SIMONE PIVA & I VIOLAVELLUTO “SPEIVV” (Gartin records)

E’ un graditissimo ritorno quello di Simone Piva e I Viola Velluto,che tornano in questi giorni con un grintoso cd da gustare tutto d’un fiato.

Chi conosce già la band,probabilmente conosce anche alcune delle canzoni contenute in questo full-length:ad esempio,l’iniziale “Scimmia” se non sbaglio  era già uscita in un precedente demo (circolava anche un video su youtube),ma viene riletta in una versione ancora più graffiante e corposa;il testo pone curiosi interrogativi (“è meglio un cervello/o essere bello?”) che non celano un certo riuscito sarcasmo.

Subito dopo “Baby Londra” è un pezzo accattivante che mescola melodia rock,introspezione e ricordi personali,con delle belle chitarre in evidenza;”Dimmi qual’è il tuo segreto” è un’insolita canzone leggera ma non banale,adornata da una tromba che dona un tocco “Bacharachiano” all’andatura “alternativa” del pezzo:è sempre rock con il tocco inconfondibile di Simone,eppure c’è un sentore di “pop vintage” in più,appena accennato e amalgamato perfettamente col resto….Le liriche sono sempre molto personali e riflessive (” sembra già tutto perso/quando li hai tutti contro/riesci sempre a sorprendermi tu,in piedi in mezzo al mondo”) ed indagano sulla sfera personale con un mood solare.

“Italia Far West” è una delle canzoni-simbolo della band,ed era presente nel vecchio album di 4 anni fa (“Ci vuole fegato per vivere”):il dito è puntato sul difficile momento che stiamo vivendo nella nostra nazione,metaforicamente traghettato in un’atmosfera da western (da antologia il verso”O fai il bandito/o fai il prete/ed io ho scelto la via più difficile”),che coniuga hard rock,trombe quasi mariachi ed un feeling a stelle e striscie.

Anche “Souvenir” è un vecchio brano di quell’epoca, tirato a lucido e rispolverato per l’occasione in una versione “aggiornata e corretta”,con un sapore di folk rock in più nelle strofe (complici le malinconiche fisarmoniche sullo sfondo);è una lovesong non convenzionale,che coniuga intelligenza e orecchiabilità.

“Ok man”,”Vamos companeros”,”Fede abbi fede” e “Cronaca di una fine annunciata” facevano parte dell’EP precedente (vi rimando alla mia “vecchia recensione” del disco per entrare nel vivo dei testi :http://www.audiofollia.it/simone-piva-e-i-viola-vellutogrintapassione-e-verita-rock.html ):le prime tre continuano sul solco dell’hard dalle influenze settantiane (e qualche spezia grunge!),senza rinunciare ai ritornelli estremamente catchy e a quella capacità descrittiva tipica di Simone,che indugia sulla realtà con sincerità;la quarta della serie è una ballata malinconica,dai sottili risvolti autobiografici (ma c’è da dire che tutte le canzoni di Simone parlano della sua vita in un modo o nell’altro)…..nuove versioni dunque,che aggiungono comunque nuova linfa vitale a pezzi già eccellenti.

Chiusura affidata a “Dobar Dan Zagabria”,una dolce ballata struggente che affonda ancora la lama sui ricordi,con un sentore ancora più commovente:una stupenda canzone dalla melodia quasi anni ’60 (potrei definirla soft-lounge-rock?),che rivela un lato inedito della band,ma perfettamente equilibrato ed in linea con il resto!

Un ottimo disco,dunque,che conferma la validità di Simone Piva e i Viola Velluto:un must per gli amanti del rock fatto in un certo modo (cioè in maniera ottimale) e per chi è a caccia di vere canzoni…Sì,perchè qua di bellissime canzoni si tratta,brani che si elevano dagli standard quotidiani e che non si sentono tutti i giorni:Piva è un songwriter di razza,che continua la tradizione dei grandi rocker aggiungendo e mantenendo alta la sua personalità.

Per chi non li conosce,un disco che vi soprenderà;per chi già è familiare con il sound del power trio,una graditissima conferma….. Uno di quei dischi che ti fa esclamare,con convinzione:Rock & roll can never die!

Simone Piva & i Viola Velluto

 

 

 

 

 

 

Webzine