentale,”Un motivo”che svela un’anima insolitamente più cauta;sempre blueseggiante,eppure con la melodia più in evidenza,dettata da ariose parti chitarristiche…..e pare proprio di vederli i Samcro,in un pub fumoso,che concludono il concerto con questa canzone…..
Quindi,riassumendo,questo primo lavoro dei Samcro è un disco estremamente godibile,fresco, onesto,diretto,senza fronzoli,,una colonna sonora per i vostri party selvaggi a suon di rock&roll,dalla spiccata e autentica attitudine”live”…..e in fatto di live i Samcro già si stanno dando da fare concretamente,in quanto hanno già alle spalle numerose date,anche all’estero(ed io spero di recuperarli al più presto in questo senso).
In più-mi ripeto ancora una volta,ma ci tengo a precisarlo nuovamente- c’è l’attitudine divertente e divertita che traspare in maniera palpabile dai solchi di questo disco(oltre l’innegabile”esperienza”,che si sente chiaramente);pare proprio di vederli i nostri,che jammano e suonano in studio in assoluta libertà,col sorriso sulla faccia……
Quindi date un ascolto a questi ragazzi,sono sicuro che trascorrerete insieme a loro dei momenti di sano ed energico rock&roll:sono stra-sicuro che torneremo presto a parlare di loro e della loro musica e che avranno già mille altre vulcaniche idee in cantiere,godiamoci intanto questo cd e seguiamoli in concerto!