L’ep del gufo, come ha chiamato Nerv il suo secondo Ep omonimo, è un Ep di 5 tracce abbastanza diverse fra loro che propongono diversi generi musicali: rock, indie, industrial, noise, pop. Il colore dominante è il nero, senza tante storie. La formula del primo ep rimane medesima anche nel secondo: un’unica traccia di circa venti minuti, unica traccia presente sia su Youtube che su Soundcloud.

Questa volta però ci sono più ”canzoni” e meno “atmosfere sonore”, la scelta qui è dovuta a una sorta di protesta: “gli album vanno ascoltati tutti d’un fiato come si faceva una volta, soltanto cosi si riesce a cogliere l’essenza di un lavoro nella sua interezza”…E questa esortazione da parte dell’artista non è di sicuro irrilevante perché il suo Ep di 5 tracce sembra un unico pezzo camaleontico, multiforme. Flussi di coscienza, sperimentazione arcaica, sonorità a tratti ansiogene: l’ep del gufo è questo e tanto altro, è una sorta di discesa nella notte più oscura ed inconsueta. Il tutto si presenta estremamente grezzo ed artigianale e il noise ed il rumore spesso primeggiano in questo disco a tratti anche disturbante.

Un disco quasi a costo zero secondo gli intenti di Nerv, un disco che risulta anche “cattivo e velenoso” come possiamo ascoltare nelle splendide “Buio” e “Notturno”, tra i migliori pezzi della serie. Cantautorato che incontra un indie/noise rock tormentato e velenoso: questa è la musica di Nerv. O la amate o la odiate…Secondo me perfetta per atmosfere live noir. Viene proprio voglia di ascoltarlo dal vivo per poter assaporare la sua “musica senza conservanti” e “produzioni di plastica” che potrebbero alterare il suo essere così arcano ed ancestrale…


 

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