BOTTEGA GLITZER “Ding!” (Leave music/Universal)
Bottega Glitzer è un progetto assolutamente straordinario e assolutamente insolito,nato a Roma qualche anno fa;la band ruota attorno alla cantante Nadja Maurizi,al quale poi si sono aggiunti Giorgio Maria Condemi (chitarra),Carmine Iuvone (contrabbasso),Matteo Scannicchio (fisarmonica,organo) e Federico Leo (batteria),nomi attivi già da tempo nella scena indipendente italiana.
La Bottega Glitzer è fatta di sonorità vintage,di suoni appassionatamente retrò,ma ri-assemblati con fare del tutto personale;momenti jazz,gioie folk e ricordi pop vintage si inseguono e si mescolano nelle 11 tracce del disco.
“Abba” apre l’album:è un brano rarefatto,dalle tinte color pastello,che mette insieme un cantato jazzato con un’andatura folk rock/country,mentre il finale è puro rock dal sapore “settantiano”:la voce di Nadja è al centro dell’attenzione,bellissima e molto particolare,ma anche gli altri musicisti non sono da meno,tutti bravissimi.
“Baby” è una sorta di lovesong,tra R&B d’annata e voce suadente a tempo di shuffle:il ritornello,poi,torna ad essere veloce e dal sapore folk (con una chitarra memore dei primi anni ’60,tra memorie surf e ricordi di colonne sonore);il bello è che tutto è mescolato in maniera sapiente e magistrale dalla band,in un mix davvero unico,fresco e godibile.
“Your smile” continua un po’ su sentieri morbidi ed eleganti,tra ricordi anni ’50 ed arpeggi acustici;”Tutte queste cose” è uno dei due brani cantati in italiano:qui il mood si fa tipicamente swingato,tanto che sembra che la canzone sia uscita da un varietà degli anni ’40…Naturalmente la band brilla che è un piacere con questo sfondo retrò,mentre Nadja canta con convinzione un racconto semplice,eppure dotato di una sua poesia (“tutte queste cose com’erano belle/brillavano i miei occhi più delle stelle/belle,belle da morire”).
L’album vive di vari momenti:anche l’uso delle varie lingue è riuscito;ed ecco arrivare “Geh Nicht fort”,un dolce ed elegante valzer acustico in tedesco (la lingua madre di Nadja).
“Perfect” è un brano più “contemporaneo” rispetto agli altri brani del disco:non che l’amore per le atmosfere retrò sia abbandonato,difatti le chitarre sanno di sixties beat,ma tutto è reinterpretato secondo una sensibilità “alternative” più moderna (e c’è perfino un tocco “psichedelico”)…..Uno dei miei brani preferiti del disco,con un’interpretazione di Nadja da brividi (e trovo bellissime anche le parti della 6 corde,anche se è tutto ad essere perfetto,in realtà).
“J’aime ca” è un’altra stupenda canzone,malinconica e per certi versi struggente,con una bellissima e sognante atmosfera soft di contorno (ed il cantato in francese contribuisce decisamente a quest’atmosfera fascinosa);si ritorna alle liriche in tedesco su “Weinnacht”,che coniuga indie e ricordi vintage con successo.
“Garden of cotton hearts” è una ballata splendente:torna un certo retrogusto anni ’60 sia nel cantato che negli arpeggi chitarrisitici,sempre in bilico tra folk rock e psichedelia bucolica;è una visione sognante ed onirica del Glitzer-sound,che si rivela quindi caleidoscopico (e ci sono pure delle influenze “latine” nell’andatura del ritornello).
“Will tanzen” sembra una danza popolare di altri tempi (cantata in tedesco e in inglese) a tempo di rockabilly:ed è incredibile come queste due anime (la melodia oscura della fisarmonica e della voce,con le chitarre swingate “americane”) si uniscano alla perfezione (ci sono perfino dei battiti “moderni” del finale).
“Vieni qui” chiude l’album con la sua suadente delicatezza:è una ballata di pop nobile,di quelle come si ascoltavano usavano negli anni ’60 (e difatti la voce di Nadja qui si avvicina a quella di interpreti come Dionne Warwick);”C’è un piccolo mondo per noi/tra la neve ed il mare”recita il cantato,e tutto è credibile….Sembra proprio di essere catapultati nei sixties,anche nelle cadenze velatamente “shake” del ritornello,con una liquida chitarra affidata al wha wha e la voce,che si fa ancora più affascinante e sinuosa.
Un ottimo album dall’atmosfera senza tempo,in grado di mettere d’accordo tutti gli amanti delle sonorità vintage,ma anche chi nella musica ama una certa ricercatezza ed un certo mood sofisticato….Bravissimi questi ragazzi,sono sicuro che faranno strada,anche per la varietà degli stili proposti e per la caratura decisamente “internazionale” della loro musica!