THE PALE FLOWERS “The Pale Flowers” (autoproduzione,2013)
I Pale Flowers sono un’energica power punk band formata da Nick Veleno (voce e basso),Dagger (chitarra) e Joe Mitraglia (batteria e voce):e questo omonimo esordio-uscito qualche mese fa- è fatto di puro rock&roll,con una sana attitudine incompromissoria.
Il disco si apre con “Dreaming you”,un bel pezzo dalla ritmica ficcante,in cui l’attitudine punk si fa subito sentire,ma è mischiata ad un sentore introspettivo (anche se il ritmo rimane sempre sostenuto);subito dopo arriva “Far Away”,una sorprendente ballata dalle riminiscenze sixties che pare uscita da”Nuggets”,tra folk rock acido e garage.
Con “Looking for a sign” torniamo su di un mood più pukeggiante,rock & roll essenziale ed energico,dalle vocals aggressive,ma sempre con una certa melodia.
E da una bella melodia è adornata anche “Bad reaction”,con delle scintillanti chitarre in evidenza:le influenze sixties tornano a galla,in un riuscito connubio con la consueta attitudine punk (o postpunk),sempre presente.
“Cemetery” è un brano più scuro-fedelmente al titolo-e tornano anche alcuni sentori introspettivi,ma la potenza del trio non viene mai meno (la band è sempre in grande forma);”Slaves”,invece,svela influenze country ed è una traccia molto “americana”,estremamente orecchiabile,perfetta per una colonna sonora d’altri tempi.
“Happy I walk my way” è un altro pezzo molto bello,che mescola la consueta andatura garage a venature sottilmente psichedeliche e meditative,con taglienti arpeggi e riff di chitarra in evidenza;”Down “ è decisamente più diretta ed aggressiva,ma sempre fresca e con un ritornello che si ficca in testa senza uscirne più.
“Nothing” gioca tutta su dinamiche chiaroscure,tra malinconia e luminosità (le chitarre son sempre scintillanti);il titolo programmatico di “Spit on the trends” chiude il disco ed è un po’ il manifesto della band che riassume la loro intera filosofia di vita all’insegna del rock & roll.
Sì,perchè i Pale Flowers intendono il punk come dovrebbe essere sempre inteso:non semplicemente un genere circostritto,ma un’attitudine che invita a fare ciò che si vuole,con umiltà,senza manie di grandezza.
E,quindi la loro musica è riuscita ed ottima,ma abbastanza varia:partendo da influenze “vintage”,i Pale Flowers sfornano un bel disco di garage R&R,essenziale e diretto,senza fronzoli,ma con tante idee e zero compromessi (come dicevo in apertura),ricco di svariate sfumature.
Un ottimo ed onesto esordio a mio avviso,che lascia intravedere un grande potenziale:son sicuro che ne sentiremo ancora parlare!