E’ uscito a Febbraio l’album di debutto della band milanese IL FIENO, chiamato “I VIVI”, dopo due buoni Ep e ottime recensioni da parte della critica. Sin dal primo ascolto si riesce a carpire la nostalgia che pervade tutti gli otto brani del disco.
Ma chi sono i vivi del titolo? I vivi sono tutti quelli che si rispecchiano in una generazione in cui si fa fatica a trovare una propria strada e si guarda ad un passato, certo più spensierato ma non meno malinconico, e forse un po’ presuntuoso (Poveri stronzi, Del conseguimento della maggiore età). Ma i vivi sono anche chi per sfuggire ad una realtà noiosa e fredda si rifugia in altre città ma finisce per ritrovarsi a fare i conti con pillole e anfetamine (Oslo, T’immagini Berlino) o ancora chi, nello smarrimento, si rinchiude nel suo mondo dove non gli serve niente (Hiroshima) o nel sesso (Il Ragazzo che cadde sulla terra). Oppure chi decide di stare fuori dalle università e non cerca per forza la laurea, un lavoro e un figlio (Maelstrom). Il pezzo finale, La fine, è un riassunto di tutte le altre tracce e la colonna sonora di chi ancora non sa vivere il presente e prendersi le proprie responsabilità ma può soltanto scriverne.
Il disco è suonato e arrangiato molto bene con una freschezza che sorprende per una band al primo lavoro, Si sente nettamente l’influenza new wave dei primi 2000 e in alcuni pezzi si possono ascoltare gli echi di gruppi come gli Interpol. Tuttavia proprio questa miscela fra musica incalzante e sognante a volte non si incastra appieno con i testi un po’ troppo autoreferenziali.
In ogni caso questo primo Full-Lenght per Il Fieno è sicuramente una rampa di lancio per trovare strutture melodiche e musicali più accattivanti rispetto ad un debutto comunque più che sufficiente.
Tracklist:
1. Poveri stronzi
2. Hiroshima
3. Oslo
4. Il ragazzo che cadde sulla Terra
5. Maelström
6. T’immagini Berlino
7. Del conseguimento della maggiore età
8. La fine