Un corpo può raccontare molte cose. Un corpo abbandonato e inanimato ci racconta la sua storia e al contempo la storia di chi lo guarda. “26 febbraio 2011”: una data e un corpo. E anche il titolo del nuovo brano e del nuovo video dei Karenina (http://youtu.be/ZsO55anSdCw), a poco più di un anno dall’uscita dell’ep “Verso” e dopo tanti concerti in giro per l’Italia: un primo passo in direzione del nuovo disco la cui pubblicazione è prevista per i prossimi mesi.
“26 febbraio 2011”, con il suo incedere vigoroso e quasi orchestrale, è una canzone più diretta rispetto alle precedenti della band bergamasco-bresciana e rappresenta al meglio l’esigenza dei Karenina di asciugare il loro suono e renderlo più immediato ma non meno emozionale. Un brano caldo, intenso, e un video dai toni lividi, nel quale le parole tracciate sulla pelle raccontano la storia di un corpo tanto silenzioso quanto in grado di alimentare un dialogo forte tra sé e colui che lo scruta. Il video lo mostra immerso nel buio, nel vuoto, nel mondo, e in quel buio potrebbero esserci migliaia di occhi che si muovono, che si avvicinano attratti e poi si allontanano impauriti, perché nulla fa più paura di ciò che non dovrebbe più farlo. Nulla fa più paura di un corpo che è il corpo di tutti coloro che sono stati traditi troppo presto e senza una ragione.
Biografia
Nati come Triste Colore Rosa, cambiano ragione sociale nel 2011. “Il futuro che ricordavo” è il primo lavoro discografico con ragione sociale Karenina, uscito nel 2012 vede la collaborazione e produzione artistica dell’amico e maestro Paolo Pischedda (Marta sui Tubi) e la presenza del violoncello di Mattia Boschi (MsT, the Niro, Il disordine delle cose) in 3 brani.
Dopo un tour che li porta a proporre la loro musica in vari appuntamenti (opening act for MsT, Giorgio Canali, Area) e locali dello stivale, ad ottobre 2012 decidono di ritornare a comporre musica nella loro sala prove. A marzo 2013 danno alla luce VERSO, desiderio nato dalla necessità viscerale di esprimere quella che è stata ed è la fase di crescita, di cambiamento, di apertura, di emancipazione dalle logiche costrittive che spesso caratterizzano il periodo di evoluzione di una band che cerca di emergere.
“Verso” è la direzione di un progetto più ampio: un album che uscirà nel 2014 e nel quale saranno riversate collaborazioni a tutto tondo in campo artistico.