Don La Fleur mi ha intervistato.
Un’occasione succosa per parlare del mio nuovo album “Magic Lantern”;spero che vi piaccia l’intervista.
1/ Ciao Francesco, parlaci un pò del tuo nuovo album “MAGIC LANTERN” uscito il 7 marzo per la Factum Est e della tua esperienza sul registrare un album da solista
Dunque….”Magic Lantern” è stato concepito nella primavera del 2012;l’ho registrato subito dopo un altro album chiamato “Summary of the 1st cycle”,e per due anni ha circolato in una forma “virtuale” in rete….Ho avuto poi la fortuna di poterlo pubblicare in veste ufficiale per la Factum Est,sussidiaria della gloriosa Jestrai (due delle etichette che stimo da una vita) ed è un pò un sogno che si realizza:difatti i ragazzi dell’etichetta si sono dimostrati entusiasti del mio disco,cosa che non mi sarei mai immaginato….e ancora non ci credo!
“Magic Lantern” è quindi uscito in questa veste ufficiale in 60 copie con copertina disegnata a mano,un mixaggio notevolmente migliore rispetto alla vecchia versione e due inediti assoluti,che erano stati scritti tempo prima,ma riarrangiati,stravolti e quindi registrati a ottobre/novembre 2013.
Riguardo la mia esperienza nel registrare album solisti….è un desiderio che coltivo fin da quando ho iniziato a fare musica,nell’adolescenza. Ho iniziato incidendo due demo sgangheratissimi da solo nel 1994-95,poi per un pò ho abbandonato le velleità soliste,ma ho continuato a comporre per i miei progetti musicali (come i Full Circle,del quale ero la chitarra solista oltre che il principale compositore);è un’esigenza che ho sempre avuto,quella di comporre materiale mio…..
In realtà ci sono diversi lati del mio fare musica:per ora da solista ho lavorato molto sulla sperimentazione,sulla musica non convenzionale,sull’improvvisazione…..e a mio nome sono usciti diversi lavori così,free form “ma con una struttura”,io la chiamo una sorta di psichedelia moderna….Ma non è detto che domani non possa pubblicare a nome mio,un album blues,chissà….
2/ Cosa ti spinge e ti ispira nel registrare musica sperimentale?
Le motivazioni che mi hanno spinto a sperimentare e a registrare musica non convenzionale hanno radici lontane nel tempo;in realtà alcuni provini del mio primo disco solista “Psychedelic House”,uscito anni fa,risalivano a dieci anni prima,e sono finiti tali e quali nell’album…..è successo per caso.
Sono sempre stato affascinato dalla sperimentazione anche nell’ambito del rock,ho sempre amato i lati non convenzionali dei miei gruppi preferiti,come i Beatles di “Revolution 9” o i Pink Floyd di “Ummagumma”,e mi sono accorto col tempo che esisteva una scena del quale non ero consapevole,che aveva un modo di “sentire” le cose simile al mio,e quindi mi sono detto: “Perchè non provarci?Perchè tenere nel cassetto questo mio lato sperimentale?”
Ho voluto fare questo percorso,perchè sentivo l’esigenza di pubblicare in assoluta libertà musica al di fuori dagli schemi….e così è stato;ma è solo un lato di me.
C’è anche il lato di me che scrive canzoni vere e proprie;e forse è venuto il momento che io me le canti anche!
Di solito affido alla voce di altri le mie canzoni intese in senso stretto:questo perchè odio la mia voce…..ma dicono che in effetti ho una bella voce.
3/ Quali sono i tuoi prossimi passi come solista? Ci saranno dei live?
Non so con esattezza quali saranno i miei prossimi passi live.
Di sicuro registrerò a breve un nuovo disco,più vicino alle sonorità ambient;sarà un disco molto pacato,introspettivo,completamente strumentale anche questo,ma in cui probabilmente sperimenterò ancora,ma in maniera meno ostica……credo di aver estremizzato molte cose già negli album precedenti,con “Magic Lantern” si è aperto un nuovo percorso.
Non credo ci saranno dei live da solista,perchè la musica di “Magic Lantern” è troppo complessa da rifare dal vivo,ed io sarei da solo per la prima volta con chitarra e pedaliera…..
Però non è detto:potrei presentarmi con un pò di amici sul palco e improvvisare un pò.Non è detta l’ultima,anche se al momento preferirei fare dei live con la band col quale sto suonando attualmente,gli Assassini del Pop:non è detto comunque che non ci siano MAI date a nome Francesco Lenzi,magari con gli stessi membri degli Assassini….Vedremo.
4/ Hai collaborato con vari artisti ed etichette nei tuoi lavori solisti, parlaci un pò di questo mondo del noise e se, secondo te, ci sarebbe un modo per far emergere un pò di più chi fa certa musica, sempre che voglia emergere..
Il mondo del noise è un mondo affascinante;come in tutti i generi ci sono delle cose buone e altre meno buone.
Ma è così,fa parte del gioco,e non me me faccio un dramma.
Riguardo le mie collaborazioni,ce ne sono state tante,ricordo con piacere quelle con l’amico Giò di L.C.B.,con Chris Silver nel progetto Native sound of Friendship (presto potrebbe esserci un’altra sorpresa analoga),con Massimo Croce,vera icona della sperimentazione italiana…sono tutte esperienze che mi hanno arricchito e hanno lasciato un solco profondo in me.
Tuttavia in questo momento non penso alla mia musica come “Noise”:alla fine non mi ritengo un rumorista,ma rimango senz’altro un musicista/compositore;ci sono stati dei lati noise nella mia musica,che penso di aver attraversato in lungo e in largo,ma non penso a me stesso come ad un’artista noise quando faccio musica…..i prossimi lavori saranno molto distanti dal noise,comunque non escludo che possa rientrare a far parte delle mie composizioni,questo lato “rumorista”….In fondo il rumore è una parte fondamentale nel rock,come dicevo sopra,ed io mi rifaccio soprattutto a certo rock,alla psichedelia….in maniera non convenzionale.
Riguardo il modo di far emergere certi tipi di musica….Io sono dell’idea che la musica sperimentale arricchisca molto gli artisti che la fanno;e ha sempre arricchito molto lo spirito anche dei musicisti famosi che si sono avvicinati ad essa.
Tuttavia riconosco che per la massa certe cose possano risultare ostiche;però la situazione forse potrebbe cambiare,anche perchè l’elettronica-quella vera,non pigiare due tasti a casaccio col pc- o l’ambient cominciano a contare molti estimatori anche da noi…..Quindi,non saprei dirti con esattezza cosa bisognerebbe fare:sicuramente le etichette dovrebbero tornare a investire soldi in progetti seri,e non affidarli ad una promozione nulla,come spesso accade nel panorama non solo sperimentale,ma anche in quello indipendente in generale.
Non è più concepibile che l’artista muoia di fame,se non ha soldi:perchè il mondo sembra andare proprio in questa direzione,purtroppo….bisogna tornare a credere nell’arte,nella musica e non credere alle stronzate dei talent.
Nessun musicista che io VENERO,avrebbe mai fatto un talent,ne sono certo.
5/ Il web e la tecnologia dell’home recording hanno reso accessibile la registrazione e la divulgazione della propria musica un pò per chiunque, tutti sembrano esser famosi ma quasi nessuno riesce a vivere di musica..
E’ l’altro lato della medaglia:c’è un’ampia scelta di materiale,anche in free download,tecnologia accessibile a tutti,ma forse stiamo perdendo di vista l’essenziale….Non si vive di musica,perchè-come dicevo prima-non c’è più volontà da parte delle major ma anche delle indie labels di investire.
Spero che ci sia un’inversione di tendenza:oggi troppa gente ricca fa musica,e-per contro-ci sono dei musicisti poveri,probabilmente tra i migliori che io conosca,che fanno la fame perchè non hanno possibilità.
Mi viene in mente il famoso detto di Andy Warhol:”Nel futuro tutti saranno famosi per 15 minuti”;Andy avevi ragione…..
6/ Non ti pare che una certa serietà che c’era una volta possa essere stata sostituita col seguire certi facili modelli mettendo da parte la propria vera espressione?
Assolutamente. Non capisco perchè certi modaioli hanno successo.
Io non ho ci mai badato,non mi è mai interessato seguire un trend,non vedo perchè debbano farlo gli altri:vorrei dirti che chi segue le mode non avrà mai successo….Purtroppo oggi sembra l’inverso:di sicuro chi suona per moda,è finto e questa doppiezza gli ascoltatori VERI la percepiscono,non chi pensa alla musica come carta da parati insomma.
Ho sempre ascoltato vari generi di musica e non solo di rock:spesso quando avevo 20 anni,c’era gente che anche all’interno del rock&roll si ghettizzava:tu ascolti metal,allora non puoi ascoltare blues…..niente di più falso.
Io ho sempre ascoltato di tutto,ma non mi sono mai messo a fare un genere perchè andava di moda.
Semmai delle volte ho fatto il turnista per lavoro suonando generi che non mi rispecchiavano,ma in quel senso il discorso era ben diverso:era lavoro per sopravvivere,ma non ci mettevo più di tanto la faccia….E non l’ho comunque mai nascosto;non ho mai avuto problemi ad ammetterlo….
Però non ho mai seguito le mode,non ha alcun senso:già è difficile essere sè stessi,figuriamoci impersonare un altro!
Nel mio caso non m’interessa nemmeno,sto bene così.
7/ Ad Arezzo come va la musica?
Domanda di riserva???Ahhha,scherzi a parte,penso che la situazione sia penosa.
Ci sono rimasti solo due-tre locali….ed in alcune parti della città succede come nel resto d’Italia:la meritocrazia non esiste più,conta solo chi ha le conoscenze.
Ed è un peccato,perchè ci sono degli ottimi gruppi ad arezzo….Ci sono diverse band che amo e stimo,purtroppo siamo tutti un pò nella stessa barca:non riusciamo a suonare spesso,non come vorremmo…ed aggiungo,non in condizioni decenti…
Non sono venale e attaccato al denaro,ma non è più concepibile per un musicista non farsi pagare oggi giorno:ovvio che c’è situazione e situazione,però è una cosa a cui i gestori si attaccano spesso.
Nel 1995 dicevano..ah,sei giovane devi farti conoscere,nel 2003,ah nuovo gruppo,si deve far conoscere…quanto ancora deve continuare ‘sta cosa?
Comunque ascolto molti gruppi aretini;tra i gruppi di vecchia data,i miei preferiti continuano ad essere la Casa del Vento e i Noi Nati Male,gruppi coerenti che continuano a dispetto di tutto e tutti;sono un grande fan del mio amico Francesco Moneti,che ritengo il più grande musicista che abbiamo in Italia;mi piacciono molto i Kabìla,e tra le band più “recenti” che amo ci sono gli Amouth-i miei preferiti tra quelli usciti negli ultimi 10 anni-gli A pezzi,ma anche tanti altri.
8/ Chi sono gli ASSASSINI DEL POP?
Gli Assassini del Pop sono essenzialmente un trio di buoni amici che fanno musica propria che potremmo definire rock d’autore non convenzionale;è una band della quale faccio parte dal 2012,siamo da poco usciti con un disco autoprodotto,”Canzoni storte”,che tutti dovrebbero ascoltare…..Siamo una band onesta,che vorrebbe vivere dignitosamente di musica.Ce la faremo?
Non voglio elogiare me stesso,però posso dire che negli Assassini del Pop,oltre a me,fanno parte due grandissimi musicisti,tra i migliori con cui mi sia capitato di lavorare,Giovanni D’Iapico che è un funambolo dell’arrangiamento e del pianoforte,oltre che un autore eccezionale;ed il batterista,D.L.F. è una vera forza della natura!
9/ Che musica ci consigli di ascoltare?
Tutta quella che potete;non dovete avere paraocchi,ascoltare qualsiasi cosa in grado di darvi un’emozione vera.
Personalmente vi consiglierei tutto il classic rock anni ’60-’70,i gruppi dei nostri padri perchè sono di fondamentale importanza:Beatles,Pink Floyd,Hendrix,e anche le band più recenti che si rifanno ad un certo modo di sentire la musica.
Ma vi consiglierei soprattutto-dato che i grossi nomi li conoscete già-di ascoltare gli Assassini del Pop,gli SHIMG,Francesco Lenzi e tutte le altre creature del sottobosco underground italiano,perchè ci sono gruppi fantastici che ancora non hanno raggiunto grande fama (purtroppo);soprattutto in ambito psichedelico,stoner,ma anche combat folk,ci sono delle belle realtà.
In sintesi,ascoltatevi tutto il rock nelle ramificazioni più assurde:psichedelia,beat,stoner,grunge,il metal,il punk,il progressive,il R&R più classico,ma anche il blues,il pop vintage degli anni sessanta,l’irish folk,il jazz vintage,la musica classica….tutto ciò che sia in grado di scuotervi.Ma boicottate la merda dei talent show,che è la peggiore cosa successa alla musica negli ultimi 60 anni.
10/ Come vedi il panorama italiano? Secondo te il rock ha ancora qualcosa da dire?
Si parla tanto di indie ma non si riesce ad averne un’immagine molto chiara su cosa è indie e cosa non lo è…
Il rock ha ancora molto da dire;non smetterà mai di avere argomentazioni valide.
Il rock non è morto,ha solo preso connotati diversi;ma ci sono tanti musicisti giovani che citano tra le loro influenze gli Stones o i Led Zeppelin,quindi c’è ancora speranza.
L’indie non è un genere,non lo è mai stato;è più che altro un’attitudine.Più spesso una necessità.
Ma non sarà mai un genere,l’indie non esiste:tantomeno non esiste oggi;tutti i gruppi sono indie quando iniziano,se non firmano subito per una major.
Il panorama italiano è ricco di bellissime realtà musicali,io stesso sono un fan di gruppi come Afterhours,Marlene Kuntz,Verdena,Modena City Ramblers tra i contemporanei-anche se son tutti gruppi che esistono da vent’anni -e anche di gruppi più vecchi (sono un grande fan del beat italiano,Nomadi in testa e del progressive nostranO)…..Ma ci sono anche tante belle realtà recenti:c’è stata una band in particolare,i M’ors,che anno scorso mi hanno toccato il cuore…ma ci sono veramente tanti grandi artisti,Margaret Lee è un altro che stimo molto,un’altra grande band sono i Murnau ed amo molto la musica di Perry Frank….impossibile citarli tutti…..spesso questi artisti però sono poco considerati rispetto ad altri che sono più pompati anche in ambito underground.
11/ Chi sono i cantautori di oggi? Una volta c’erano i cantautori genovesi, oggi la poesia sembra finita nel mondo dell’hip hop, tu cosa ne pensi?
Ci sono molti cantautori in ambito indipendente,ci sono tantissime valide realtà come Michele Maraglino,Davide Tosello,Simone Piva e tanti altri;forse sono conosciuti da pochi,ma buoni.
Non sono d’accordo che la poesia sia finita nell’hip hop:non amo particolarmente il genere,quello attuale è tutto meno che poesia.
Gli unici “poeti” che conosco nell’hip hop sono Frankie Hi Nrg e Caparezza:quest’ultimo non è propriamente hip hop però;stimo comunque entrambi,anche se dal lato musicale conosco di più il secondo e lo apprezzo,perchè ha un sottofondo rock….Stimo anche i 99 posse,anche se non è il mio genere.
In generale conosco troppo poco il genere,per potere dare un giudizio definitivo:non ne sono un fan,ma magari un giorno mi capiterà un artista in grado di emozionarmi anche lì,non ti saprei dire….Per me l’hip hop funziona se calato in un contesto rock/Crossover,allora lo apprezzo…..tolta la musica,è solo un flusso di parole,talvolta anche giuste.
Rispetto alcuni americani capostipiti del genere,ma non sono un fan dell’hip hop:odio poi l’immagine “gangsta” che hanno anche alcuni dei grossi nomi in Italia-non farò nomi su chi sono-gente che sembra fare gara a chi ha il cazzo più grosso o a chi tira più cocaina,esibendo muscoli e tatuaggi da riformatorio:non è roba per me.
Ci sono comunque degli artisti underground che stimo all’interno del genere (anche nella stessa mia città ),indipendentemente dal fatto che io non ne sia fan:magari non ascolto i loro dischi,ma apprezzo la loro voglia di dire qualcosa di importante…..e ciò per me vale,indipendentemente da ciò che uno suoni,canti o dica.
12/ Con quali musicisti ti piacerebbe collaborare?
Uh,qui la lista sarebbe enorme;ho tanti sogni nel cassetto.
Mi piacerebbe suonare con Francesco Moneti,con la Casa del Vento,anche coi Modena city ramblers;un sogno sarebbe poter collaborare con gente di cui sono megafan come Paul Mccartney,David Gilmour,Dave Grohl,i Flaming Lips….tanti altri artisti sono purtroppo scomparsi!!!! Mi piacerebbe collaborare con gli Afterhours o i Verdena,ma…vedi….sono tutti gruppi e musicisti che ammiro molto,e avrei anche un pò paura a rapportarmici,io in confronto a loro non sono nessuno.
Mi piacerebbe comunque lavorare,suonare,collaborare anche saltuariamente con una caterva di musicisti anche underground.Anche della mia stessa città;sono tanti i musicisti che rispetto ed ammiro…..probabilmente mi piacerebbe anche suonare con uno come Benvegnù,ma è veramente difficile che ciò possa accadere…..
Io sono un grande sognatore,non avrei problemi a collaborare con chiunque desideri….però bisognerebbe vedere se agli altri piacerebbe!
13/Torniamo a “Magic Lantern” e alle tracce in esso contenute.Ce ne vuoi parlare in maniera più approfondita?
Volentieri.
Come ti dicevo il disco è nato nel 2012;”Dark butterfly” era un brano che avevo composto per una band col quale suonavo,i Malameccanica,poi ci siamo sciolti amichevolmente e me lo son tenuto per me.
“3rd mantra” e “4th mantra” sono,appunto,dei mantra,delle meditazioni alla chitarra acustica,di cui esistono anche altre parti in altri miei dischi (E continueranno nei futuri),sono come tante tessere di un puzzle;La title-track è una mia visione della psichedelia,così come “alienation phase”,”Saucerflight” o “Nonsense”.
“B.W.in reverse” era in origine un brano suonato a “diritto”,che suonava bene anche a rovescio:l’ho lasciato in reverse,e suona come una sorta di industrial stoner moderno,esattamente l’effetto che volevo ottenere.
Il BW del titolo è un famoso attore da cui prendeva il nome la canzone in origine,ed è il brano più diretto del disco,ma non voglio dire di più…c’è un videoclip di questo brano,girato da Giovanni,il cantante degli Assassini.
“Free spirit” l’ho registrata con accordatura aperta nel 2009:probabilmente non è un brano perfetto,è volutamente lo-fi,ma non troppo….è una sorta di meditazione folk rock.
GLi ultimi due brani,”Greenluck” e “Pink Optimism” sono i brani più recenti e sperimentali:si riallacciano ad una mia precedente uscita,”Red tracks”,ma sono allo stesso tempo molto diversi da quel disco….sono molto strani,è un’ulteriore visione della psichedelia.
14/C’è una traccia del disco che reputi più rappresentativa dell’album o della tua arte in generale?
Non saprei.Non vorrei fare il padre ingrato che preferisce un figlio ad un altro,ma forse “3rd mantra” spiega molte cose di me,mentre “BW in reverse” è il brano più accessibile,scelto non a caso come primo singolo.
15/Come ottieni quei particolari effetti con la chitarra?Ci puoi svelare qualche tuo segreto in fase
compositiva?
Non voglio svelare troppo sul come ottengo quegli effetti a cui alludi;uso molto i reverse,i delay,il wha wha,alcuni echi e riverberi,ma non mi va di svelare altro.Non per essere spocchioso-non lo sono-ma preferisco lasciare il mistero e non svelare troppo.
Posso solo dirti che le mie composizioni strumentali nascono dall’improvvisazione.
16/Ci vuoi parlare del tuo side-project A peaceful noise?
Il progetto A peaceful noise è composto da metà degli Assassini del Pop,ed è il progetto più estremo a cui ho preso parte.
Abbiamo inciso una caterva di cd-r autoprodotti,tutti sperimentali e di non facile ascolto:è una nostra ricerca sul suono e sul noise,sul rumore in generale…..In questo progetto ci alterniamo a vari strumenti,tutti suonano tutto,con attitudine “punk” ,quindi “do it yourself” e volutamente sporca,grezza,ossessiva,provocatoria….Dovrebbero uscire due lavori “ufficiali” per alcune etichette,ma al momento il progetto è fermo:non faremo comunque live con questo progetto e le cose che usciranno pescheranno solo dall’enorme mole di materiale che abbiamo inciso….Non penso che registreremo altro,credo che la cosa sia semplicemente ibernata,per il semplice fatto che adesso siamo concentrati sull’altra band e sul registrare vere e proprie canzoni più dirette;tuttavia se ci saranno etichette disposte a pubblicare le vecchie registrazioni,ben vengano……Tra l’altro nella sua bastardaggine sonora,reputo A.P.N. avanti anni luce rispetto ad altri progetti noise;non siamo mai stati una band harsh nè industrial in senso stretto,ci rifacciamo semmai agli album sperimentali di Lennon e di Lou Reed,a gente come i Red Krayola,i Sonic Youth o ai Godz che non ad altri nomi del noise.
17/Ci sono delle persone che ti hanno ferito nella scena musicale?Ce ne vuoi parlare?
Ce ne sono.Non mi va di parlarne,perchè rischierei di puntare il riflettore su di loro e non se lo meritano.
Non mi va di parlarne.
18/E’ vero che ci sarà una riunione dei Full Circle,la tua vecchia band al quale so che sei molto legato?
Mi piacerebbe molto.In realtà ne stiamo parlando da tempo con l’ultima line-up della band (quella con cui tentammo di continuare dopo lo split del 2006),ma non mi va di dire di più.
So solo che siamo in ottimi rapporti tra noi:chissà,potremmo uscire con un nome diverso.
Certo che i tempi sarebbero maturi per noi.
19/Hai fatto parte di innumerevoli altre band;ci saranno ulteriori reunion di gruppi passati?
Non credo proprio.Tutt’al più posso suonare con alcuni componenti delle band di cui ho fatto parte,ma escluso rari casi (vedi sopra),quando una cosa è finita,è finita.
20/Qual’è la cosa che adori di più del fare musica?E quale odi maggiormente?
La cosa che amo di più è suonare e comporre musica mia,e suonarla davanti al pubblico.
Quella che odio è essere scavalcato da pezzi di merda,ed esserne circondato:e ti assicuro che nel music biz ce ne son diversi.
21/Tu fai anche parte della tribute band ai Queen Royal Company.A settembre avete suonato a Montreux,al festival-tributo per Freddie Mercury.Ci puoi parlare di questa esperienza?
E’ stata un’esperienza gratificante.Avevo già suonato all’estero-in Germania,per ben tre volte-con una precedente situazione,e devo dire che l’accoglienza è sempre molto forte.
Il pubblico è stato molto caloroso,abbiamo conosciuto il manager/tuttofare di Freddie Mercury,Peter Freestone:siamo diventati amici e ama molto quello che facciamo,davvero.
E’ stata davvero una cosa bellissima,che noi del gruppo ricorderemo per tutta la vita:da notare bene che siamo stati l’unica band italiana ad essere invitata quest’anno…..
Per me essere associato ai Queen è un grandissimo onore:mi approccio alla loro musica molto umilmente,ma ribadisco che non siamo una cover band trita e ritrita.Ri-arrangiamo il materiale con la nostra personalità e ci sta bene così.
Non amo troppo quelle cover band che si travestono dagli originali-con le rare eccezioni,naturalmente-e copiano anche le stesse mosse e vestiti:preferisco essere me stesso,sono conscio di non essere Brian May,lo ammiro troppo e non potrei nemmeno pensare di avvicinarmi a cotanta bravura,lui è inarrivabile tecnicamente,così come lo era un mostro sacro e intoccabile come Freddie.
Ho il massimo rispetto per la loro musica ed il nostro è un tributo personale,ma non siamo una cover band.E’ un omaggio,ecco,lo preferisco definire così…..Anche perchè non ho mai pensato a me stesso come ad un coverista,e continuo a non farlo:tuttavia studiare di brutto i pezzi dei Queen e le parti di Brian mi ha insegnato molto e mi ha migliorato molto come musicista.
22/Grazie per la pazienza. C’è qualcosa che vuoi dire ai tuoi lettori?
Supportatemi e sostenete la vera musica,la vera arte.L’arte ci salverà.