SOUNDSICK “astonishment” (Seahorse recordings)
I Soundsick sono un potentissimo trio rock di Fabriano(formato dai fratelli Onibokun,Ilario e Alexander-rispettivamente chitarra e batteria- e da Valentino Teodori;tutti e tre si alternano alla voce):la loro musica mescola insieme sentori psichedelici,richiami “alternativi” e ricordi post grunge in un connubio meraviglioso a cui è davvero difficile resistere.
Sebbene le origini della band risalgano addirittura al 1998,”astonishment” è il loro primo lavoro “ufficiale” ed esce per la Seahorse,label da sempre attenta verso le sonorità più particolari e ricercati all’interno della scena “alternativa”.
Il disco si apre con la psichedelica “Lena”,un brano notturno e strumentale,dall’atmosfera emozionante,che alterna momenti più cauti ad improvvise esplosioni soniche,sempre però con un certo flavour “onirico” di contorno.
“Ch3 ch2 oh” è più diretta (ma un certo feeling sognante non viene abbandonato nell’introduzione),e dal sapore alternativo;una traccia orecchiabile,ma al tempo stesso elaborata,tutta giocata sull’alternarsi di dinamiche chiaroscure.
“Disco rat” coniuga potenza grunge e melodie catchy,mentre “Brain in brine” è un brano che rivela influenze darkeggianti,ovviamente trasportate ai giorni nostri e rilette con un sentore del tutto personale…e riaffiorano perfino caleidoscopiche e suadenti trame psichedeliche nell’incedere del pezzo,così come nella sua ottima melodia ricercata.
“Grandparents” è un breve intermezzo malinconico affidato a pianoforte e tastiere,che lascia quasi subito spazio alla potente title-track,un ottimo macigno sonoro che mescola stoner ed alternative con decisione e grinta;e non manca perfino qualche accenno progressive (elementi cari a questo genere affiorano qua e là anche nel resto del disco,anche se visti dall’ottica sempre personale del gruppo).
“Loneliness” è un brano più scuro ed umbratile,ma la melodia e la potenza sonora non vengono mai meno nemmeno in questo caso;su “asphixia” torna in evidenza la corposa matrice grunge del trio,anche se in maniera sempre (ri)elaborata e cangiante,così come gli elementi psichedelici (qui quasi avvolti da un certo flavour “californiano”,specie nelle parti caute delle strofe).
“Moleskine” continua anch’essa su sentieri distorti e potenti;anzi,l’aggressività raggiunge qui il suo apice,con dei passaggi velocissimi ai limiti del metal estremo (ma non viene mai persa di vista né la melodia né la forma canzone);nella seconda parte invece,improvvisamente,il rock si tinge di colori quasi latini (c’è una lunga fuga strumentale che ricorda le jam del primo Santana-quello più “psichedelico”-rivisitato in chiave heavy).
Ritmiche ultracadenzate,alternate a violentissimi stop and go dal cuore metal su “Varnelli e muffa”che,nonostante il titolo,è sempre cantata in inglese:bellissima la melodia,che crea un ottimo e piacevole contrasto con la robusta sonorità del pezzo,che è anche uno dei più lunghi del disco….(al suo interno,difatti,troviamo anche lunghi parti “atmosferiche”).
Ma la palma di brano più lungo spetta alla conclusiva “Candies & Cum”,dal titolo provocatorio che comunque rende appieno l’idea dei contrasti presenti nella musica dei Soundsick:la psichedelia qui prende il sopravvento ed anche nelle parti più robuste e rocciose non mancano riferimenti onirici;il brano,poi,è particolarmente ricercato,complici anche i vari cambi di tempo nei quali è intrecciato (c’è anche un certo mood “introspettivo” che ci riporta alla mente Tool e Alice in chains)….posso dire che è il mio preferito del disco,anche se la scelta è ardua,perchè la qualità è sempre alta e rimane tale durante tutto l’ascolto dell’album.
Davvero un ottimo esordio,in cui i Soundsick dimostrano di scrivere grandi canzoni e di suonare egregiamente,curando ogni minimo particolare:difatti anche gli arrangiamenti sono di fondamentale importanza,ed il gruppo dimostra un gusto fuori dal comune anche sotto questo aspetto….davvero bravi;l’attesa,dunque,per questo esordio,è stata ripagata al 100% positivamente….e adesso non vedo l’ora di ascoltare altro materiale in futuro:nel frattempo godo e mi riascolto queste 11 perle sonore,nella speranza che voi facciate altrettando.Da seguire.