Cresciuto a pane e James Brown Ruggero Ricci, classe 1989, corona il suo sogno nel cassetto per il nuovo anno: esce infatti “La forma delle nuvole”, suo secondo album. 

Prodotto dalla PMS Studio e disponibile dal 2 dicembre 2017, il lavoro è composto da 16 brani inediti nati dalla penna del suo autore, completamente distanti dall’esordio “Contrasti’ del 2014 nel quale il cantautore era assai vicino alla vocalità e ai colori di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Niccolò Fabi.

Il tema centrale è la libertà di scegliere una realtà che ci circonda, ricca spesso di senso arbitrario che rende qualsiasi passaggio dell’esistenza mutevole e cangiante un po’ come le nuvole. In uno spirito quasi fiabesco e onirico, Ricci ci racconta una storia filtrata da lenti d’infante pregne di semplicità e fantasticherie e intessuta di una trama pop melodica traboccante di sonorità elettroniche.

È così che in “Respiro”, Succede” e “Una piccola parte di me”, forse le canzoni più radiofoniche in assoluto, l’arrangiamento azzeccato e accattivante rende giustizia ad articolati testi che scorrono veloci. Ogni canzone forse potrebbe essere riconducibile ad un colore diverso, senza tempo o speciali pretese de gustibus.

Il singolo ouverture è “Distratta-mente”: corredato da un bel videoclip che potete godervi su YouTube, affronta la tematica della routine quotidiana, un elemento che almeno una volta ha riguardato da vicino (o lo farà) ciascuno di noi. Spesso per poter emergere nel mare sociale è necessario andare oltre, anzi controcorrente, all’apparenza e alla superficialità. Caratteristiche necessarie e utili per poter sopravvivere in questa giungla piena di tecnologia e virtualità.

Maria Carola Leone

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