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Trattasi di uno duo “power rock”, Leonardo Artinori e Tommaso Tarsi : due ragazzini che sommati fanno 38 anni!
Due anni fa usciva l’ep “Fonzarelli“, ma i Jumping The Shark, tornano nuovamente sulla scena pesarese con l’album “Sogni Pesaresi“.
L’album esce il 27 aprile in streaming e in free download, registrato da Alessandro Gobbi (Montana, Caffiero) è una totale auto-produzione.
Le influenze della band oscillano tra Verdena, George Harrison, blues vario, i Melvins e sporadiche contaminazioni battistiane.
Cari amici di Audiofollia, io vi allego all’articolo il videoclip di “Buonanotte” e l’album non appena sarà disponibile.
In questo Ep abbiamo sei brani che ci ascolteremo uno per uno.
Prima di iniziare con gli ascolti, faccio la mia predica a tutti i gruppi che mi capitano a tiro, per difendere un’importante questione: perché avete un nome in inglese e cantate in italiano? Cantare in italiano fa onore perché bisogna creare nella lingua che si padroneggia maggiormente, in ogni caso.
Va bene, io sono una capra in inglese; lo capisco, ma faccio fatica a ricordare i nomi: capisco che “saltare lo squalo” non fa lo stesso effetto che “jumping the shark”, ma semplicemente “Gli Squali”…oppure “Gli squallidi squali”, “Lo squallore degli squali” e simili, sarebbe stato meglio…ok, la smetto.
Tuttavia, ammettendo con umiltà la mia ignoranza e facendo parte della religione “googlare è sempre la soluzione giusta”, ricercando “saltare lo squalo”, la buona vecchia Wikipedia, asserisce: “L’espressione saltare lo squalo (dall’inglese Jumping the Shark) è una locuzione appartenente alla terminologia televisiva e cinematografica.

Coniata dal critico Jon Hein, l’espressione saltare lo squalo è comunemente utilizzata per indicare il momento in cui una saga cinematografica o una serie televisiva, dopo aver raggiunto il suo picco, inizia inesorabilmente ad abbassare il suo livello qualitativo, facendo venir meno la verosimiglianza della storia e l’interesse dei fan verso di essa. Nel corso degli anni il termine è passato a indicare l’intero percorso che porta una serie al declino, inclusa l’introduzione di nuovi e poco verosimili espedienti narrativi volti a recuperare l’attenzione degli spettatori.
Oggi il termine è utilizzato anche ― in un’accezione più ampia ― per indicare tutte le situazioni di «punto di non ritorno» in cui inizia il declino di un marchio, di un personaggio pubblico e similari.” Adesso è tutto più chiaro e il significato è assai più interessante. Anche i “Puntodinonritorno”, oppure i “Dechadenza” non sarebbe stato malaccio. Ragazzi, forse avevate ragione, rettifico quindi il mio assioma: scegliere un nome in inglese è apprezzabile solo se ha un significato bene preciso al di là della traduzione letterale, come appunto in questo caso. Bene, ora clicchiamo play.

Artwork

Inutile prima di te ha le migliori sonorità verdeniane di “Valvonauta”, anche per quanto riguarda il testo si notano delle interessanti e oscure similitudini di stile: “Guardami e critica / Sei tu il caso umano sparisci e non farmi la predica / Per quelli come te / La situazione è / Lasciamo perdere”

Leonardo nel bidone : già il titolo è a dir poco allucinatorio e le ritmiche sono la perfetta fusione tra l’indie più “marcio” e una sottile psichedelia genuina, il tutto condito da laceranti growl nel cantato che si alternano a degli inserti melodiosissimi e artificialmente riverberati, a tratti lisergici.
I testi sono abbastanza brevi, ma molto incisivi.

Stress è un po’ quello che ci vuole in un buon album stoner / power / indie / rock , qui il batterista si diverte non poco a “far casino” con maestria.
Quasi una short-song di 1 minuto e 46, neanche due minuti per una piccola bomba che oscilla tra tequila e sigaretta.

Cartika / Tu me fais du bièn ha un testo ancora più breve degli altri brani, tuttavia si gioca sul sound decadente e sulla ripetitività di alcune parole chiave.
In questo album non c’è elettronica, tutto è estremamente genuino: chitarre distorte crude, acustiche, batteria “muscolosa”, pochi effetti, ma usati bene.
Molto suggestive le parti cantate in francese. La psichedelia si crea con pochissimo, magari miscelando dei suoni ambientali, qualche volta in reverse.

Buonanotte è una ninna nanna indie con i controcazzi, dove le chitarre pastosissime hanno davvero il potere di cullarti e il cantato è più verdeniano del solito, ma molto più complesso, alternandosi tra melodia arzigogolate e falsetti folli. Quasi un contrasto, la voluta staticità delle chitarre che duetta con l’armoniosità della voce.
Citazioni “demoniache”: sei, sei, sei…che danno quell’aria maledetta al brano e la batteria che si è fatta attendere, finalmente a metà del brano fa sapientemente capolino.
Verso la fine si scatena quasi, altro che buonanotte, esplode un universo onirico quasi infernale: “tu i miei occhi, come ondifere luminose / tu la morte, marchio impresso nel dolore”.

Lacrime di coccodrillo inizia con un “rumore” tipico da amplificatore di chitarra, solo che…parte un pianoforte! E il bello che il ronzio persiste insieme al pianoforte ovattato.  Un cantato ai limiti della stonatura, ma altamente espressivo. E’ un piano e voce…e ronzio. S’inscerisce dopo un basso morbidissimo e una batteria discreta.
Il ronzio persiste, davvero una trovata singolare, come se fosse uno degli strumenti d’accompagnamento.
Posso dire che è il mio brano preferito? Si, questo mi ha colpito più degli altri.
Forse ci dovrebbero esserci più brani sgangherati in questa scena musicale italiana.

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INFO
USCITA: 27 Aprile 2015

PROVENIENZA: Pesaro (Italia)
GENERE: Rock, grunge, punk, stoner, psichedelia
FACEBOOK: https://www.facebook.com/JTSyeah
CONTATTI: fonziejumpstheshark@gmail.com

STREAMING: https://soundcloud.com/jumping-the-shark-1 http://jumpingtheshark.bandcamp.com/

Registrato da Alessandro Gobbi
Foto copertina di Leonardo Antinori / Eleonora Rossini

Grafiche di Charlie S. Vessel

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TRACKLIST

1. Inutile prima di te

2. Leonardo nel bidone
3. Stress
4. Cartika/Tu me fais du bièn
5. Buonanotte
6. Le lacrime del coccodrillo

LINE-UP

Leonardo Antinori //Batteria e voce principale
Tommaso Tarsi // Chitarra e voce
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