A cura di Francesco Lenzi
I Cieli Di Turner sono una band perugina molto interessante, formata da: Francesco Tordo (Sintetizzatore, Basso, Voce) ; Edoardo Montagnoli (Chitarra, Seconda voce); Alessandro Agneletti (Batteria).
Le coordinate sonore del trio sono riconducibili al rock alternativo italiano,tuttavia con una personalità ben distinta e variegata.
L’EP (che è in free download su soundcloud: https://soundcloud.com/icieliditurner/sets/adele-ep si apre con la scintillante e grintosa “Aidi”,tra post grunge e potenza melodica,condita da liriche introspettive:ed una caratteristica peculiare che balza subito all’orecchio, è l’uso delle tastiere,che ben si sposano alle corpose chitarre e alla possente sezione ritmica.
La title-track arriva subito dopo, ed è altamente evocativa,oltre che visionaria,in un certo senso:tra ricordi psichedelici e rimandi ai Verdena più melodici (ed un pizzico di power pop-ma solo appena accennato), è un brano frizzante e spumeggiante,che si piazza in testa e si fa ricordare da subito;”Maggio” è una canzone più introspettiva (“non mi giro mai quando te ne vai/ricordi quand’era maggio?/c’importava solo di giugno/ora solo questo pugno,può difenderci da tutto”), dalle venature alternative, con delle scintillanti chitarre in evidenza.
“Non mi spiego mai perchè” è un brano più “diretto”,in cui tornano influenze grunge mescolate ad attitudine indie:il testo pone curiosi interrogativi e con spirito osservatore,indaga sull’interiorità (“durante la notte,rimbocco coperte al mondo che dorme,non ne vuol sapere”);”Non mi serve niente” è il finale luminoso che continua il lavoro sull’introspezione (“25 anni e ancora non trovarmi”), con un piglio personale e molto sentito.
Un lavoro molto bello,dunque,per una band che saprà far parlare di sè: i numeri ci sono tutti,le canzoni sono accattivanti nel loro mix di rock e melodia inedita (così come nell’accoppiata potenza chitarristica/raffinatezza dei synth)…..Un trio che fa ben sperare,anche per la giovane età:già questo mini è interessante,sono impaziente di sentire cosa verrà fuori con un lavoro a lunga durata prossimamente!
Bravi,una band da seguire con interesse & attenzione,che-tra l’altro-è anche una spanna sopra a livello compositivo (ma anche tecnico!),rispetto a tante altre formazioni della scena indie italiana (anche tra quelle “nuove” più blasonate!),in cui spesso l’originalità latita:qua invece,i Cieli di Turner dimostrano di avere sì delle influenze precise,ma con la loro personalità ed abilità le rimescolano a loro piacimento,dando come risultato finale un risultato intrigante e “diverso” dall’ordinario…..