CLUSTERSUN “one of your ego” (Seahorse recordings)
I Clustersun sono una band proveniente da Catania dedita ad una rivitalizzazione in chiave moderna di suoni dark e new wave,col cuore negli anni ’80 (la line-up è composta da:Piergiorgio Campione-voce e synth;Marco Chisari-basso e voce;MArio lo Faro-chitarre;Andrea Conti-batteria)
Già da “Hipgnosis”,la traccia introduttiva,ci troviamo davanti ad una band dalle idee chiare:ricordi darkeggianti incrociano ritmiche e chitarre shoegaze in maniera eccellente,con un cantato irresistibile.
“Meteors” è un brano riflessivo e melodico,con un pizzico di spleen,ma senza rinunciare ad una ritmica incessante,che s’incastra perfettamente coi disegni delle chitarre;”Be vegetal” è puro dark,e sembra provenire dagli anni ’80 con la sua atmosfera chiaroscura,ma sempre con la melodia in primo piano.
L’amore per le atmosfere oscure è palese anche su “Planar I” (anche se in questo caso,tutto si tramuta in un tappeto onirico-psichedelico:è il mio brano preferito del disco),così come nella magica “Nebula” (dalle chitarre scintillanti) e sull’ipnotica “Floating”.
“Planar 2” si ricollega solo parzialmente alla prima parte,in quanto è un brano più ritmato,in cui la tensione e l’inquietudine sono sempre palpabili:qui la psichedelia si tinge nuovamente di shoegaze e melodie dal sapore “british”;chiude “Clustersun”,un mantra etereo e minimale che svela il lato “sperimentale” della band ,con una chitarra struggente in primo piano (tornano in evidenza aromi psichedelici,che sfociano in un crescendo avvolgente finale).
Un ottimo esordio all’interno del genere,per una band che sta già facendosi largo nell’affollato panorama indipendente italiano e che ha le carte in regola per lasciare un segno anche all’estero.