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Amoreodio è un film uscito nel 2013, opera prima di Cristian Scardigno ispirato allo sconvolgente delitto di Novi Ligure che coinvolse la famosa coppia di Erika De Nardo e Omar Favaro nel 2001.
Il regista era all’epoca adolescente e fu colpito nel profondo, tanto da farne un film, la sua prima opera, il suo esordio.
La mia recensione vuole esprimere il mio punto di vista senza necessariamente accodarsi alle altre opinioni della critica.
Ho letto poche recensioni positive e moltissime negative, dove si tacciava il film di immaturità e amatorialità.
Tuttavia, ho letto degli strafalcioni incredibili da parte dei giornalisti in questione, che spesso scrivono per dar aria alla bocca cercando di pompare il discorso senza necessariamente cognizione di causa e per eccesso di spocchiosità.
Ora, confondere delle colonne sonore puramente elettroniche con il punk e con il rock, lascia senza dubbio perplessi; dove molte scelte registiche sono spesso fraintese dai recensori che si divertono a “demolire” ad ogni costo.
E’ stata anche criticata l’attualizzazione delle vicende (uso di Facebook, ecc), mentre può essere una semplice via per distaccarsi un minimo dalla cronaca vera e propria.
Anche il cambio dei nomi ai personaggi aiuta a prendere un minimo le distanze simbolicamente.
Ora, è verissimo che la tematica è assai delicata e che cadere nel banale è assai semplice, ma io ho riconosciuto nel film una valida trasposizione delle vicende, dove si indaga in maniera assolutamente riuscita su un delitto incomprensibile.
Come se tutto iniziasse ad avere senso, pur nella stupidità ingiustificabile delle azioni dei due adolescenti.
Quella che alcuni recensori definiscono come “sociologia spicciola”, personalmente la vedo come un’indagine sincera, una ricostruzione fedele di quello che sarebbe potuto essere.
Nulla a che fare con il linguaggio televisivo o il kitsch tanto millantato nella critica, né chissà quali effetti speciali.
Amoreodio è un’opera genuina che esprime un sincero sgomento per quanto accaduto all’epoca, una vicenda che ha segnato moltissimi nel profondo. Già il titolo è assai eloquente. 

Le colonne sonore sono riuscitissime, angoscianti e minimali il giusto, non ho trovato nulla fuori posto.
E’ una vicenda (crudemente) adolescenziale e non poteva essere resa diversamente.
E che dire della tanto criticata recitazione dei ragazzi, definita come sciatta tanto da valorizzare qualsiasi fiction?
Evidentemente non hanno fatto caso alle “qualità” recitative di Gabriel Garko, Manuela Arcuri, Valeria Marini o Alba Parietti…
Quella è recitazione sciatta e poco credibile, ma non quella dei protagonisti del film, che a mio avviso è risultata piuttosto naturale e stiamo comunque parlando di un’opera prima con tutte le normali imperfezioni e le inesperienze che può comportare.
Su Youtube si può trovare persino il film integrale, ma non so quanto resisterà per questioni di copyright.
Su dieci stelline, io ne darei otto.

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