Vi ho parlato qualche giorno fa dei Yellow,una grande giovane band.
Adesso la band mi ha concesso questa piccola intervista via web.Godetevela!
1/Salve ragazzi. Il vostro nome mi fa venire in mente una delle mie canzoni preferite dei Coldplay. C’è per caso un rimando voluto o è una casualità?
E’ puramente una casualità…il nome The Yellow in realtà deriva da un gioco. Nella fisica esiste una corrispondenza fra suoni e quindi musica e colore e quindi spettro visivo…sono tutte e due delle frequenze ma separate da qualche kilohertz fra di loro… ci piace pensare a questa bella interazione fra musica, suoni e colori, immagini e una buona metà del nostro spettacolo live è caratterizzato da una fusione fra musica e stimoli visivi
2/Com’è nata la vostra band?
Ci siamo formati un anno e mezzo fa.. ma ci conosciamo da una vita, abbiamo sempre suonato in situazioni e formazioni diverse fino a quando, dopo un bel po’ di tempo che non ci vedevamo, io, Francesco, non ho “costretto” Gianluca a cantare come voce solista…abbiamo iniziato in duo acustico…le prime canzoni nascono infatti con pianoforte e chitarra. In seguito abbiamo sentito la necessità di aprire un po’ di più le nostre sonorità e formare un band…lì è entrato in gioco Claudio che, ritornato da Roma, dove insegnava batteria, ha abbracciato entusiasta il progetto.
3/Quali sono le vostre principali influenze musicali?
Spaziano da sonorità british come le mie, (Oasis, Blur, Stereophonics, Travis e un po’ tutto il brit rock) a quelle d’oltreoceano di Gianluca (Goo Goo Dolls, Smashing) a quelle elettroniche (Daft Punk) di Claudio…una mistura di questo da vita al progetto the Yellow.
4/Le vostre canzoni sono molto belle, distese ed introspettive. Parlano di storie vissute o sono frutto di fantasia, od entrambe le cose?
I brani nascono, la maggior parte, da esperienze di vita che ci accomunano e accomunano anche molte persone… da stimoli visivi…sentimenti che si incontrano lungo la giornata. Un buon 50% dell’album LOL-a-bye risente delle esperienze della scorsa estate che ci hanno portato a calcare palchi come Giovinazzo rock festival, Gioia rock, Sziget Festival e Mei.
5/Qual’è la canzone che vi rappresenta maggiormente?
Domanda piuttosto difficile… ognuno di noi ha la sua preferita ma essenzialmente ogni brano che suoniamo live o che è contenuto nel disco ha comunque una piccola parte di noi e ci rappresenta in diversi aspetti.
6/Riuscite a vivere di musica? Suonate molto?
Da un punto di vista sentimentale e romantico assolutamente si… viviamo di musica e di quello che ci trasmettono i palchi che calchiamo…la gente che ci applaude…le persone che si complimentano ed è una grande soddisfazione.
Agli inizi del 2014 comincerà il nostro tour e gireremo un bel po’ per tutta Italia…
7/Come definireste la vostra musica?
Molti la definiscono brit pop…per noi è un pop rock, sicuramente con influenza british ma anche americana e elettronica in alcuni casi…un po’ più melodico del brit pop a cui siamo stati abituati (Blur, Oasis etc)…la definizione che ultimamente ci è piaciuta tantissimo è golden pop 😉
8/Cosa vi piace di più dell’attuale situazione musicale nel nostro paese e quale quella che vi piace di meno?
Ci sono sempre più possibilità e realtà musicali nuovissime e di forte impatto…basta saperle cercare…non fermarsi ai grossi nomi commerciali ma scavare più in fondo in una realtà, quella della musica indipendente, che sta sempre più crescendo culturalmente e con lei anche il pubblico italiano.
9/Grazie per la disponibilità. Cosa vorreste dire ai vostri fans e ai vostri “potenziali” ammiratori, quelli insomma a cui potreste piacere, ma che ancora non vi conoscono?
Scommettiamo??? 😉