I Supervixens,la sensazionale band toscana che ho recensito la settimana scorsa,mi ha concesso gentilmente un’intervista via web.Godetevela!
INTERVISTA AI SUPERVIXENS
1/Ciao ragazzi!Partiamo dalla banale domanda di rito:come vi siete formati e quando?
Venivamo tutti da delusioni… chi musicali chi amorose! Apparte gli scherzi, e non lo sono, la storia è quella comune a molti gruppi. Siamo amici che si trovano insieme per fare qualcosa di musicalmente originale e allo stesso tempo divertente (per noi!). E’ nato tutto cosi, per gioco, e poi piano piano, sono cambiati interpreti e dinamiche e si è evoluto in qualcosa di più serio. Abbiamo iniziato 5 o 6 anni fa, ma il nucleo attuale è insieme da circa un anno e mezzo, siamo molto affiatati e uniti, ci piace e crediamo molto in quello che stiamo facendo.
2/Il vostro nome è altamente evocativo e tradisce una passione per certo cinema”alternativo” di genere.Avete mai collaborato a colonne sonore o avuto proposte in tal senso?
– Purtroppo no! Abbiamo ideato e suonato nell’ambito di un evento di teatro/performance sia allo Sleb Est (Pistoia) che al Marea Festival (Fucecchio) due anni fa circa.
Abbiamo fatto in oltre altri eventi/performance qua e là, ma non c’è mai capitato di poter musicare o partecipare alla stesura di una colonna sonora.
Sarebbe veramente stimolante, e almeno per me, sarebbe un sogno nel cassetto… risonorizzare il capolavoro di Godfrey Reggio, Koyaanisqatsi! La colonna sonora di Glass è bellissima, ed è un sogno irrealizzabile!
3/Quali sono le vostre principali influenze musicali?
Ognuno di noi quattro ha sue le precise influenze che vanno in direzioni opposte, ma suonando insieme vengono fuori delle direttrici comuni.
Credo che Velvet Underground,Throbbing Gristle, Brian Eno, Einstürzende Neubauten, Pan Sonic, Amon Düül siano dei nomi giusti. Chiaramente questi sono dei mostri sacri! Non ci sentiamo al loro livello, ma sono nomi che danno una vaga idea di ciò da cui proviene la nostra musica.
4/Come definireste la vostra musica?
– Ci piace definire la nostra musica come Primitivismo Industriale. Ci piace pensare (poi chiaramente non è così!) di ricercare una freschezza originaria, primordiale, intatta, non contaminata da altri agenti culturali ormai stantii, e di modellare questa nuova nascita, queste nuove forme attraverso l’inserimento, all’interno di un contesto rock (basso-chitarra-batteria), di utensili industriali, ripensando e decostruendo il loro significato (chissachehodetto!).
Tutto questo racchiuso da un elemento di puro godimento fanciullesco e sessuale nell’atto di suonare.
Bambini industriali in orgia!
5/Penso che il vostro lavoro,”Nature and culture”sia estremamente catartico e potente….Se vi va,spiegateci qualcosa in più delle 4 tracce che lo compongono.
Sì, c’è un qualcosa di Catartico dentro. E’ sicuramente un lavoro musicale che mira a trascendere l’io dell’ascoltatore, vuole portarlo in territori oscuri e ancestrali, sollevarlo da se stesso, per un istante e farlo partecipare e immedesimare nel flusso musicale. In una parola: TRANCE.
Questo anche nel live è il nostro obiettivo. Anche se abbiamo un aspetto visuale forte, con il supporto di video che accompagnano le nostre composizioni, il nostro show è un esperienza quasi tattile, non è da vedere, è da sentire, fisicamente… NON SPAVENTATEVI PERO’! Non è nocivo.
6/Suonate molto dal vivo?
Ultimo anno, abbiamo suonato poco, ma bene! Tutti concerti che ci hanno dato molte soddisfazioni, di pubblico e apprezzamenti. Ci stiamo preparando per fare parecchi concerti da gennaio 2014. Anche perchè è la cosa che ci piace di più!
7/Come vedete l’attuale situazione musicale in Toscana,e più in generale in Italia?
L’attuale situazione musicale: scusa quale situazione?! La mia sensazione è che ci sia meno interesse rispetto a prima per quanto riguarda la musica diciamo rock e quindi anche la scena ne risente. L’industria musicale è molto in declino e questo punto 0 è uno stimolo forte per chi vuole creare una sua strada autonoma, ci sono più spazi per costruire tra le rovine di un impero. La situazione è quindi molto buona!
8/Avete altri progetti paralleli oltre alla vostra band?
Ogni membro ha anche altri progetti, David suona anche con i Metzengerstein, Jonatan con i Quanti, dopo aver suonato per molto con gli Sneers, Simone fa musica elettronica in diverse serate come Kopko, io (Marco) sto tirando su un progetto psicobilly/garage, insomma ognuno ha i suoi interessi anche oltre la musica…
9/Com’è avvenuto il contatto con Amaury e la Acid Cobra?
Lo conoscevamo musicalmente e lo apprezzavamo da tempo, ma abbiamo avuto modo di conoscerlo personalmente tramite il gruppo dei Sexy Rexy di Diego e Luca, che attualmente suonano proprio con lui in ULAN BATOR. Abbiamo fatto diverse date con loro e ci siamo trovati subito bene! Siamo contenti di tutto ciò!
10/Grazie per la pazienza…In questo ultimo spazio,potete dire cosa volete,salutare i fans o quant’altro…a presto!
L’unica cosa che mi sento di dire gratuitamente senza che me la chiedi è: GODETEVELA, qualsiasi cosa facciate traetene puro godimento, buttatevici a capofitto, la vita è PATIRE, nel senso di provare emozione. Immergetevi non abbiate paura, e veniteci a vedere.
BURN AND FUCK WITH US!