ISMAEL “TRE” (autoprodotto)
Gli Ismael sono una rock band che giunge al terzo album proprio in questi giorni;nati dalle ceneri dei Sycamore Trees (anch’essi autori di tre interessanti album);nati da un’idea dello scrittore Sandro Campani (voce,chitarra),oggi nella line-up del gruppo sono presenti anche Barbara Morini (basso),Giulia Manenti (chitarra),Piwy del villano (sax) e Luigi del villano (batteria).
Il rock della band è introspettivo e carico al tempo stesso di energia,agendo su coordinate personali:e questo è vero fin dalla prima traccia,”Palinka”,in cui un’ottima tensione musicale si riallaccia a testi che scavano sulla sfera personale in maniera ombrosa (“e no,non ci guarderemo in faccia/quando ci renderemo conto/che nel dire “è tardi” il nostro passato/andrà tutto svuotato”).
“Canzone della volpe” è una canzone accattivante e decisa,con la melodia in evidenza:la fiaba di Fedro che viene evocata è solo un pretesto per evocare metafore personali,anche sessuali (“hai la mia uva più dolce,e un bel letto di paglia/finchè ne avrò voglia,mia piccola volpe/lo vedi,la vita ci ha presi così”).
“Le tre” è una ballata più ombrosa,che sposa un iniziale piglio cantautorale ad un rock robusto ed energico nel ritornello (tra post grunge e alternative):le liriche sono enigmatiche (“la pioggia lava le lettere/non è leggero da leggere”).
Anche “Andiamo” presenta grinta da vendere,ed è uno dei miei brani preferiti del disco:è una riflessione sulla vuotezza dei nostri tempi,resa con piglio totalmente inedito (“dopo la festa/com’è che ti senti/che cosa ti resta e di cosa ti penti/d’aver riempito la tua bocca/e rovinato il tuo tempo”),ma le chiavi di lettura potrebbero essere molteplici (ed è sicuramente così).
Ricca di poesia,”Canzone del cigno” (“per ore,senza alcun motivo/lei ha disegnato un cigno/con il carbone,su un pezzo di cartone(…)cercava il semplice piacere di rivederlo ancora/ma lui non viene,e non può venire”),e tornano ancora una volta sottili influenze cantautorali (con un sax ombroso che dona un qualcosa in più all’altrettanto scuro finale);bellissima anche l’energica “se non a te”,in cui il mix tra rock e poesia riesce ancora una volta ottimamente (“ti ho vista vestita di bianco,immobile,supina(…)occhi chiusi,scivolare sul fiume fiorito..”),donando grandi emozioni palpabili,con immagini altamente evocative.
“Canzone per quello” è un brano più spigoloso,che ricorda vagamente alcune cose di Cesare Basile come mood (soprattutto quello di “Stereoscope”),tra chitarre vigorose e una sezione ritmica implacabile (le parole colpiscono duro,senza compromessi:”quel per cui menti,non ti crede/quello per cui giochi non ti vale/quello che colpisci,certe volte/illividisce fino a sanguinare”),ma c’è anche il sax a donare un tocco diverso nel finale,prima che si sfoci in riff psichedelici e meditativi.
“Canzone del bisonte” si ricollega idealmente alla scuola cantautorale degli anni ’70 (anche le parole,ricercate e misteriose,sono degne del miglior De Gregori,sospese come sono a raccontare la dolceamara realtà di una storia,con uno sfondo tra folk e riminiscenze “americane” dal sapore quasi country);”Tema di Irene” è un bellissimo brano strumentale,con delle struggenti chitarre in evidenza,che rivela il lato più introspettivo e dolce degli Ismael.
Torna l’energia graffiante su “S’arrampicavano”,che è una sorta di rock & roll poetico alla maniera degli Ismael (“s’arrampicavano le bestie sopra i muri/e ricrescevano le piante morte ieri/si fidanzavano le gatte con i cani/e ci stupivano le gemme sopra i rami”);”San Giovanni di Querciola” chiude il disco con andatura meditativa e anche le parole riflettono l’atmosfera minimale della musica (“tutto è sparito(io e te,in silenzio/ad ascolare la neve che cade”):ma il mood non è così ombroso,semmai c’è voglia di riscatto,con tanta dolcezza di contorno.
Concludendo,posso dire che si tratta di un ottimo disco di una grandissima band:le loro canzoni sono ricche di sfumature,sempre in bilico tra rock d’autore ed eterna poesia.
Un’autentica rivelazione per me che non li conoscevo:adesso continuerò senz’altro a seguirli!Fatelo anche voi!