PERRY FRANK “Soundscape box 1 ” (Psychonavigation/Tranquillo records)

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E’ con immenso piacere che torno ad occuparmi di Perry Frank,uno degli artisti underground che mi hanno impressionato maggiormente negli ultimi tempi,dalla prima volta che l’ho ascoltato (e con cui mi sono sentito subito in sintonia,aggiungo).

“Soundscape box 1” è il suo nuovo album ed esce per la label irlandese Psychonavigation Perry al solito,fa tutto da sé (alternandosi alle varie chitarre,ai synth,ai loop etc.),regalandoci altre 7 perle ambient.

“Ruins” è un titolo esplicativo ed è uno dei due brani incisi per la colonna sonora del videodocumentario “Ruins+regrets”,curato dallo stesso Perry ed incentrato sui paesaggi abbandonati di Iglesias :musicalmente è un brano bellissimo-in pieno stile Perry Frank-adornato da malinconici e riflessivi passaggi,tra arpeggi riflessivi e meditazioni in punta di volume.

“The Dawning” continua un po’ su questo mood,ma in maniera molto più onirica e sottilmente psichedelica,con armonie struggenti e delicate;ma nella seconda parte,arrivano anche influenze folk e progressive,con un feeling molto “Gilmouriano” in evidenza.

“Barcelona landscape” è stata composta proprio in questa città,per l’esattezza sul colle di Montjuic:musicalmente si tratta di un brano pacato e contemplativo,in cui l’ambient di Perry si tinge ancora una volta di riminiscenze folk ispaniche (appena accennate),ma in salsa onirica.

“Endless shoreline” è un brano suggestivo e struggente,solcato da venature avanguardistiche qua e là (il rumore bianco di una radio sapientemente filtrato),che comunque non sono mai invadenti e non compromettono mai la delicata poesia del brano,giocata tutta su glissando commoventi e settime maggiori paradisiache.

“Eternitè par les astres” è un brano altamente metaforico concettualmente e quindi dal profondo significato:ispirato alla quasi omonima opera di Blanqui,è un viaggio astrale che fa riflettere sulle possibilità,sulle scelte che si fanno nella vita,sospeso su di un sound che potrei definire come “space ambient”,rilassante e immaginifico al tempo stesso (e con qualche lieve riminiscenza di elettronica analogica tedesca dei seventies).

“Le vent et les nuages” era una traccia destinata inizialmente per il video-documentario,ma poi è diventata un pezzo minimale a sé stante:un’atmosfera da sogno che culla dolcemente l’ascoltatore,quasi un passaggio per un mondo meraviglioso e ricco di bellezze (è questo che mi evoca la musica).

“Regrets” è l’altro brano per la colonna sonora,ed è un finale magnificamente splendido,che amplifica la dolcezza e l’ampiezza del brano precedente in visioni nuove ed eteree.

Un album che sa emozionare dalla prima all’ultima nota,ed un altro passo in avanti per la musica di Perry che è pura arte e pura magia. Se cercate bellezza ed eleganza in musica,bè….Perry Frank sarà il vostro guru. Ascoltare per credere.

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