GONZALO “Labors” (seahorse recordings)

I Gonzalo sono un sestetto nato a Pordenone nel 2011 e dedito ad un folk-pop rock pacato e dalle venature acustiche;”Labors” è il loro esordio e presenta 6 tracce molto belle ed eleganti,scorrevoli e allo stesso tempo raffinate.

“Healer of Speeches” apre l’album con fare malinconico,tra melodia e ricercatezza:al centro dell’universo sonoro le chitarre acustiche ed un cantato morbido,ma intrigante,con qualche tenue richiamo psichedelico appena accennato sullo sfondo.

“June Carter”,fedelmente al titolo,è un brano dall’andatura quasi country e dalle influenze decisamente folk rock:il nome della cantautrice americana (nonché la storica compagna di un altro mito a stelle e strisce,Johnny Cash) è solo un pretesto per parlare di amore con delicata poesia;un certo sentore di spleen è sempre presente,ma allo stesso tempo il brano scorre via con piacere e tutta la band è in forma,con il violino di Carlo Moras in evidenza.

“Leave the story untold” è una ballata rarefatta e perfetta:non viene abbandonato l’amore per le strumentazioni acustiche,così come per certe melodie avvolgenti e notturne,ma la struttura è allo stesso tempo più dilatata,memore di ricordi post rock,rielaborati attraverso l’ottica personale della band.

“Epos” è un brano più dinamico ed ha la stoffa dell’hit-single:una soffice ed irresistibile melodia rilassa l’ascoltatore,così come il violino detta legge con le sue partiture cangianti,tra riminiscenze folk ed un pizzico di progressive (ma non troppo),il tutto miscelato nell’aroma pop rock dei Gonzalo.

“Tribute” è il mio brano preferito del disco,con la sua andatura tipicamente folk-blues,su cui s’innesta un cantato ombroso;tornano anche sottili riminiscenze-soprattutto di certo rock americano- d’altri tempi sullo sfondo….Ed è incredibile come il gruppo rielabori una moltitudine di influenze in maniera decisamente originale ed inedita,con il proprio “sentire”,senza risultare mai derivativi né scontati.

“Carnage” è il brano conclusivo,adornato da arpeggi chiaroscuri di chitarra:il mood è decisamente meditativo,eppure arioso,un’ulteriore grande prova di pathos musicale,che emoziona grazie alla maestrìa di tutti i musicisti coinvolti.

I Gonzalo sono davvero una band interessante,dedita ad un sound eccellente e personale quanto basta per emergere al di sopra della complicata scena indie:la qualità della loro proposta è indubbia,non solo a livello di scrittura (decisamente superlativa,in cui niente è lasciato al caso,con grande passione per la rifinitura degli arrangiamenti),ma anche sul piano esecutivo.

Bravi davvero,da seguire ed ascoltare con attenzione.

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