a cura di Francesco Lenzi

GLAUCO CARTOCCI “Paul is dead? Il caso del doppio Beatle” (Robin,libro)

Oggi vi parlerò di un libro che-per la verità-è già da un bel po’ di tempo che è uscito:è un libro molto divertente da leggere,godibilissimo e fresco che tratta la famosa “leggenda” della “presunta morte” di Paul Mccartney.

Ora c’è da fare una premessa per chi già cominciasse a storcere il naso:io- chi mi conosce bene lo sa-non credo alla teoria della morte e della sostituzione;ma mi sono avvicinato a questo libro con mentalità aperta,e devo dire che le attese sono state ben ripagate…Anche perchè sono costantemente “ghiotto” di materiale riguardante i Beatles,da avido fan e collezionista quale sono,e quindi ero curioso anche di leggere un nuovo libro “italiano” sull’argomento,indipendentemente dalle mie idee.

Anche perchè l’autore,Glauco Cartocci,sa davvero il fatto suo non essendo nuovo a libri di narrativa rock ed ha fatto un ottimo lavoro veramente;lo stesso libro di cui vi sto parlando, è arrivato due anni fa alla ristampa “definitiva”,perchè le “indagini” sulla leggenda si sono nel frattempo aggiornate e moltiplicate,quindi è stato necessario un “riaggiornamento” della vicenda.

Glauco stesso non dice per forza che Paul sia morto,a dispetto di altri libri sull’argomento;è anche questo uno dei particolari che rende “il caso del doppio Beatle” il miglior libro sull’argomento ,proprio perchè non prende una posizione definitiva e “negativa”,ma elenca semplicemente i fatti,le leggende,gli “indizi”-veri o presunti;anzi,forse,leggendo accuratamente,probabilmente l’idea più evidente che viene fuori dal libro è che i Beatles abbiano ideato loro stessi la grande burla (ma è un parere strettamente personale)….Un’idea che sento di condividere,anche se alcune cose sono pure strane coincidenze.

Detto questo,come dicevo all’inizio,il libro si legge tutto d’un fiato perchè ben fatto:vengono elencati i pro e i contro dei fatti,mettendo a confronto le varie ipotesi ed opinioni,sia dei “piddiani” (quelli che credono alla morte,e alla sostituzione con un sosia) sia dei “P.I.A.” come me (ovvero chi pensa che Paul Mccartney sia sempre lui,semplicemente…ed io faccio parte della schiera degli irriducibili,come avete già capito);ma il confronto si estende anche ad altre teorie,come vedremo poi.

Oltre a tutta la serie di indizi-veri,presunti,coincidenze-disseminati nelle copertine,nelle canzoni eccetera,il libro prende in analisi anche 10 “possibili scenari” sul come sia andata la faccenda:inutile dire che anche questi punti sono molto intriganti e divertenti da leggere;un altro motivo di interesse è un’inchiesta condotta da Donato Pastore (collaboratore di Glauco,e già ospite insieme a lui su diversi special televisivi dedicati all’argomento) che “Indaga” sulla famosa Aston Martin di Paul che era “in manutenzione” proprio in Italia nel 2o10 (uno dei recenti proprietari è stato ,difatti,italiano).

Il lavoro è senz’altro meticoloso e si estende anche ai siti internet,e ai vari “indagatori” della storia (tra cui il misterioso- e talvolta “geniale” musicalmente- Iamaphoney….un giorno torneremo sull’argomento);dunque un libro di sicuro interesse per tutti i fan sfegatati di Paul e dei favolosi quattro di Liverpool…

E,riassumendo ciò che dicevo nell’introduzione,un motivo che ti fa amare il libro è anche questo:quello di scrollarsi di dosso l’aria di “seriosità” tipica di certi forum in cui i sostenitori della morte tendono a scannare chi la pensa diversamente-e viceversa.

Qui c’è-fortunatamente-anche un po’ di ironia,di voglia di sdrammatizzare e di divertirsi,senza togliere nulla alla “seriosità” dell’indagine,che comunque viene svolta con competenza,professionalità ed indubbia conoscenza dell’argomento:e poi viene fuori una vera passione per la musica e per i Beatles,cosa che in altri libri che trattano la “leggenda” (o nei forum stessi),non è certo presente e,anzi,passa in secondo piano rispetto al discorso “complottistico”.

Un’altra cosa che balza agli occhi è l’innegabile rispetto e amore che l’autore prova per Paul e i Beatles (l’introduzione è illuminante:”Ho sempre amato Paul Mccartney.Bè,se erano due,li amo tutti e due!)”:anche questa è una dote rara,in quanto molti libri e forum sull’argomento sono denigratori nei confronti di Macca post-66,proprio perchè convinti del “rimpiazzo” (ma qui non è la sede adatta per dilungare l’analisi nei confronti di queste argomentazioni).

Libro consigliatissimo,indipendentemente da come la pensiate sull’argomento:sia che siate amanti dei Beatles,sia che crediate alla sostituzione,sia che non ci crediate,vi divertirete un sacco;anche se siete semplici appassionati di misteri,di teorie complottistiche o solamente amanti delle buone letture e della buona narrativa,non rimarrete delusi.

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