TUAMADRE”L’invasione dei Tordoputti”

I Tuamadre sono una band genovese nata nel 2007 e dedita a sonorità ska/bluebeat divertenti e spumeggianti.

“L’invasione dei tordoputti” è il primo album di inediti della band,ma non la loro prima uscita discografica:difatti c’erano già stati in precedenza un EP,dei singoli ed un album in cui i nostri rifacevano in versione ska il repertorio dei Beatles(a cui seguì un fortunato tour).

Il gruppo non ha perso la voglia di divertire e divertirsi e lo dimostra in queste 12 tracce;e qua e là non mancano le”citazioni”care alla band:il tutto sempre con gusto,ironia e maestrìa.

Il disco è una sorta di concept album che racconta la storia di un ricercatore e del suo”aiutante”,intenti in un viaggio con l’intento di svelare l’origine di questi misteriosi esseri,i”tordoputti”:ma sarà dell’ascoltatore attento,il compito”finale”di scoprire chi siano…naturalmente con il sorriso sulle labbra!

Veniamo quindi adesso al contenuto del disco.

Dopo una breve e buffa introduzione,ci troviamo catapultati nell’atmosfera solare di”She don’t know me”,che è anche stato uno dei due singoli che ha anticipato l’album:ed il ritmo in levare ti fa venire subito voglia di muoverti al ritmo della musica……si parla di un appuntamento galante con ironia(“non sono molto chic/per fortuna c’è l’arbre magique”)e c’è perfino una citazione di”Your song”di Elton John.

In”Swingin’fitz”lo ska si fa più veloce e più swingante,come si capisce dal titolo; la band è in grande spolvero ricreando un’atmosfera da locale notturno di altri tempi,col suo contorno di pupe e fughe dalla polizia….poi è la volta di un altro curioso intermezzo narrato(“Nel villaggio”),che spiega la (dis)avventura dei nostri eroi nella ricerca dei tordoputti.

Si ritorna in pista con”Please don’t make me blue”,un ottimo brano dalle venature soul(naturalmente con il ritmo in levare sempre in evidenza!)cantato in inglese e che,son sicuro,diverrà un classico nelle esibizioni live(nel finale non manca una gustosa citazione di”buffalo soldier”di marleyana memoria);”Up and down” è stato l’altro singolo che anticipava l’album,uscito quest’estate….e difatti è un brano solare(“è già domenica,l’agosto scalda l’anima/bolle la pelle sotto l’ombra di questa città/e tu mi chiedi dove vado,cosa faccio e poi/se il tempo c’è per andare in giro insieme con i tuoi(…)ti prego non andiamo a chiuderci tra i mobili”),che riesce a scaldare anche in queste gelide nottate di novembre!

Aperta da una slide dirottata alle hawaii,”Castaway”è un altro pezzo che ti fa muovere il culo,orecchiabile e dinamico,con la sezione fiati in evidenza(e la chitarra talvolta in preda a cadenze bluesy,qua e là);più lenta è l’atmosfera di”Amici noi”,affidata ad un reggae “atmosferico”ed introspettivo(“sai perchè noi non siamo più amici noi?/non mi parli mai,ma sai tutto di me”),ma sempre con un sorriso ironico in evidenza(“sono solo e triste senza tu”).

“Risotto di Peli”è un altro buffo e breve intermezzo a mò di sberleffo pubblicitario(si sente anche un frammento di”Tutti frutti”in sottofondo,mentre continua il racconto del ricercatore britannico ed il fido Sherpa),che lascia subito spazio a “Mon Transexuelle”,un brano che mescola lievi influenze beatlesiane ed anni ’60 al consueto ska(e perfino un’introduzione dixieland)e che narra le vicende di un trans (“questa vita piena di clichè/stereotipi senza perchè/c’est la vie/spadroneggio per la città/saltello di qua e di là(..)porto a tacchi a spillo e poi,minigonne e calze a pois…”).

E si continua con “Banana nana”,tra umorismo e reggae,prima del solito divertente intermezzo(“Lo sherpa nel bosco”)che spiega un po’ a che punto sta la storia;”Batterista sulla luna”,invece,è uno ska-funk notturno dai risvolti space-rock(e continua anche il gioco delle citazioni).

Chiude l’album ”My gorilla”,con i curiosi deliri del protagonista (“rimango lì basito/mi nascondo dietro ad un dito/ e quello parla/scappo dal gorilla,valeriana,camomilla e vado a letto/sono matto!”)….ma il disco non finisce qua,perchè dopo un divertente tg immaginario che scorre come nei titoli di coda di un film,ecco arrivare una ghost track dove su una base electro-lounge scorrono degli scherzi telefonici(probabilmente reali!)fatti dalla stessa band,che ruotano attorno all’argomento”tordoputti”….una traccia esilarante da ascoltare tutta d’un fiato che conferma ulteriormente l’attitudine divertente e divertita del gruppo e che vi farà sbellicare dalle risate.

Questo è un disco perfetto nel suo genere,che diverte e fa saltare:un ottimo antidoto contro i nostri tempi bui ed una band in forma smagliante ,che conferma l’ottima verve compositiva oltre alle eccellenti capacità esecutive.

Adesso non ci resta che seguirli anche dal vivo: e son sicuro che le loro esibizioni saranno imperdibili come questo cd.

PS:ricordiamo la line-up della band,che è formata da:Naim Abid(voce),Lorenzo Bergamino (Piano,tastiere,Marimba)Gigi Magnozzi(chitarra,violino)Pietro Martinelli(basso),Eugenio Ruocco(batteria),Bjarne Stroustrup (tromba)Francesco Mascardi(sax)e The invisible T-bone ( T-bone) (oltre a Alfredo Sarpero,” spirito guida e motivatore di spogliatoio “a detta dello stesso gruppo).

 

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