A cura di Elena Schipani
I Vox Kernel nascono nel 2011 come un progetto solista. Nel 2014 diventano un vero e proprio
gruppo musicale che abbraccia il genere rock. La prima parte della loro carriera è stata dedicata ai
live, solo successivamente che si ha il primo lavoro in studio. Nell’ottobre del 2016 è infatti uscito
il loro primo EP omonimo.
Sei tracce, più una bonus che è la registrazione di una loro esibizione dal vivo, con una caratteristica
comune: dei testi molto brevi, pregni di significato ed una parte strumentale molto intensa. Anche il
loro nome, forse, rimanda a questo stile: il kernel in informatica, è infatti il nucleo del sistema
operativo. Una cosa piccola ma fondamentale.
La prima traccia è “Chiara Coltre”. Questo brano è uno sprone a fare, o non fare, le cose solo si è
fortemente convinti della propria posizione. Non si deve fare e basta ma deve esserci una
motivazione forte e studiata altrimenti ci si muove ma è come un movimento immobile.
“Orsi” è invece una canzone piena di nostalgia nei confronti di quello che non c’è più, il tutto però è
ricordato con serenità. Nonostante gli anni, chi canta non è cambiato. L’unica differenza rispetto ai
tempi andati è la mancanza di quella persona speciale con la quale si condivideva qualsiasi
situazione.
La “Margot” in cui si parla nell’omonimo brano era lo spirito affine di chi racconta questa storia.
Prima i due erano una cosa sola, uniti da un legame più forte di tutto. Si capivano solo tra di loro e
in un modo speciale. Adesso, però, quel qualcosa così speciale si è rotto e nulla sarà più come
prima. Rimane solo la nostalgia e il ricordo di quel periodo, forse neanche troppo lontano, ma che
sembra essere un’eternità fa.
“Ceralacca” è il breve ma delicatissimo intro di “Busta”, una canzone che muove, davvero,
qualcosa dentro. In questo brano si parla di quella persona speciale che c’è sempre, nella folla e
nella solitudine, che si abbia qualcosa da fare o meno. Questo sentimento di unicità è sottolineato in
maniera egregia dalla parte strumentale che emoziona fin quasi alle lacrime.
“Attraverso Noi” è l’unica traccia in acustico di questo EP. Si parla ancora una volta del passato. Si
narra di una storia di gioventù, una storia di ribellione. All’epoca, tutto è stato messo per iscritto per
ricordare meglio una volta cresciuti, e forse, prendere un po’ in giro l’ingenuità di quelle idee.
Il lavoro si chiude con un brano, “Astenia”, che è stato registrato durante un’esibizione dal vivo. Se
la gioventù è sempre vista come la parte più bella della vita, in questa canzone è invece l’età adulta
il sinonimo di forza e vigore. Da giovani si è fragili ed insicuri e solo le esperienze della vita e gli
anni che passano sanno costruire la giusta corazza per affrontare l’esistenza.
Dopo oltre un anno di assenza dal mercato discografico, i Vox Kernel sono tornati con il rilascio del
loro nuovo singolo intitolato “L’assalto al domani può portare illusione”. Loro stessi hanno definito
questo brano come il racconto di una vita portata avanti dal destino. L’interpretazione è libera, a
discrezione dell’ascoltatore.