Amici della Musica: ecco come le radio “uccidono” la musica italiana e la musica indipendente made in Italy
Due terzi del pubblico dei consumatori di musica acquista musica italiana, solo un terzo passa in radio con grave danno per il settore musicale italiano.
Roma, 12 Novembre 2013
Negli ultimi tre mesi di classifiche, nella chart share, cioe’ nelle prime 50 posizioni in classifica, secondo i dati di Musica & Dischi, risultano presenti il 71, 1% per cento di album major e il 28,9% di album indipendenti, mentre nei singoli le major si accapparanno il 79,7% del mercato mentre il 20, 3% va agli indipendenti.
Relativamente agli album, sempre secondo i dati di Musica & Dischi, ben il 60,6% di quelli presenti nella Top 50 sono di produzione italiana, solo il 21, 1% di album venduti sono stranieri e il restante 18,3% e’ fatto di compilation, che alternano musica italiana e straniera insieme.
E’ del tutto evidente come la musica italiana sia gradita ad oltre i due terzi del pubblico di consumatori di musica su supporto fisico, sommando gli album di produzione italiana insieme alle compilation di musica italiana, e che tra questi gli indipendenti si attestino su una quota media che viaggia tra album e singoli intorno al 25%.
La situazione per la musica italiana e per la produzione indipendente, oramai sempre piu’ made in Italy a tutto tondo, come risulta dalle ricerche che abbiamo fatto su diversi circuiti radiofonici, e’ ancora piu’
difficoltosa di un tempo.
Negli ultimi tre mesi in fatti, nell’ambito della Top 50, cioe’ dei 50 brani piu’ trasmessi in radio negli ultimi 90 giorni, i brani stranieri sono presenti per il 78% mentre gli italiani solo con il 22% e le major si accaparanno l’84% del mercato mentre agli indipendenti resta solo un misero 16%.
Mentre nella Top 100 dei brani piu’ programmati in radio degli ultimi tre mesi ben 61 sono i brani stranieri e solo 39 quelli italiani, rovesciando praticamente i gusti del mercato e del pubblico. Infine, le major si accaparrano una fetta ancora piu’ grossa del mercato radiofonico conquistando l’81% del mercato mentre solo il 19% è a favore degli indipendenti.
E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un totale rovesciamento , messo in atto dalle radio, dei gusti e dei consumi del pubblico, e che solo da questi semplici, ma drammatici, dati si evince l’obbligo di un intervento normativo che , nella totale liberta’ di scelta delle emittenti televisive e radiofoniche, sensibilizzi i network tv e radio nei palinsesti musicali a lasciare il 40% di spazio minimo alla musica italiana del quale il 20% da dedicare ai giovani esordienti come fatto in Francia, collaborando così a valorizzare la musica italiana di qualita’, a creare una porta d’accesso ai giovani all’esordio provenienti dai circuiti alternativi ai talent show tv musicali, a diventare volano di occupazione per il settore aumentando gli introiti per i nostri autori ed editori e per tutta la filiera musicale e anche a sensiblizzare l’arrivo di capitali esteri per co-produzioni di produzioni in Italia che potrebbero avere maggiori spazi sui grandi media.
Infine, per dare valore al Tax Credits alla discografia e all’Act Music Live per i concerti nei piccoli club, e’ indispensabile valorizzare tali interventi offrendo loro gli spazi che meritano sulle tv e sulle radio del territorio e portando le radio ad essere al fianco di tali nuove produzioni, creando un’alleanza del made in Italy culturale, invece di rischiare di ucciderle e, nel tempo, magari, di rischiare di morire con loro con l’avvento delle nuove tecnologie di ascolto di musica in streaming libero.
Per tale motivo la campagna che vede tra i suoi firmatari artisti di grande calibro come Piero Pelù, Eugenio Finardi, Piotta, Luca Bassanese e tantissimi altri, oltre alle 30 associazioni del settore, quali Arci, AudioCoop, Rete dei Festival, Suono Italia, Muovi La Musica e tantissime altre realtà, prosegue con successo su Change.Org con l’obiettivo di raccogliere migliaia di adesioni.
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Anche Eugenio Finardi ha aderito alla campagna per le quote di musica italiana in radio e tv, insieme a Piero Pelu’, Piotta, Luca Bassanese, Mirco Mariani e tanti altri artisti
Etichette, Festival, Artisti della nuova musica italiana chiedono un decreto a favore delle quote in tv e radio per la musica prodotta in Italia, come avviene in Francia e in altri paesi.
Domenica 24 novembre alle ore 15 Il Mei organizza a Pistoia un convegno sul tema
FIRMA L’APPELLO SU CHANGE.ORG: http://ow.ly/pNA2U
Anche il cantautore Eugenio Finardi ha aderito alla campagna per le quote di musica italiana in radio e tv a sostegno della campagna lanciata dagli Amici della Musica e dal Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti.
Eugenio Finardi si aggiunge così a Piero Pelu’, Piotta, Luca Bassanese, Mirco Mariani dei Saluti da Saturno, Daniele Bengi Benati dei Ridillo e tanti altri artisti insieme agli oltre 1000 like raggiunti sui Facebook e le oltre 600 firme raccolte sulla piattaforma Change da parte degli operatori del settore, insieme ad oltre 20 associazioni di categoria della filiera musicale che rappresentano etichette discografiche indipendenti, circoli e club di musica dal vivo, festival, artisti e tra i principali protagonisti del settore della nuova musica del nostro paese..
“Il MEI lancia una proposta e un’iniziativa validissimi per valorizzare la nostra musica indipendente italiana come succede già da anni in Francia, Inghilterra ed altri Paesi evoluti. La Musica da sempre è fonte di OCCUPAZIONE soprattutto tra i giovani. Facciamo sentire la nostra voce affinchè il Ministro della Cultura sostenga il progetto “Amici della Musica” per l’ingresso delle quote a favore della musica italiana in tv e radio”così dichiara il cantante Piero Pelu’, leader dei Litfiba, da oggi sul suo profilo Facebook aderendo in pieno e sostenendo la campagna di una serie di etichette discografiche, festival e artisti italiani a favore dell’ingresso di quote a favore della musica italiana e degli esordienti nei netowork radio televisivi nazionali, al quale hanno dato adesione oltre 600 fans sul suo profilo Facebook.
Per fornire un adeguato rilancio e tutela della produzione musicale italiana, sul modello vincente della Francia e dell’Inghilterra, il nostro Paese deve impegnarsi con urgenza mettendo al centro dei prossimi interventi pubblici, misure che favoriscano la crescita, lo sviluppo e il rafforzamento della sua identità musicale nell’ambito del made in Italy, con l’obiettivo di trasformare il nostro settore come una delle attività più produttive e moderne.
Il settore delle Attività Musicali in Italia, esprime un volume di affari annuo di circa 3 miliardi e coinvolge circa 400 mila addetti, con 123 mila piccole e medie imprese (si tratta di diversi protagonisti che partecipano con ruoli diversi: produttori e distributori di strumenti, compositori, autori, interpreti, esecutori, editori musicali, case discografiche, organizzatori di concerti ed altri soggetti ancora che collaborano a differenti livelli nel processo di creazione, produzione e distribuzione del prodotto).
Il settore delle Attività Musicali rappresenta, dunque, un importante volano economico per il Paese e per tantissimi territori, con il grande vantaggio che crea occupazione a costo zero e non può essere in alcun modo spostato e delocalizzato dal nostro Paese. Occorre, pertanto, una nuova strategia d’intervento che coinvolga lo stesso Governo, per realizzare un progetto generale capace di restituire al nostro Paese, attraverso una ritrovata competitività, quel ruolo primario che per tantissimo tempo ci ha caratterizzato.
Questo progetto, indubbiamente, non può che nascere efficacemente dalla stretta collaborazione tra tutte le forze in campo espresse dal settore, dal Parlamento e dal Governo, per favorire finalmente la definitiva approvazione della Legge quadro a sostegno delle attività Musicali.
In attesa che si perfezioni e si definisca questa Legge, una delle priorità in assoluto, tuttavia, dopo la definitiva approvazione della tax credit per le produzioni discografiche e del live music act per esibizioni di musica dal vivo, riguarda il capitolo della promozione e diffusione delle produzioni musicali italiane sui media nazionali, oggi particolarmente penalizzate dalle produzioni anglofone.
Tale discontinuità è possibile soltanto se nel nuovo contratto di servizio Stato-RAI, sarà inserito un vincolo che preveda una quota pari al 40% di musica italiana prodotta in Italia all’interno dei programmi Radio e Tv, con una ulteriore quota destinata alla promozione dei giovani talenti pari al 20% come in Francia, estendendo tale rapporto anche nel settore dei grandi network radio e tv privati italiani.
Con un intervento a costo zero per il Governo, dunque, si valorizzerebbero i due precedenti emendamenti già approvati (Tax Credit e Act Live) e si moltiplicherebbero i posti di lavoro immediatamente in un settore a forte tasso di occupazione giovanile, attirando anche investimenti in coproduzioni e altre attività meritorie per la crescita e lo sviluppo del settore.
E’ inoltre indispensabile intervenire sul tema della Siae e della raccolta dei diritti primari e connessi per tutelare maggiormente i giovani esordienti e tutti i piccoli autori, editori, produttori, artisti, interpreti ed esecutori indipendenti ed emergenti, per una riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo che riconosca anche le musiche attuali e per un Tavolo Nazionale comune di lavoro per la promozione della musica italiana all’estero e altri interventi anche declinati a livello regionale nonche’ l’attivazione di un tavolo di confronto con le piattaforme digitali e telefoniche multinazionali distributrici di musica per un maggiore riconoscimento in termini economici dei contenuti musicali.
Su questi temi il Coordinamento degli Amici della Musica ha chiesto un incontro al Ministro per i Beni Culturali Massimo Bray e a gli altri protagonisti del settore a livello istituzionale.
Domenica 24 novembre il Mei organizza a PoPistoia alle ore 15 presso le Sale del Consiglio Comunale di Pistoia un convegno su tali temi, coordinato da Giampiero Bigazzi di Materiali Sonori, coi firmatari e con tanti altri che stanno aderendo, nella due giorni del Mei a PoPistoia che sra’ anticipato sabato 23 novembre dalla consegna delle targhe Mei dei premi PIMI e PIVI, gli Oscar degli Indipendenti del Mei per la musica indies e i videoclip a low budget italiani.
Al convegno sono stati invitati ad oggi per un intervento: Gianni Pini, presidente di Toscana Musiche, Katia Giampaolo di Estragon, Davide Mancini, direttore artistico Musicastrada, Giampiero Bigazzi di Materiali Sonori, Massimo Benini di Irma Group, Claudio Carboni di PoPistoia, Andrea Marco Ricci di Note Legali, Carlo Testini dell’Arci, Tommaso Piotta Zanello di Aia, Alessandro Angrisano di Acep, Giordano Sangiorgi del Mei , Antonio Miscena’ di Suono Italia, Riccardo Tesi, musicista, Enzo Brogi, consigliere regionale della Toscana e tanti altri ospiti e artisti che si stanno aggregando. Coordina e introduce il convegno Luca Valtorta di XL di Repubblica. E’ stato invitato il Presidente della Commissione Cultura della Camera Senatore Andrea Marcucci.
Per il Coordinamento Amici della Musica
Roberto Pietrangeli
(Segreteria)
Hanno aderito:Carlo Testini (Arci), Giordano Sangiorgi (Mei – Meeting degli Indipendenti),Tommaso “Piotta” Zanello (Aia),Giuseppe Viggiano (Cna Cultura e Spettacolo), Luca Fornari e Giampiero Bigazzi (AudioCoop), Alessandro Formenti e Gennaro Pasquariello (Rete dei Festival), Pino Scarpettini (Fiofa), Giuseppe Casa (MarteLive),Enrico Deregibus (Monferr’Autore – Circuito Festival della Canzone d’Autore), Roberto Grossi (Carovana dei Festival) Lorenzo Siviero (ARCI ReAL), Claudio Carboni (PoPistoia), Gennaro De Rosa (Musica contro le Mafie), Daniele Biacchessi (Ponti della Memoria), Alexian Santino Spinelli (FederArte Rom), Bernardetta Cimo’ (Jazz Live Improvisation), Massimo Pontoriero (Felsa Cisl Spettacolo e Comunicazione), Francesco Caprini (Rock Targato Italia), Michele Lionello (Voci per la Libertà – Premio Amnesty) , Alberto Salerno (Muovi la Musica) , Daniele C. (Reset Festival), Alessandro Angrisano (Acep) e tante altre adesioni che si stanno aggiungendo sulla piattaforma di Change.Org a centinaia al giorno.
Firma la petizione su change.org: http://ow.ly/pNA2U
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Theo Teardo miglior disco indipendente, Velvet miglior videoclip indipendente, Riserva Indipendente miglior libro indie: ecco i tre progetti musicali indipendenti premiati da una giuria complessiva di oltre 50 giornalisti del settore
Il PIMI – Premio Italiano Musica Indipendente e il PIVI – Premio Italiano Videoclip Indipendente a cura del MEI quest’anno verranno consegnati durante l’anteprima di PoPistoia ’70. Questa prima parte della manifestazione che lo scorso dicembre ha “vestito” di cultura Pop la città, si svolgerà dal 22 al 24 novembre nelle Sale dello storico Palazzo Comunale di Pistoia tra incontri, convegni ed esibizioni, e al Teatro Mauro Bolognini dove avverranno le premiazioni ufficiali e l’esibizione live dei vincitori e delle band finaliste di uno speciale contest dedicato ai gruppi locali.
PIMI 2013 – I VINCITORI
Il PIMI che ha incoronato nelle ultime due edizioni gruppi come Afterhours, Diaframma, Massimo Volume, e artisti del calibro di Paolo Benvegnù e Brunori Sas quest’anno verrà consegnato a Teho Teardo, conosciuto per le sue colonne sonore di importanti film italiani, e Blixa Bargeld, leader della band avant-rock Einsturzende Neubauten per il miglior disco indipendente intitolato Still Smiling. Tra i premiati delle altre categorie: Luminal miglior gruppo, Alessandro Fiori miglior solista, Gazebo Penguins miglior live, Cosmo miglior disco d’esordio, Roberto Angelini e C+C=Maxigross, migliori autoproduzioni.
PIVI 2013 – I VINCITORI
Per quanto riguarda i migliori videoclip, “La Razionalità” dei Velvet ottiene il premio per il miglior video, quello per la miglior regia va a “Freiheit” di Diego Buongiorno, il riconoscimento per il miglior soggetto a “Heavy Branches” dei Sycamore Age, quello per la miglior fotografia a “The Story To Tell Our Child” dei Sycamore Age, mentre per il miglior montaggio è ex aequo tra “Alto Livello” di Clementino e “Killer Game” di Salmo.
Inoltre, premi speciali a Francesco Nuti e L’Orchestraccia e per i giovani a Giulia Tripoti e al fiorentino Luca Janovitz. Brando De Sica e Saku i migliori registi.
In questa occasione si terrà inoltre la prima edizione del Premio Editoria Musicale Indipendente Italiana. Il Riconoscimento viene conferito alle migliori realtà editoriali che, in contesti e con strumenti diversi, hanno descritto l’evoluzione della musica indipendente, per far conoscere una realtà così ricca di valore artistico e sociale. Il premio curato dal giornalista e scrittore Pierfrancesco Pacoda è suddiviso in varie categorie, questi i vincitori: Miglior libro – Riserva Indipendente di Francesco Bommartini; Migliore casa editrice- Vololibero, Migliore rivista – Dj Mag ITALIA, Migliore rubrica – Il Fatto Quotidiano, Migliore giornalista – Giovanni Ballerini, Migliore radio – Controradio, Miglior festival – Insieme fuori dal fango, Premio alla carriera – Bruno Casini.
Durante la tre giorni le sale affrescate del Palazzo Comunale, si trasformeranno in un luogo di incontro e condivisione dedicato alla musica tra editori, artisti, associazioni, etichette e festival legati alla cultura indipendente; molti gli appuntamenti:
Venerdì 22 alle ore 18.00 Valerio Corzani di Rai Radio3, con Maurizio Torrealta di RaiNews24 e tra i fondatori di Radio Alice, Andrea Borgnino esperto di webradio e storico della radiofonia e il regista Guido Chiesa parleranno dell’esplosione delle radio libere negli anni 70.
Sabato 23 alle 15.00 la Banda Borgognoni, con un saluto ai visitatori e agli ospiti, aprirà l’area espositiva, a seguire la consegna del premio all’editoria musicale e l’assemblea di ACISA l’associazione dei costruttori di strumenti acustici.
Alle ore 16.30 la consegna del PIVI, premio miglior videoclip con ospiti Francesco Nuti, L’orchestraccia e Sabrina Impacciatore e alle 21.00 al Teatro Mauro Bolognini quella del PIMI, Premio Italiano Musica Indipendente con ospite Gianni Maroccolo .
Domenica 24 si svolgeranno incontri e approfondimenti, alle 15.00 un convegno sulla situazione generale e il sostegno alla Musica Indipendente Italiana. A questo riguardo per la tutela e lo sviluppo della musica, dopo il tax credits e l’act live, è appena stata lanciata una petizione su Change.org per l’introduzione di quote a favore degli indipendenti made in italy nei network tv e radio nazionali, pubblici e privati, come da anni avviene ad esempio in Francia e Inghilterra. Alla petizione hanno già aderito anche artisti come Eugenio Finardi e Piero Pelù.
Alle ore 16.30 L’Associazione senza scopo di lucro Note Legali presenta il Codice Deontologico del Musicista Professionista, mentre alle 17.00 Il Nuovo Imaie si presenta agli artisti toscani. Per concludere la giornata alle 18.00 Clark Kent Phone Booth Clinic / Concerto chitarra, voce, batteria.
L’iniziativa promossa da Recente Associazione culturale e Centro commerciale naturale di Pistoia in collaborazione con MEI e Audiocoop, è patrocinata da Regione Toscana, Imaie e Siae e realizzata grazie al fondamentale contributo del Comune di Pistoia, della Camera di commercio Pistoia e del Conad.
Claudio Carboni, Musicista e organizzatore POPistoia: “Siamo onorati di poter ospitare a Pistoia la manifestazione più importante in Italia dedicata alla musica indipendente, che da anni lavora in modo autentico e magistrale nella valorizzazione della scena musicale del nostro paese. Musiche Indipendenti sarà una festa della musica dove all’intrattenimento si uniranno tanti momenti di riflessione e discussione per continuare ad agire e tutelare questa parte fondamentale del patrimonio culturale italiano.
Giordano Sangiorgi coordinatore MEI: “Il Mei in occasione dei suoi 20 anni di attività prosegue nel rinnovamento della valorizzazione della nuova musica indipendente italiana attraverso il mantenimento di un percorso sano che evita di omologarla al mainstream piu’ banale. Per tale motivo dopo avere realizzato uno straordinario Mei 2.0 per i giovani artisti emergenti a settembre a Faenza, con la presenza di oltre 150 stand e più di 100 festival, di tutti gli operatori del settore e di decine di migliaia di presenze, ha pensato di realizzare una edizione speciale nell’ambito della cornice del PoPistoia per celebrare i suoi Oscar. Premi attribuiti da giurie qualificate di settore, che coinvolgono oltre 50 giornalisti e che riconoscono le migliori produzioni musicali, i migliori videoclip indies e le migliori realtà editoriali legate alla musica. Questo per valorizzare insieme ad AudioCoop, il coordinamento delle piccole indies italiane, la produzione indipendente made in Italy, una produzione che meriterebbe con questi Oscar una vera e propria prima serata tv nel servizio pubblico, come auspicato da tutti gli artisti che hanno aderito alla campagna lanciata dal Mei a favore di Più Nuova Musica Italiana in Tv e Radio, come Eugenio Finardi e Piero Pelu’,”.
Piero Pelu’, leader dei Litfiba: “Il MEI lancia una proposta validissima per valorizzare la musica indipendente italiana come avviene già da anni in Francia, Inghilterra ed in altri Paesi. La Musica è da sempre fonte di OCCUPAZIONE soprattutto tra i giovani. Facciamo sentire la nostra voce affinché il Ministro della Cultura sostenga il progetto “Amici della Musica” per l’ingresso delle quote a favore della musica italiana in tv e radio”.
Ulteriori informazioni su meiweb.it