Sayonara è il progetto solista di Lorenzo Farolfi,componente di Al Doum & The Faryds:in questo esordio “parallelo” ed interamente autoprodotto,il nostro si cimenta con tutti gli strumenti e si dedica ad un rock psichedelico che non sfigurerebbe nelle “Desert sessions”,ma che conserva una sua interessante e creativa personalità,dai tratti “internazionali”.

Apertura affidata a “Holy makers”,tra psichedelia,grunge e hard rock “classico”,con un cantato personale ed accativante,a tratti ipnotico come la musica stessa (che suggerisce anche perfino qualche ricordo orientaleggiante dal gustoso sapore retrò).

Il pezzo che dà il nome al progetto (o viceversa?) arriva subito dopo,ed ha il cuore a Seattle, presentando però anche momenti più introspettivi ed onirici.

“Let me try you with my magic powers” è una ballata notturna ed enigmatica,con una voce graffiante ma melodica in evidenza;il mood è alternativo al punto giusto,ma al tempo stesso ricco di sfumature diverse,tra progressive minimale e rock-blues.

“Ayahuasca!” è un nuovo tassello psichedelico e sottilmente orientaleggiante,attraversato però da venature lievemente hard/stoner ;”Same semen”,subito dopo,amplifica le visioni oniriche del nostro,in un brano notevolmente visionario e dal feeling vintage che presenta perfino degli insoliti tratti jazz ( grazie anche all’inserimento di una tromba),che ben si sposano all’andatura “hippie rock” (e vagamente progressive in alcuni momenti) del brano.

L’amore per un certo tipo di sonorità (senza mai essere dichiaratamente derivativo)  si ritrova anche su “Rockers”,un brano dall’andatura straniante e ipnoticamente sghemba:immaginate una  jam acida dal finale “indiano” tra Nirvana,Foo Fighters,Neil Young e Jerry Cantrell sulla route 66,e avrete una vaga idea della particolare sonorità del pezzo!

“Ubriaque” è un southern hard blues dal sapore “cinematografico” che evoca i Soundgarden e gli anni ’70 in alcuni momenti;”Resist” è l’introspettivo ed entusiasmante finale,che tiene viva la fiamma del rock in maniera “meditativa”.

Un bell’esordio,dunque,decisamente rock che piacerà a tutti gli appassionati di questa musica:qui ci sono vere canzoni,poi,che risultano estremamente orecchiabili,ma che allo stesso momento rifuggono la banalità…..Continuano la sacra tradizione rock,ma non hanno paura di addentrarsi anche in soluzioni particolari ed inconsuete;complimenti dunque a Lorenzo per la sua creatività e padronanza con tutti gli strumenti (ottima anche la voce!).

PS:l’album è scaricabile gratuitamente qua: https://sayonararock.bandcamp.com/

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