Salve audiofolli, vi presentiamo un disco che si preannuncia scoppiettante e pieno di grinta, rigorosamente made in Italy.
Andiamo ad analizzarlo traccia per traccia.
Preludio
Loop elettronico, un bel basso e un organo vintage, un divertissement bizzarro per introdurre il disco.
Surfing (Dorika Version)
Sin dai primi secondi si percepisce la bravura e la disinvoltura dei musicisti.
Tuttavia non condivido personalmente la scelta audio del missaggio / mastering che si ripercuote su tutte le tracce.
Il volume “altissimo” va bene, tuttavia quando si esagera, l’ascolto (pur essendo il materiale ottimo) diventa spiacevole.
Voci sommerse di cui si fa a fatica percepire le parole, chitarre aggressive che non si lasciano gustare, ma ti violentano le orecchie. Non so se avete presente un disco dei Korn, Pantera, Obituary, persino Cannibal Corps…il volume è altissimo, ma tutto rimane estremamente godibile e cristallino. Siamo d’accordo, il genere è diverso, lungi dal punk rock volutamente “scassone” e “sbandato”…Ripeto, questa è una mia impressione personale, può anche essere una scelta artistica legata all’audio che di proposito appare oltre ai “limiti” digitali, ai limiti dell’inascoltabile se non magari sotto effetto di sostanze “particolari”.
Ed è un peccato perché tutti i musicisti sono assolutamente ineccepibili.
Vigor
Accordi potentissimi e “vigorosi” per un punk rock dal gusto tossico.
Un tono più “caldo” e “valvolare” all’audio avrebbe dato un tocco sicuramente più avvolgente al progetto.
Sentimento
Bellissime armonie, strutture ben organizzate, sound giovane e ribelle, riff di chitarra possenti e decisi.
Uno dei brani finora più coinvolgenti che si riascolterebbero volentieri. Sicuramente una band come questa dà il meglio di sé dal vivo, senza dubbio.
Interludio
Parentesi sperimentale, elettronica, con interventi vocali misteriosi; il tutto in una pasta sonora apprezzabilissima.
Il tutto meno devastante del solito, molto più disteso, ascoltabile e godibile.
Mi sento Mario
E dopo l’interludio, si continua con la stesse verve di prima. Chitarre funzionalissime, ritmica spedita e che non fallisce il minimo colpo. Faccio ancora fatica a discernere tutte le parole, nonostante gli “urlati” siano credibilissimi e perfettamente in linea con tutto il brano.
Fulmine
Ci sorprende una traccia totalmente strumentale, non troppo devastante, né troppo distesa.
Stavolta i volumi sono sì “sparati”, ma il tutto risulta ascoltabile, riascoltabile e finalmente godibile.
Passato
L’album sta per volgere al termine e si fa ancora più interessante, dove la struttura si fa più articolata piena di spunti piacevoli.
Tutto risulta leggermente più “cerebrale” e meno “scassone”.
Tripudio (Fellem Potoane pt.2)
Bellissimo l’intro di chitarra annegata nel delay, con un ritmo drum and bass, sopra un parlato pseudo-arabo…un outro di gusto che si sposa perfettamente con l’intro dell’album.
Che dire? A parte qualche aspetto audio che personalmente non condivido (tuttavia rispettabilissimo qualora si consideri una scelta artistica), l’album risulta pieno di spunti interessanti su cui riflettere musicalmente e forse pogare violentemente.
Comunicato stampa:
A due anni di distanza dal fulminante EP d’esordio “La fine dell’Eternità 2009” tornano ad affacciarsi sulle scene i marchigiani Jasmine gli Sbalzi, una delle migliori espressioni del punk rock tricolore, quello marcio, sbilenco, underground e sperimentale.
Il nuovo album in studio del quartetto senigalliese si intitola “Fellem Potoane” ed è uscito il 30 marzo 2016 per Big Lakes Records, anticipato dal videoclip di “Mi Sento Mario”, primo singolo estratto ed attuale cavallo di battaglia della band.
9 tracce che centrifugano punk rock, schitarrate alternative ed intermezzi spastici, il tutto cantato in italiano ed “immortalato” ad altissimo volume.
Un disco che conserva istintività e purezza grazie anche all’ottimo mixaggio di Mattia Coletti. Un disco che farebbe la gioia di Dylan Baldi e dei suoi Cloud Nothings, se solo fossero cresciuti sulla east coast italiana.
Volume a palla, e buon ascolto.
INFO
USCITA: 30 Marzo 2016 PROVENIENZA: Senigallia (AN) GENERE: Punk-rock allucinato LABEL: Big Lakes Records
FACEBOOK: www.facebook.com/jasmineglisbalzi
CONTATTI: biglakesrecords@gmail.com
STREAMING: http://biglakesrecords.bandcamp.com/releases
Registrato presso Hell’z eye studio di Ancona. Mixato e masterizzato presso Zeno studio mobile da Mattia Coletti.
TRACKLIST
1- Preludio
2- Surfing (Dorika Version)
3- Vigor
4- Sentimento
5- Interludio (Fellem Potoane pt1) 6- Mi sento Mario
7- Fulmine
8- Passato
9- Tripudio (Fellem Potoane pt.2)
LINE-UP
Gianmarco Ciarmatori – voce/chitarra Gabriele Fabri – voce/basso
Carlo Mengascini – chitarra
Davide Donati – batteria