Giuseppe-Ricotta-Da-Palermo

1) Per quelli che non ti conoscono, chi è e cosa fa Giuseppe Ricotta da Palermo?

Giuseppe Ricotta da Palermo è una persona qualunque che ama mettere in video cose semplici, che in fondo tutti sanno, ma che per buona educazione e delicatezza quasi nessuno osa dire.

2) Quando hai iniziato a fare video e perché.

“In proprio” cominciai nel 2007 su YouTube. Sin da piccolo, quando capitavo sotto l’obiettivo di una video camera facevo l’idiota.
Il perché io abbia cominciato non lo so realmente, probabilmente volevo soltanto essere conosciuto. So soltanto che adesso è un hobby. 🙂

3) Youtube ieri ed oggi, cosa è cambiato?

YouTube era ed è una grande piattaforma che collega tutto il mondo, dove chiunque può dire la sua.
All’inizio era più “meritocratico”, adesso è diventato un sito dove si fa business per di più, basti pensare a quel ragazzotto che fa gameplay e che finisce sempre in homepage indipendentemente dalle visualizzazioni. YouTube investe su chi sa che può “creare” più soldi.

4) Quali sono i youtubers che stimi e quali quelli che detesti?

Premetto che non riesco a seguire costantemente YouTube, ma provo grande stima per i The Jackal, “Promettimi che non lavorerai mai” ad esempio, è uno dei loro ultimi capolavori che al momento ricordo.
Guardo volentieri anche iPantellas, Righini, Hmatt e Daniele Doesn’t Matter. L’ultimo menzionato è un signore, uno dei pochi con i piedi per terra. 🙂
Più che detestare, reputo inutili ed insensati i Gameplay così come chi sta ad idolatrare i Gameplayer.
Ps. Loro sono GamePlayer, non chiamateli YouTuber. Perché ogni volta che lo fate willwoosh si “rivolta nella tomba”.

5) Quali soddisfazioni più grandi ti ha regalato youtube?

Essere “riconosciuto” per strada forse (a Palermo).

6) Il tuo video più visualizzato?

Ad oggi, marzo 2015: Il “suca” a Palermo oltre 150k :3

7) Qual è invece il tuo video preferito? Scegline uno e noi lo pubblicheremo.

Sicuramente è “Trovare lavoro in Sicilia” che è anche molto autobiografico:

8) Parlaci un po’ della tua sigla, del nuovo remix e di tutto quello che ruota intorno ad essa.

L’idea della mia sigla nacque con la voglia di personalizzare ancor di più quello che facevo su YouTube, e ringrazio Biluè per aver arrangiato la prima versione.
Il remix nasce soltanto per un po’ di ritmo, ah, la voce femminile è di Cristina Campoccia.

8) Facciamoci un po’ di affari tuoi, parlaci del rapporto tra il tuo matrimonio e il mondo di Youtube.

Molto probabilmente con il matrimonio riesco ad avere meno tempo per fare tutto, a volte Laura Babar rompe perché devo spammare il video nuovo.
Ma fino a quando avrò la forza e la pazienza andrò avanti.

9) Com’è nata l’idea di un canale di cucina gestito da Laura Pipati e qual è il tuo apporto in questo progetto?

Mia moglie Laura Pipati, in arte Laura Babar, ha da sempre la passione per la cucina. Manovra in maniera quasi perfetta quel marchingegno infernale del Bimby, e quindi – anche per farla avvicinare al mondo YouTube, le ho consigliato di aprire un canale.
Se vi dicessi che fa tutto lei probabilmente uscirebbe fuori il tag #ricottanonmentire, in realtà io mi occupo della grafica, regia e montaggio.

10) Oltre a quello di youtuber, quali sono le tue attività al di fuori del tubo, anche lavorative?

Attualmente mi occupo di assistenza clienti, gestisco social e telefonate in entrata.

11) Visto che l’impronta di questa webzine, oltre che a trattare di arte in generale, cultura, informatica, la sua impronta è soprattutto musicale, parlaci dei tuoi ascolti preferiti e di quelli che si allontanano dai tuoi gusti.

Ascolto tutto quello che va bene al mio orecchio, quello che non mi dà fastidio. Forse l’unico genere che non gradisco tanto è il metal, e quel genere di musica in discoteca da flashati che non so come si chiami. 🙂

12) Cosa vorresti dire ai lettori di Audiofollia? L’intervista è finita, andate in pac…ehm…cioè..

Grazie a tutti per aver letto la mia intervista, vi aspetto su YouTube & Facebook, cercate: Giuseppe Ricotta da Palermo

Grazie mille Giuseppe per il tuo intervento!

Giuseppe: Lo so che quissotto non dovevo scrivere, ma io volevo ringraziare te piuttosto. Alla prossima

A cura di Giovanni D’Iapico (Biluè)

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