LRB LIBERDADE “Immagini” (2012)
Lrb Liberdade è il progetto del cantautore Lele Ravera: questo “immagini “ è il primo lavoro a lunga durata, ed è uscito un paio di anni fa.
La musica di Ravera affonda le radici nella scena genovese (Lele proviene da là): tuttavia, al nostro non mancano inventiva ed originalità.
“Immagini” si apre con la scintillante “1 settembre 2007”, una riflessione interessante contro i luoghi comuni e contro l’ipocrisia, a tempo di rock morbido e dalle venature acustiche;si prosegue con “per un istante”,una ballata dai sapori country,impreziosita da una slide solare e meditativa:il sound rimane soffice e le parole si sposano perfettamente alla musica (“e ancora con il vino nel bicchiere/a mostrare quella faccia/di chi maschera tristezza/o forse cercavi solo tenerezza”).
“Pane e terra” ricorda il migliore De Andrè come attitudine, ed è un interessante storia di un giardiniere;”In ricchezza e in povertà” è influenzata dal folk: stavolta il protagonista è un avaro barone (e come non comparare questa storia a quella di tanti paperoni di oggidì!).
Su “Sole a Kabul” tornano fiammeggianti impennate rock (superba la chitarra elettrica),mentre le liriche indagano sulla vita di un soldato (“sono servo dello stato/o l’eroe sulla pietra?”);”Il vento” è un brano più riflessivo,,ma come sempre ottimo e dai ricordi vagamente progressivi (complice un pianoforte malinconico e arioso).
“Via ippodromo” è una ballata chiaroscura,nella miglior tradizione “cantautorale” e dal sapore di altri tempi;”Zona rossa”è un viaggio malinconico attraverso ricordi personali ed intrisi di “sociale” (“c’è chi improvvisa la danza /e chi compie mattanza”),il tutto visto sempre su un’ottica del tutto personale.
“Genova” è un ritratto della città che non poteva mancare (“Sento le navi arrivare,le voci urlare/sono a Genova/vedo il sole che batte sui grandi palazzi (…) Genova sa salutare,sa anche parlare”),così come “Doman” è il gran finale cantato in dialetto,su un’atmosfera rilassata e solare.
Un disco interessante, che si fa ascoltare tutto d’un fiato per la sua scorrevolezza e naturale poesia (e perfino qualche tratto impegnato,come abbiamo visto)….Ottimo lavoro!