L’ultimo progetto dei Subsonica Realtà aumentata, uscito a gennaio 2024ha finalmente riportato il gruppo torinese a quelle sonorità che li hanno resi unici nel nostro panorama musicale.

Dopo qualche precedente passo falso, questo loro decimo album prodotto dallo stesso Max Casacci, paroliere e chitarrista storico del gruppo, rievoca le loro originali complessità tematiche e strumentali. Inoltrandoci nelle undici tracce, affrontiamo un viaggio dentro il nostro presente, fatto di apparenze e leggerezza, di guerre e sfruttamento, ma dal quale possiamo liberarci cercando di riscoprire l’importanza delle passioni vere e dei reali rapporti umani del quale l’uomo ormai troppo spesso sembra poter farne a meno.

Musicalmente il loro pop-rock elettronico graffiante rimane quello di un tempo, ma in questo album si mescola con fusioni funky e hip-hop. Interessante difatti la collaborazione con i rapper Willy Peyote ed Ensi, per il brano “Scoppia la bolla”, arricchito dall’arrangiamento dei fiati dei Bluebeaters.

È proprio questo singolo a dare il nome alla tournée estiva dei Subsonica. Partita il 31 maggio da Livorno, La Bolla tour attraverserà da nord a sud i più celebri festival e tante piazze d’Italia, concludendo il suo peregrinare il 7 settembre a Milano al Circolo Magnolia.

Importante aggiunta alla loro lunga lista di appuntamenti è stata la tappa fortemente voluta dal Comune di Teramo che con l’ormai consolidato festival Natura Indomita, crea eventi culturali di rilievo per il territorio abruzzese. Lo scorso 8 agosto la band si è esibita nel capoluogo teramano trasformando il cuore della città Piazza Martiri, in una vera e propria discoteca labirinto a cielo aperto.

Nella scaletta del concerto la presentazione dei singoli di punta di Realtà Aumentata, tra cui “Cani Umani”, “Mattino di Luce” e “Adagio”, quest’ultimo brano scelto per il film di Stefano Sollima e vincitore nella categoria Soundtracks Stars al Festival del Cinema di Venezia. Ad arricchire l’evento live, l’immancabile salto temporale con gli storici successi della band, da Liberi tutti a Il cielo su Torino, passando per Strade inondate dal Diluvio dei loro suoni. Le finezze vocali di Samuel si infrangono sul muro elettronico di tastiere di Boosta, sorrette dai bassi di Vicio e dalla ritmica di Ninja, ricongiungendosi alle melodie di Max, creando la consueta performance di alto livello tecnico ed emozionale.

Lo show proposto dalla band nel Bolla tour, come è sempre stato nei loro trent’anni di carriera, vede una grande rilevanza anche per l’aspetto prettamente visuale sul palco, il quale contribuisce a dare immediatezza e tangibilità ai loro testi disegnando attraverso essenziali effetti tecnologici, la corrispondenza grafica perfetta delle loro idee musicali.

Quello dei Subsonica rimane uno spettacolo vivo, elettrizzante, ma soprattutto sincero. La voglia di ricongiungersi con il loro suono originario si sposa perfettamente con il messaggio dell’ultimo album che punta alla riscoperta di una collettività in questo nostro universo individualista. Per capire a fondo la necessità di ritrovarsi si potrebbe partire proprio prendendo da esempio questi cinque amici che nonostante anni di duro lavoro insieme e progetti solisti, si sentono ancora fondamentali l’uno per l’altro. Perché come dice il pianista Boosta «I Subsonica servono»in primis a loro stessi in quanto portatori di reciproche influenze, ma soprattutto servono al loro fedelissimo pubblico!

 Alessia Rositani.

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