Distortion
Spacca già dai primi secondi il primo brano dell’Ep che contiene quattro brani.
Un sound elettronico, a tratti satanico, che non ha paura di niente e di nessuno, va avanti come un trattore e con grande disinvoltura.
Seppur abbastanza minimale, il tutto non risulta per niente noioso e sa essere godibile.
Musica “ignorante” nel senso buonissimo del termine, possente, energica, sfacciata, vigorosa, brillante e grintosa nella sua glacialità elettronica.
Feeling you
Si ricerca un po’ di empatia con dei cantati sinuosi, spalmati in strati pesantissimi di ritmica ossessiva, pur senza sfociare mai nel noise o nello psichedelico.
Qui i suoni sono puliti, precisi, dei macigni ben organizzati e nonostante si tratti di musica molto indipendente, questo non ci preclude la ballabilità dei brani che presentano degli arrangiamenti pieni di spunti che trasudano gusto e fantasia in un minimalismo divertito e divertente.
This is Gonna Shock Them
Un intro quasi cantabile e un evolversi del brano che ha sicuramente dell’estivo.
Spiagge, lidi, culi sodi ed abbronzati, femmine appetibili e generose, luci colorate intermittenti, cocktail, mare e pomiciate intensissime.
Anche la durata dei brani rimane essenziale, né troppo, né poco…sa dare quello che serve.
Alla fine del brano, quell’inserto dubstep ci sta da Dio e gran finale.
A Freak An
Stravagante, tribale, grandi drop e pazzia elettronica ben organizzata, bpm elevatissimo.
I suoni continuano ad essere limpidissimi, interessanti cambi di tempo dove tutto rallenta considerevolmente.
A metà del brano si sfoga un po’ di dubstep, dove avevamo avuto piccoli accenni in qualche brano precedente.
Grande intreccio strumentale, dove ogni tassello è un’impalcatura gradevolissima che non può non far battere il piede.
Si viaggia in grande stile, fino alla fine non ci si annoia e si riascolterebbe tutto volentieri sin dalla prima traccia.
Continua l’esplorazione a 360 gradi di Bananophono Records, etichetta con base nel cuore delle Marche tra le più attente, versatili e prolifiche dell’attuale panorama indipendente italiano. La novità si chiama AwhyL (pronuncia “ei-vuai-el”), duo nato nel 2008 dalle menti di Alessandro Spagna e Luca Brasili. Il loro primo EP, intitolato “Distortion”, esce a metà giugno e si presenta come una miscela esplosiva di elettronica, trap music e dubstep. Un sound dal respiro internazionale che trova terreno fertile nella dimensione live, alimentata anche dall’impatto scenico della sezione ritmica di Luca Brasili.
“Distortion è l’inizio di un percorso in continua evoluzione. Un punto di partenza dove vengono racchiuse le sonorità che oggi ci rappresentano. Distortion contiene quattro brani che uniscono suoni caldi e distorti, bassi profondi e strutture ritmiche aggressive.”
Insomma, se volete una risposta tricolore a Skrillex, Gesaffelstein e SBTRKT, o una valida alternativa a Bloody Beetroots, questo è il disco che fa per voi. Allacciate le cinture, e buon ascolto!
INFO
USCITA: 15 giugno 2015
PROVENIENZA: Roma (RM), Sant’Elpidio a Mare (FM)
GENERE: Elettronica, trap, dubstep
LABEL: Bananophono Records (www.bananophono.com)
FACEBOOK: https://www.facebook.com/awhylmusic
TWITTER: https://twitter.com/awhyl
CONTATTI: awhylmusic@gmail.com
STREAMING: https://awhyl.bandcamp.com/ – https://soundcloud.com/awhyl
Registrato presso il Nufabric basement di Fermo con Manuele Marani e Alfredo Vallesi
TRACKLIST:
01 Distortion
02 Feeling You
03 This is Gonna Shock Them
04 A Freak An
LINE-UP:
Alessandro Spagna (synths/effects/voices/DJ)
Luca Brasili (electronic and acoustic drums)