A cura di Elena Schipani

 

Il primo lavoro da solista di Igor Lampis si intitola “Nuovo Cantacronache N 4”. Forte della sua
esperienza di romanziere ed abituato ad accompagnare i suoi reading con la chitarra, Lampis ha fuso
questi due aspetti della sua attività trasformandosi in un novello menestrello.
Il nome di questo album non è inedito. I Cantacronache erano infatti un gruppo musicale torinese, nato a
cavallo tra gli anni ’50/’60, nati per fare una denuncia forte e critica su alcuni momenti della storia italiana
che avevano il dovere di smuovere le coscienze e gli animi della gente; oltre alla musica, i Cantacronache,
potevano contare sull’aiuto di nomi importantissimi della letteratura italiana come Italo Calvino, Umberto
Eco e Gianni Rodari.
Cambiano gli anni, cambiano le tematiche ma lo scopo rimane. Grazie ai brani contenuti in questo album,
Lampis vuole puntare il dito contro le brutture e le cattiverie del mondo. Un’umanità che non vede l’altro e
non si occupa di nulla che non sia il proprio interesse. La massa che lascia, volutamente, da parte i più
deboli e coloro che combattono strenuamente contro l’omologazione.
Un arpeggio di chitarra, rime baciate, come in una filastrocca, una semplicità che spiazza messa in
confronto alla complessità dei temi trattati, creano una cornice perfetta per questo grande lavoro.

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