3NO DI GOMMA”ruota e stride”(autoproduzione)

Tempo fa stavo parlando con un amico,il quale s’interrogava su un fatto curioso sul quale io non sono affatto d’accordo:secondo lui,infatti,non c’è stato un ricambio generazionale in fatto di rock italiano.

La cosa,naturalmente,non è affatto vera:il mio amico sosteneva poi che non c’era stato più nessuno di toccargli il cuore dopo la scena post punk/new wave degli anni ’80(cccp,Diaframma,primi Litfiba)……cosa anche questa che non condivido,perchè dopo quei grandi gruppi,ce ne sono stati tanti di altrettanto validi che ora non sto a rammentare,per non fare il solito sterile elenco.

Tutta questa inutile premessa era un pretesto per dirvi che di gruppi degni di nota ce ne sono a bizzeffe nell’underground,basta indagare e soprattutto cercarli;e ce ne sono anche altrettanti che “continuano”un certo percorso musicale con originalità ed estrema personalità.

I 3NO DI GOMMA sono una di queste valide band:il loro genere è molto particolare,trattasi di un’alternative rock che spazia su vari stili,mescolando impronte cantautorali,hard rock,new wave e quant’altro….

La band sarda si è formata nel 2010:inizialmente come cover band(e non è un caso che la band eseguisse inizialmente ANCHE brani di alcune di quelle”vecchie band”della scena alternativa,tra cui quelle che citavo in apertura),poi man mano ha cominciato a comporre materiale proprio,sfoggiando una maturità ed una classe decisamente personale.(La line-up della band è oggi composta da:Maurizio Casu(voce,chitarra),Costantino Dettori(basso,voce),Enrico Dettori(batteria)ed Emiliano Desole(chitarra)).

“Onda anomala”apre questo lavoro,e coniuga fin da subito le diverse anime della band,tra introspezione lirica(“Ieri ascoltavo i colori / Tra i rami d’acciaio /D’alberi senza frutti
Riflessi di luci bianche / Divise dal grigio metallo /Sintetiche linee sterili
Oggi sono libero /Evanescente metafisico”)e improvvise bordate aggressive,in una dinamica alternanza tra sentimenti”alternativi” e pure bordate hard(anzi,quasi metal nel ritornello!).

“Osservo il mondo”continua su una linea molto originale,con un ritmo”spezzato”che inizia marziale e diventa reggae subito dopo,per poi sfociare ancora su sentieri heavy in un infinito rincorrersi tra vari mood cangianti(c’è perfino un frammento jazzato prima del finale);il testo è un po’ il manifesto del gruppo(“Canto per libera associazione di pensiero/fotogrammi infiniti sovrapposti e sfocati.Canto per l’infinito mistero del canto.Con gli occhi accecati da un raggio di sole/io, osservo il mondo”).

“Linee parallele”è già più darkeggiante,ed è un brano che non sfigurerebbe nel repertorio dei primi Diaframma:le liriche sono introspettive(“Crepe negli occhi /Di aspettative mancate/Ricordo pazienti giorni passati/Tra cinque parallele linee e Spazi equidistanti”) ed anche la musica pare riflettere quest’inquietudine…..anche “Oltre l’azzurro”è un brano scuro,ma non esente da un certo sentimento di”speranza”:è difatti una riflessione di un carcerato (“PORTAMI OLTRE L’AZZURRO, I MIEI OCCHI VOGLIONO VEDERVI DALL’ALTO FRAMMENTI DI UNO SPECCHIO ROTTO, CHE RIFLETTE IL SOLE”)trattata con originalità(la musica è in bilico tra hard e melodia non banale).

Le influenze new wave vengono esplicitamente espresse e”rielaborate”sull’enigmatica”I vetri del tempo”(Scorre la sabbia nei vetri del tempo/Racchiuso in clessidre /Di ferro e cristallo/Sommerso da tanti/Granelli di sabbia/Ti muovi in cerca dell’aria che ogni giorno che passa/Ti viene a mancare”),uno dei miei brani preferiti del disco,dotato di riff accattivanti e ombrosi;l’ossessione riguardo il tempo che scorre(e perchè no,anche un’oscura fascinazione per l’argomento)si ritrova anche su”Dimensione senza tempo”,anche se viene trattata in maniera diversa,quasi un invito a non pensarci(“ Vieni pacificamente, in questa dimensione/trova la tua anima in un semplice pensiero”),ma il breve testo si presta anche ad ulteriori chiavi di lettura(bello il solo chitarristico,in stile metal,così come il finale,quasi”dark progressive”nel suo incedere).

Con”A piedi nudi”si torna esplicitamente su territori più introspettivi,con una certa poesia di contorno(“Mi guardo intorno ma sono solo/Il mio nome non ricordo/La mia casa più non vedo/So che un tempo era là/Come un lampo immagini di vita/Passate con te al mio fianco “)che indaga su ricordi e sentimenti personali;sullo sfondo un sound molto particolare,tra ricordi hard rock e curiose increspature quasi psichedeliche(rivisitate però in chiave estremamente moderna).

Elementi psichedelici riemergono improvvisamente anche su”In tempesta”,mescolati però a secche bordate post-punk,tese e spigolose(ed anche un po’ di sperimentazione sullo sfondo),per un connubio di grande fascino;estremamente evocativo il testo(“Annego nei miei pensieri,il relitto affonda/Annego nei miei dolori,Affogo”); riflessiva l’atmosfera di”Rinfresca il volto il maestrale”(“Rinfresca il volto il Maestrale/Nel buio tenue di questa città/Lampeggia d’arancio l’occhio/L’ombra appare e muore/Con respiro costante /L’ombra appare e muore con respiro costante”),sempre in bilico tra un mood darkeggiante,sonorità più dure e ricordi cantautorali.

“Cosa resterà”presenta delle curiose inquietudini(“Cosa resterà di questo universo
se una scimmia od un insetto prenderanno il sopravvento?”)adornate da una chitarra ora psichedelica(complice l’evocativo effetto phaser),ora dura e virtuosa,spericolata;”Ruota e stride”chiude vorticosamente l’album,con un’atmosfera secca e tesa e vagamente onirica(“Vortici di pensieri/Si rincorrono,sprofondano dal ventre e risalgono /Come cerchi concentrici/Dal centro partono e si espandono/Si allungano e poi muoiono”).

Complimenti dunque a questi ragazzi:la loro qualità evidente è l’originalità,il mescolare vari generi con la propria personalità sempre in vista,il loro punto di forza….e non solo:anche il fatto di avere due voci che si alternano al canto,accresce il valore del disco,oltre alla registrazione”in presa diretta”,che è adattissima e si rivela come un ulteriore asso vincente,in quanto mantiene fresca e spontanea la proposta della band.

Davvero un ottimo esordio…..che altro dire?Continuate così,ragazzi!

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