KOZA NOZTRA “Cronaca nera parte 2” (Mazzarella press office)
I Koza Noztra non sono una semplice band, ma un manifesto programmatico:nel senso,che hanno deciso tutto in anticipo…e quello che promettono,lo fanno!
La band si è formata nel 2008 ed ha già pianificato di sciogliersi dieci anni dopo,quindi tra quattro anni;anche i brani sono già stati tutti scritti,così come è già stato deciso l’ordine degli album (questo è il loro quarto capitolo,ma stando a quanto deciso dal gruppo,usciranno solo altri 3 dischi).
Con queste premesse,avrete certo capito che siamo di fronte ad una band non convenzionale e sicuramente da non perdere;un fitto mistero avvolge la line-up,non si sanno infatti i veri nomi dei componenti,che si nascondono sotto ad enigmatici pseudonimi (L’Onorevole – voce;Il Diacono – chitarra;Recupero Crediti – chitarra;Calibro 9 – basso;Il Trafficante – batteria)
Non ci è dato sapere molto altro del gruppo,ma è ben chiaro il sound e a cosa si ispira la band:difatti “cronaca nera pt,2” è un concept album (che chiude il cerchio aperto col primo capitolo uscito precedentemente) sull’Italia “oscura” di oggi,uno spaccato verace su una nazione alla deriva,in cui omicidi,estorsioni e cinismo sono all’ordine del giorno….il tutto su uno sfondo metal molto originale e personale.
“Gente armata” apre il disco con un’andatura da thriller via hard rock:le parole sono al vetriolo,e non fanno sconti a nessuno,affondando la lama nel ventre della “bestia” chiamata Italia,nello specifico affrontando il tema del traffico d’armi,con ghigno beffardo (“siamo i tuoi fornitori/i tuoi benefattori/i tuoi consulenti/i tuoi esperti d’armamenti/e allora spara(…)è un tuo diritto”);la voce ricorda vagamente quella di Capovilla del Teatro degli Orrori,ma è solo un breve rimando,perchè in realtà è molto personale e decisamente originale….e la band,sullo sfondo,ci dà dentro che è un piacere,dando sfoggio di tecnica e passione vera.
“Perizia psichiatrica” continua il viaggio all’interno dell’incubo italiano ed è un brano più estremo,decisamente metal (e la band sembra miscelare insieme influenze “pesanti” di vario tipo,coniugando stacchi progressive a riff che paiono usciti dalla scena sludge/death,innestati però su un tappeto diretto e dinamico):l’argomento è sempre spinoso e senza peli sulla lingua,difatti stavolta si parla di assassini schizofrenici (“ora sono ritornato al mio posto assegnato/già guarito ed integrato(…)e se poi all’occasione lo stato avrà bisogno/di un sicario attentatore/sono pronto a intervenire”) e del loro “recupero”,cosa che spesso accade nella nostra società.
Un titolo come “Malasanità” è già tutto un programma:musicalmente è puro hard rock (notevole e di grande impatto l’assolo chitarristico,come nel brano precedente!),mentre le liriche sono ancora più provocatorie e “Reali” (“sei condannato di già/è già scritto nel DNA/ma puoi salvarti con noi,siamo gli esperti,lo sai/noi vogliamo un mondo d’ammalati/pazienti in coda,profitti garantiti/brevetteremo anche le ossa/assicuriamo anche la fossa”),ed affrontano in maniera onesta e cruda una delle tante pieghe sociali del nostro paese.
“Diretta Stupro” è un altro brano spietato,dalla lucida violenza:è uno strumentale in cui le uniche parole sono tratte da samples di cronaca nera tratti dai vari telegiornali televisivi,mischiati a campionamenti “ orgasmici” a luce rossa;la band punta il dito anche sulla tv-oltre che all’ondata di violenza che ci circonda-vista come uno dei mali del secolo,che influenza negativamente le menti malate,facendo sì che il crimine continui ad espandersi all’infinito (l’assassino/stupratore visto come star è una delle chiavi di lettura del concept,a mio avviso).
E “Trans europa express” è ancora più esplicita:come in un film di Fernando Di Leo,tutti sono contro tutti,non c’è speranza di redenzione in una continua rincorsa al potere che fotte solo i più deboli;perfino l’amore non esiste più,e anche il dialogo femminile/maschile che affiora a metà brano,diventa una conversazione cinica,in cui è il denaro e gli interessi personali sono le uniche cose che importano,a qualunque costo…..In un mondo senza speranza,per molti (troppi!) gli esempi negativi diventano l’unico modello di vita da imitare(“e allora ruba,truffa,imbroglia e non ti fermare più/che se sali di livello,non ti prenderanno più”).
Non manca all’appello veramente niente,in questo trip virato in nero:ed ecco arrivare come conclusione,”Post scriptum:segreti”,un apocalittico brano dalle venature progressive in cui si parla di “controllo” delle masse e di manipolazione psichico-sociale in forma di reading.
Koza Noztra è davvero una band incredibile,ma c’è di più:questo lavoro è uno dei dischi più sinceri che abbia mai ascoltato in vita mia ,in cui la critica verso la società è veramente sentita e onesta,narrata in maniera onesta e coerente,con lucida analisi;la band,poi,fa il resto,mettendo insieme un background sonoro potente e corposo,che si sposa perfettamente alle ciniche e taglienti liriche.
Quindi,lo ribadisco:un gruppo coraggioso che non ha paura di sporcarsi le mani e che osa mettere il dito nella piaga,dove altri invece continuano a fare i qualunquisti……ce ne fossero di gruppi così!!!!
Finalmente anche il metal italiano ritorna ad occuparsi di tematiche sociali:l’avevo detto che era solo questione di tempo…Lode ai grandissimi Koza Noztra,quindi!