Tracklist:
1 – La Ballata del Cane Bianco
2 – L’imperatore dei Rom
3 – Il vecchio e la Strega
4 – Un Sabato alla Disco
5 – La Vita a 3/4
6 – Carnival
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I Bardi sono un gruppo folk-cantautorale della provincia di Trapani e muovono i primi nell’estate del 2013 tra un (e forse più) bicchiere di vino e una spaghettata tra amici e cominciano il loro percorso che li porterà a realizzare questo primo lavoro “Circo Massimo”. Una manciata di canzoni cantate con il cuore e con la genuinità che li contaddistingue. I Bardi innanzitutto raccontano di storie che parlano di tutte le sfaccettature della libertà e di tutte le conseguenze che possono avvenire inseguendola, tipo le poche certezze materiali ma avere la consapevolezza delle proprie scelte.
Si parte con La Ballata del Cane Bianco dove la libertà avviene attraverso la ribellione e la fuga ma nonostante “L’onore” di tale scelta “di libertà a volte si muore“. L’Imperatore dei Rom è, secondo chi scrive, il pezzo più bello dei nostri, un brano che ad ogni ascolto riesce a far venire i brividi all’ascoltatore, il tema è sempre la libertà, l’umiltà del vivere per strada ed essere felici delle proprie scelte e non desiderare nient’altro “Avrò di meglio che due cani e un figlio, tipo una chitarra in mano e canto….”. Segue la malinconica Il Vecchio e la Strega, dove un uomo nella paura di scoprire se stesso chiede come desiderio di dimenticare chi esso sia ma questo risultato porta l’uomo a chiedere come terzo desiderio lo stesso del primo, come a dire che dobbiamo accettare la nostra personalità qualunque essa sia.
In Un Sabato alla Disco viene raccontata l’alienazione e la difficoltà nel relazionarsi al giorno d’oggi, Curiosa è la successiva traccia La Vita a 3/4, dove un cantastorie strampalato canta della proprio diversità e presa coscienza di ciò ci fa riflettere sulla relatività della pazzia e di come possa essere noiosa la normalità sempre se qualcuno sappia dare un significato a questa parola. La conclusiva Carnival è uno spaccato dell’Italia di oggi, un allegra carrellata di personaggi e di fatti attuali che descrivono “le maschere” del nostro paese.
Circo Massimo merita davvero una menzione speciale nel panorama musicale nostrano: Poesia, allegria, riflessione ed emozione, tutto questo in un contesto musicale azzeccato e pieno di arrangiamenti di gusto.