by mi-decay
independent music promotions
SABATO 31 MAGGIO 2014
Pull the Trigger & MI-Decay
presentano:
SLAUGHTER AND THE DOGS (UK)
Dalla dura periferia di Manchester, la band archetipo del Punk ’77 inglese dal suono veloce e furioso!
THE LURKERS (UK)
La risposta del Punk ’77 inglese ai Ramones!
Con tantissimi ospiti davvero speciali.
@ KEY club
Key Club Facebook/
Viale cooperazione 19, 20095 Cusano Milanino
apertura porte ore 20:00
inizio concerti ore 21:00
a seguire:
Punk ’77, Oi! & Rock Steady dj set by
MiDecay Crew
& Pull the Trigger!
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Slaughter and the Dogs (UK)
UK punk icon of ’77!
www.slaughterandthedogs.co.uk
www.myspace.com/dogslaughter
Originari della notoriamente violenta periferia di Wythenshawe a Sud di Manchester (un tempo la capitale skinhead del nord), gli Slaughter & The Dogs si sono formati alla fine del 1975 quando Wayne Barrett (voce) ed il batterista, Brian (Mad Muffett) Grantham, hanno cominciato a suonare insieme ed il bassista Howard ‘Zip’ Bates si è unito a loro. Mick Rossi divenne il chitarrista solista, anche se inizialmente la formazione comprendeva pure una seconda chitarra, Mike Day, che però lasciò subito il gruppo. Wayne trovò il nome per il gruppo mentre era steso sul letto prima del loro concerto d’esordio… un mix di Diamond Dogs di David Bowie e Slaughter on 10th Avenue di Mick Ronson: cioè Slaughter and the Dogs!
Gli Slaughter iniziarono come tante altre bands facendo la gavetta nei locali di Manchester e dintorni e nei club per uomini eseguendo covers di Lou Reed e Bowie, cominciando però sin da subito anche a scrivere e a suonare i propri pezzi.
Ottenendo di concerto in concerto maggior successo e ricevendo ottime critiche dalla stampa musicale, si ritrovarono presto a capo della scena punk di Manchester di fianco ai Buzzcock ed ai Drones, una scena ormai matura come quella Londinese.
In qualche modo riuscirono ad infilarsi nel programma dell’ormai celebre concerto al Free Trade Hall di Manchester, con i Sex Pistols ed i Buzzcocks; fecero di tutto per essere i secondi a salire sul palco e pubblicizzarono l’evento mettendosi per primi nel poster del concerto (“dimenticandosi” di mettere i Buzzcocks). Salirono sul palco con capelli lunghi, abiti satinati e con atteggiamenti alla Ronson, venendo criticati aspramente dalla stampa e dall’audience.
“Ci siamo davvero meritati le critiche che ci siamo presi quando abbiamo iniziato, ma io credo che siano andate avanti un po’ troppo, ci devono dare un’altra chance per dimostrare quello che sappiamo fare”. Wayne. Shy Talk 2. Manchester Fanzine.
Dopo aver visto i Sex Pistols, il loro look ed aver sentito il loro suono, e dopo essersi presi a cuore le critiche, furono abbastanza scaltri per capire in quale direzione stava soffiando il vento, si tagliarono i capelli, cambiarono i vestiti, e seguirono il nuovo stile come molte altre band del periodo.
Glen Matlock: “mi erano piaciuti… pensai che erano una band divertente. Non li consideravo una band punk anche se erano parte di quella scena, perchè quella era la scena che andava a quell’epoca”.
Tony Wilson: “probabilmente avevano un po’ di David Bowie ed un po’ troppo di Mick Ronson ma, ciònonostante, erano grandi”.
Seguendo il consiglio di McLaren suonarono a Londra al Roxy Club.
Mick Rossi: “l’obiettivo dopo il Free Trade Hall era di provare a conquistare Londra”. Ci riuscirono!
Il loro calendario di concerti si infittì molto rapidamente ed in pochissimo tempo suonarono in tutti i principali locali di Londra come il Roxy, il Vortex così come il Marquee ed il Nashville.
Dal vivo erano un grande spettacolo, con la predilezione di Wayne a parlare senza il bisogno di macchine del fumo o di altri effetti speciali.
Il Roxy regalò alla band la prima registrazione, pubblicando sull’album ‘Live at the Roxy’ due loro brani: ‘Boston Babies’ e ‘Runaway’. Subito dopo, giunsero a comporre e a pubblicare quello che sarebbe diventato un classico inno del punk, il singolo ‘Cranked Up Really High’, con ‘The Bitch’ sul Lato B (Rabid 1977), prodotto da Rob Gretton (il futuro manager dei Joy Division) ed il cui successo condusse la band a firmare con la Decca.
Seguirono tre singoli in rapida successione ‘Where Have All The Boot Boys Gone’ / ‘You’re a Bore’ (1977 Decca) , ‘Quick Joey Small’ / ‘Come On Back’ (1978 Decca, con Mick Ronson, il loro eroe), and ‘Dame To Blame’ / ‘Johnny T’ (1977 Decca) ed infine pubblicarono ‘Ready Now’ / ‘Runaway’ (1979 DJM).
Pubblicarono quindi il loro primo album ‘Do It Dog Style’ (1978 Decca), un vero e proprio classico del punk – immancabile in una qualsiasi collezione di dischi che si rispetti – che raccoglie i primi singoli pubblicati con la Decca e nuovi brani al fulmicotone quali Victim Of The Vampire, Boston Babies ed una fantastica cover di Mystery Girls dei New York Dolls.
Dopo la pubblicazione di ‘Do It Dog Style’, Wayne lasciò la band e venne sostituito da Steve Morrissey (futuro cantante degli Smiths) con il quale gli Slaughter registrarono quattro brani. Per un breve periodo fece parte della band anche Billy Duffy (che avrebbre in futuro raggiunto la fama con i Cult). La band quindi si sciolse.
Nel 1996 gli Slaughter and the Dogs si sono riformati, con Wayne rientrato nella band alla voce, Mick Rossi alla chitarra, Nigel Mead al basso e Noel Kay alla batteria e con questa formazione si esibiscono al festival ‘Holidays in the Sun’ ottenendo un successo grandioso. Da allora, con J. P. Thollet al basso, hanno continuato fino ad oggi ad esibirsi come headliners in festival come il Rebellion, a fare tour ed a registrare nuovo materiale.
Per la seconda volta in Italia, dopo il mini tour memorabile del 2012, gli Slaughter suoneranno di nuovo a Milano, in un concerto che già si preannuncia esplosivo!
Formazione:
Wayne Barrett (voce)
Mick Rossi (chitarra
J. P. Thollet (basso)
Noel Kay (batteria)
The Lurkers (UK)
UK punk icon of ’77!
The Lurkers Website
Nessuna storia del punk inglese potrebbe essere completa senza un capitolo dedicato ai Lurkers. Nati nel convulso 1976 londinese, a Uxbridge, erano considerati “la risposta inglese ai Ramones”. Sono stati autori di alcuni singoli che da soli basterebbero per dare l’idea di che cosa è il punk: “Shadow” e “Freak Show” i più significativi, veri e propri inni. Degno di nota il fatto di essere stati la prima punk band pubblicata dalla Beggars Banquet. Nel 1980 la band si scioglie, fa un fugace ricongiungimento nel 1984 e poi si scioglie di nuovo. Nel 1987 Arturo Bassick, membro fondatore della band e bassista aggiunto dei 999, si fa convincere dai tedeschi Die Toten Hausen (grandi fans della band) e riforma i Lurkers. Da allora la band è continuamente in tour e sforna nuovi capolavori del punk quali il miniabum King Of The Mountain, Powerjive (1989) e Non-Stop Nitropop (1990). Ancora oggi, ai loro concerti, nessuno è immune alla frenesia collettiva scatenata dai loro tre accordi. Lunga vita ai Lurkers, lunga vita ad Arturo!