Una piccola città in provincia di Modena, è Spilamberto.
Due produttori, ovvero FKA IVAN e Nimen , rispettivamente uno di origine russa e rumena.
Un album estremamente oscuro senza per questo essere tetro, “lunare” è la parola giusta.
Diciamo che già dal primo brano, Frozen / Locked con la sua atmosfera glaciale ci catapulta in un mondo contaminato fatto da trap con tanto di voci immerse nell’autotune, space ambient, dream pop, witch-house e sperimentazione elettronica in generale. Realize riesce addirittura a fondere atmosfere raffinate alla trap, dando una trap molto “deep”, ma con melodie di grande respiro.
Con Blizzard ritorniamo ad atmosfere notturne, oniriche e torbide, le sonorità dell’ultimissimo millennio che tuttavia inglobano una volontà di sperimentazione, lontani dal piattume radiofonico.
Fullmoon si propone come brano lunare in un album lunare, dove un cantato quasi atonale e sbiascicato si fa largo con fare allucinogeno, ma disinvolto.
E proseguiamo con ambienti sempre più spaziali, a tratti ultraterreni, è il caso di Interlude che grazie alla sua corposità sonora, ci porta verso luoghi immaginari sconosciuti che appaiono reali.
Questo mood lunare oltre ad attraversare lo spazio, si spinge oltre il tempo, con Banshee, un intro di carillon ci catapulta in maniera inquietante verso l’infanzia creando un contrasto con il nostro probabilmente degradato presente. Decisamente più pop, SharpShine senza tralasciare la cassa elettronica iperbolicamente riverberata della trap. E chiudiamo quasi romanticamente con questo Miss me riepilogo di tutti gli elementi del disco. Finalmente un disco trap che non faccia cagare.
Si scherza, bravissimi 😉

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