DECEMBER HUNG HIMSELF”Ivory”(Ep autoprodotto)

I December Hung Himself sono un duo di Cagliari formato da Aurora Atzeni(che fa parte dei Thank U for smoking)e Nicola Olla(già con Curse the Ocean e Charun):entrambi si alternano alla chitarra,alle voci e alle percussioni(Aurora suona anche le tastiere e Nicola,in aggiunta,l’ukulele).

La musica di questo combo è rarefatta,notturna ed avvolgente;in altre parole…bellissima!

Ed è la dimostrazione che si può fare grande musica anche con una line-up ridotta all’osso;anzi,i December Hung Himself sembrano confermare in pieno il famoso detto secondo il quale”less is more”…..e la loro attitudine è assolutamente fedele a questa politica,difatti l’EP è totalmente autoprodotto(ma la registrazione e la produzione farebbero crepare d’invidia molti progetti affidati a delle ricche major!).

“Ivory”è l’esordio di questo duo,e come dicevamo consta di 4 tracce molto belle ed affascinanti;andiamo ad analizzarle insieme.

“And the crows”è la ballata che apre l’EP,tra arpeggi umbratili e voci riflessive:una bella melodia che avvolge in tutta la sua malinconia rarefatta…gli ingredienti sono essenziali-solo voci,chitarre e poco altro-ma scavano nel profondo con delicata armonia.

“Galleyworm”è una traccia più esplicitamente darkeggiante affidata alla voce di Aurora e presenta una “doppia anima”;difatti il brano è un continuo alternarsi tra dinamiche pacate,e momenti più aggressivi e robusti,in cui la potenza della band si fa sentire,in bilico tra lievi suggestioni psichedeliche notturne e lampi “alternativi”.

Si ritorna però subito su di un mood più riflessivo con”Drag you down”;il tappeto sonoro introduttivo è un fascinoso ricamo tra gli arpeggi chitarristici ed i cori creati dalle voci,molto introspettivo e non privo di una sua dolcezza poetica…ma le sorprese non finiscono qui,perchè la seconda parte si rivela più oscura,con delle chitarre taglienti come lame e c’è perfino un lieve soffio di percussioni”elettroniche”in sottofondo…..davvero un bellissimo brano che alterna momenti quasi struggenti,ad atmosfere più inquietanti e tortuose,ma sempre interessanti e scorrevoli(è anche il brano più lungo del disco,ma nonostante ciò,l’alternarsi dei vari attimi musicali non stanca mai).

Il disco si chiude con”Alive”,solcata da un inconconfondibile fruscio vinilico,un particolare aggiunto che dona quel qualcosa in più alla canzone:difatti il pezzo sembra uscire da una vecchia registrazione,e potremmo definirlo come un dark indie-blues del nuovo millennio…e l’EP finisce così,con questa traccia malinconica dal sapore di altri tempi,ma al tempo stesso assolutamente moderna e contemporanea…..

Un lavoro davvero interessante questo”Ivory”che conferma come questo duo abbia veramente delle belle idee e che risulti sempre vincente in ogni momento del disco…..i December Hung Himself con le loro particolari atmosfere ci incatenano all’ascolto,e le 4 tracce di questo Ep sono perfette per queste giornate invernali,tutte giocate sui chiaroscuri….non vediamo l’ora di ascoltare qualcos’altro di questa band,chissà,magari a lunga durata….per il momento tuffiamoci per l’ennesima volta nella delicatezza umbratile di queste ottime composizioni…ben fatto ragazzi!

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