diNotte Records e Aiuola Dischi
 
presentano il 
 
babalot nuovo album:

dormi o mordi


Disclaimer

 
Attenzione! Questo comunicato stampa non contiene spiegazioni! Non c’è spiegato il senso della vita, né della scena indie italiana, né dei testi delle canzoni del nuovo disco di babalot. Per trovare spiegazioni vi dovete rivolgere a un altro comunicato stampa (tutti gli altri vanno benissimo, spiegano anche i testi delle canzoni senza volerlo).
Press Release
 

Ciao, hai mai sentito parlare di babalot? Chiedi in giro, salterà fuori sicuro qualcuno a dirti che è
“fondamentale” (seminale, basilare, nodale, fai tu). Questo allegro collettivo suona in giro dai primi anni zero – com’è d’obbligo chiamarli giacché l’ha deciso Vasco Brondi, che da ragazzino una volta ha suonato prima di babalot a un festival, vedi che tutto torna? – e ha appena deciso di far uscire il quarto disco di inediti, intitolato Dormi o Mordi.

14 tracce, nessuna traccia fantasma ma tanti fantasmi un po’ spersi, perché se in una canzone di babalot non muore nessuno, è strano, di solito muore sempre qualcuno; sin dal disco d’esordio, opportunamente intitolato Che Succede Quando Uno Muore (uscito per Aiuola Dischi nel 2003 e distribuito da Self nei migliori AutoGrill).

Non per questo Dormi o Mordi si meriterebbe di essere catalogato come un disco triste, perché non lo è
affatto. Anzi, è pieno di slanci vitali (“devo amputarmi un braccio”), esortazioni positive (“liberarsi di tutto”), ficcanti analisi sociologiche (“la gente sembra drogata”), domande spiazzanti (“come stai?”) e buoni propositi di militanza civile (“da grande voglio fare l’evasore fiscale”). Una fotografia nitida, lucida e dissacrante di chissà cosa, non si capisce bene.iao, hai mai sentito parlare di babalot? Chiedi in giro, salterà fuori sicuro qualcuno a dirti che è “fondamentale” (o un sinonimo a caso, seminale, basilare, nodale, fai tu). Questo allegro collettivo di quasi quarantenni suona in giro dai primi anni zero – com’è d’obbligo chiamarli giacché l’ha deciso Vasco Brondi, un altro che ormai è fondamentale ma da ragazzino una volta ha suonato prima di babalot a un festival, vedi che tutto torna? – e ha appena deciso di far uscire il quarto disco di inediti, intitolato Dormi o Mordi.

A questo punto siamo pronti a non dirvi cosa vuol dire babalot, o perché è sempre scritto con la minuscola, o perché è un disco “di” babalot, che essendo un gruppo dovrebbe essere “dei” babalot, spingendoci fino al non dirvi chi è babalot. Oppure ve lo diciamo con un elenco in ordine alfabetico:
 
 
devor: basso, cori, strumenti vari
 frank: batteria in alcune tracce
 isidoro: batteria in alcune tracce
 lorenzo: chitarre, fiati, cori, arrangiamenti
 sare: parole
 sebastiano: voci, parole, produzione
 thomas: pianoforte, fisarmonica, ukulele, chitarre
 
Dormi o Mordi è stato registrato da babalot a Roma, nel corso di circa quattro anni. Tutti hanno suonato un po’ di tutto, dagli strumenti più comuni a quelli più improbabili o improvvisati, e Saree ha collaborato alla scrittura dei testi. Le tracce sono state poi mixate da Matteo Cantaluppi al Tempel Studio di Berlino e masterizzate in analogico da Stefano Moretti, sempre a Berlino. La grafica dell’edizione su CD è opera dell’artista francese Vincent Longhi. Il disco è stato realizzato grazie a una campagna su Indiegogo attraverso la quale sono stati raccolti i soldi per pagare mix, master e stampa.
 
I dischi usciti finora di babalot sono disponibili in free download sul sito di Aiuola Dischi,
altro materiale è uscito negli anni e nei modi più disparati sul Bandcamp di babalot.
Comunicati stampa