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Campidilimoni

Partiamo da questo presupposto: il 90% della scena hip hop emergente su Youtube è merda.
Perché? Pseudo-produttori di “instrumental”, maghi del “copia e incolla”, pubblicano/cagano “beat” scaricati da migliaia di utenti che senza arte né parte, sputano sopra parole fuori tempo, mal registrate, mal interpretate, con un’espressività pari a quella del pesce lesso, scrivendo testi da terza elementare (gli argomenti preferiti sono: canne, puttane, la strada, frà, poliziotti bastardi ecc) , spesso pieni di “orrori” grammaticali.
Bene, dimenticate tutto quello che ho scritto sopra, possiamo dunque procedere all’ascolto, cari audiofolli.

1) 1934 – Un intro strumentale dalle sonorità ricercate con un panning colorato ed avvolgente.

2) Dettagli – Siamo nel vivo dell’Ep, la traccia riprende sonorità dell’intro, il mondo “hip hop” è all’incirca quello di Frankie hi-nrg, anche esteticamente il nostro Campidilimoni si avvicina.
L’hip hop che propone il nostro è sicuramente ricco di un’impronta personale assai consistente.

3) Il più grande dei miei rischi – Ottima fusione tra chitarra, strumenti synth vintage, espressività davvero convincente. Verso la fine della traccia abbiamo una sospensione di voci con tutti gli altri strumenti dell’arrangiamento ridotti al minimo, per poi riprendere fino a conclusione con un sound degno di nota, altro che il solito hip hop.

4) Venerdì – La ritmica sbilenca e minimale è il vero pezzo forte del brano, la voce effettata si appoggia perfettamente come un mantra. Un basso “costipato” segue i due elementi (ritmica e voce) come un terzo incomodo che s’insinua timidamente nell’arrangiamento.

5) Ero(e) – Sound di atmosfera per un hip hop del Neffa dei tempi migliori, sconfinando nel buon cantautorale fatto di accordi “Maj7”, dove il ritornello è addirittura cantato.

Sarò sincero, per quanto, tra le altre cose, sia un produttore musicali di basi musicali hip hop (finché il cliente paga, produco su commissione persino musica neomelodica!), non sono un grandissimo fan del genere, i miei ascolti “privati” sono di tutt’altro tipo (jazz, metal, rock, pop, dubstep, ambient, lounge, classica).
Tuttavia ho ben presente l’attuale scena hip hop, italiana ed internazionale: da Salmo a Tricky, da Gemitaiz, Clementino, Marracash, fino ad Eminem o Hot Nigga.
Campidilimoni? Non l’avevo mai ascoltato, ma l’avevo già sentito nominare.
Beh, direi che è un ottimo punto di partenza e di certo non posso dire che l’ascolto mi abbia deluso, anzi.

back front

 

COMUNICATO STAMPA: 

“1933” è il nuovo EP dell’artista hip hop marchigiano Campidilimoni, in uscita il 10 marzo 2016 per Bananophono records (Rusvelt, HLFMN, Nrec, Versailles). Trattasi del secondo tassello di una trilogia di dischi in un anno che dovrebbe concludersi entro settembre, registrato tra il Duna Studio di Russi (RA) e il Basement di Fermo (FM).

5 tracce di hip hop atipico, che abbandonano la dimensione astratta dell’esordio (“Tra la vita e la morte avrei scelto la metrica”) per sposare una sorta di poetica del concreto. Insomma, un passo in più verso l’idea di usare una forma “classica”, ma con più emotività e attenzione all’autoanalisi e meno ricorso alle metafore.

Il titolo è un riferimento al libro di John Fante “1933, un anno terribile”, e riassume le peggiori sensazioni di un periodo piuttosto negativo nella vita di Campidilimoni. La sfida era raccogliere tutte queste sensazioni e inserirle in un disco senza risultare troppo melodrammatici. L’apporto più importante al disco è stato quello offerto da gimonti (da scrivere rigorosamente tutto in minuscolo), un producer di Latina che ha curato la produzione artistica del tutto (quindi non solamente la realizzazione dei beat). Senza di lui probabilmente non sarebbe stato possibile trovare una formula il più possibile vicina al rap vero e proprio. Lo si potrebbe definire un disco hip hop a tutti gli effetti, se non fosse per il fatto che non parla della scena, delle metriche e delle canne. In compenso parla un po’ di donne, ma non nella maniera in cui si potrebbe pensare.

Da segnalare come la produzione dei beat sia stata fatta senza l’ausilio di campionare da altri dischi, donando al tutto un suono più caldo e reale eppure vicino all’idea originaria di boom bap.

“1933” è disponibile sia in versione digitale che su compact disc.

INFO
USCITA: 10 marzo 2016
PROVENIENZA: Falconara Marittima (Ancona)
GENERE: Rap / Hip Hop ibrido / Cantautorato sbilenco
LABEL: Bananophono
FACEBOOK  
CONTATTI: campidilimoni@gmail.com

Registrato al Duna Studio di Russi (RA) da Andrea “Duna” Scardovi e al Basement di Fermo (FM) da Stefano Luciani; Mixato al Duna Studio da Andrea “Duna” Scardovi;
Mastering a cura di Riccardo “Rico” Gamondi;

TRACKLIST

1) 1934
2) Dettagli
3) Il più grande dei miei rischi
4) Venerdì
5) Ero(e)

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