Con l’Ep “Maluma Live Session” esordiscono i Keplero, una giovane band pugliese che propone un indie rock affine al new wave, con importanza determinante della presenza di tastiere. Le 4 canzoni che compongono l’Ep sono cantate tutte in italiano; la chitarra elettrica incontra spesso un sound elettronico nella batteria, abbastanza riconoscibile nell’ambito del pop rock tricolore.
Riflessioni nel brano d’apertura “Remarti contro”: “Il fallimento è necessario per superare certi esami.” Ne “Il ritorno più breve” c’è a sorpresa un efficace inciso di xilofono, che addolcisce i pensieri malinconici del testo: “Brucia la coscienza in una fiamma spenta”.
“La (radicale) trasformazione del cuore umano” inizia con un’ambientazione spaziale, poi si introduce un basso melodico e la canzone decolla. C’è un clima generale di serietà in questi brani, che accompagna le considerazioni dei testi: “Sopravvive un uomo se cambia idea o cambia il cuore (…) se cambia la sua essenza.” La canzone verso la fine cambia tempo e diventa uno strumentale scuro.
Chiude l’Ep il pezzo “Ora (com’è stare fuori?)”, che è quello meglio riuscito. Un pedale armonico che crea suspence in strofa, mentre la voce melodica richiama l’attenzione: “Vedi solo colori spenti (…) qui domande non si fanno” e la domanda fondamentale del ritornello: “Com’è stare fuori da te?”, che si può porre dopo un esercizio di autocoscienza, in cui ci si estrania dal proprio sé.
Un esordio che fa attendere un vero e proprio album, con una produzione generale più pregiata, che però contiene dei primordiali buoni segnali.