POLICROM ”Momento (EP) ”
I Policrom sono un duo romano dedito ad un pop rock elettronico e molto moderno.
Il loro EP viene descritto dallo stesso gruppo così:” “Il tentativo è quello di mescolare il formato canzone a dinamiche elettroniche e sintetizzate”; un disco in cui le il parlare d’amore,di sesso e quant’altro non è mai scontato, ma è soprattutto una raccolta di fotografie di vite vissute,o come direbbero i Policrom stessi di ”emozioni ventunenni”.
“Brezza” apre il lavoro in maniera accattivante: un synth pop rock fresco dotato di un immaginario sottilmente poetico e anche piuttosto maturo (“la senti questa musica/è il vento che fischia tra le nostre gambe abbracciate/un tempo appartenute mordicchiate a chi non le ha amate davvero mai”), adornato da una melodia diretta e semplice, con uno sfondo elettronico e moderno.
“Breath Hunting” continua un po’ su questa linea, tra malinconia e piacevole morbidezza, con liriche interessanti e molto belle (“proteggimi, ho bisogno di piangere su spalle forti di donna come le tue/chinati su di me, ascoltami farfugliare di relazioni e dei disturbi d’ansia di Dio, collegami al reale come solo tu sai fare/col tuo sesso, un pugno in faccia/risvegliami e slaccia ciò che fa di me (…) un uomo vivo a metà”), mentre il sound ricorda certe atmosfere eighties, ma senza nostalgia alcuna (E difatti risulta anche molto al passo coi tempi).
Il gusto nel raccontare storie”giovani” e talvolta crude-senza cedere mai alle facilonerie e alla retorica-viene ulteriormente espresso su”Doppio legame” (“detesto il modo in cui mi mettono in condizione di non poter più dire la verità/ma peggio di tutto è il loro, il tuo meschino ignorare la complessità”), la cui componente elettronica è ancora più in primo piano,così come su”Preghiera”, il brano successivo, anche se in questo caso è rivestita di suggestioni più ombrose,ma anche “ballabili”ed è in un certo senso il pezzo più sperimentale del disco (quasi tutto strumentale,se si eccettuano brevi, ma significative, strofe introduttive che indagano su pieghe amare).
“Se non fossi me”è una canzone più riflessiva, una ballata avvolgente abbellita da chitarre liquide (che fanno spesso capolino nel disco,anche se i synth e le tastiere-oltre che alla voce-sono in primo piano rispetto ad esse), in cui ritorna il feeling”descrittivo”del gruppo, sempre all’insegna di un certo ”mal di vivere” personale (“di verità non son mai sazio e tu lo sai/il modo in cui parlo cambia le cose che dico(…) il modo in cui mi esibisco rinfresca l’idea che ho di me stesso/da sempre devoto al fraintendimento”) e della sincerità ad ogni costo.
Chiude l’EP”Il gabbiano”,un brano dalla melodia sofisticata e dal testo come sempre mai banale(“pagami una birra dolce come piace a me/che ho la gola secca non appena ho cominciato a parlarti di me(…) dei film del cazzo che insieme ti costringerò a vedere”); una canzone pop insolita,forse la mia preferita del disco, che conclude questo EP dopo quasi 24 minuti.
Questo”Momento”è un gradevole e godibilissimo mini album che delinea un perfetto profilo di questi ragazzi,e della loro particolare poesia sonora:quello che mi ha colpito,oltre alla particolarità della musica e l’originalità dei testi,è la maturità dell’insieme stesso….nonostante le storie in esso raccontate abbiano la freschezza dell’attitudine giovane,queste 6 tracce stupiscono per la complessità delle tematiche trattate(in cui molti possono ritrovarsi), nonchè per l’estrema cura con cui sono state musicate.
Bravi ed originali,dunque,con la propria personalità ben in vista:adesso attendiamo fiduciosi le prossime mosse che,ne siamo sicuri,ci sorprenderanno ancora come le già notevoli tracce di questo disco.