THE FLYING BRAIN’S GARDEN”First(EP autoprodotto,2010)”
Un mio amico dice sempre che le giovani band che si dedicano alla psichedelia sono una boccata d’ossigeno,perchè formate da ragazzi intelligenti e creativi,che daranno qualcosa al futuro scricchiolante della musica.:ed ha pienamente ragione.
La conferma è anche nel duo dei Flying Brain’s garden di cui parleremo oggi:difatti questa band cerca di riprendere un certo discorso sonoro,assemblando e rimescolando con personalità unica,influenze provenienti dagli anni ’60 ed i primi anni ’70.
La psichedelia,naturalmente,è al centro dell’attenzione in questo lavoro:ma non mancano anche rimandi al kraut,allo space rock e al dark prog dei primi seventies(soprattutto quello più underground ed a mio avviso più creativo e meno fine a sé stesso!);con queste premesse,si può capire perfettamente che la musica proposta dal duo è di grande fascino e valore.
I flying brain’s garden si sono formati nel 2008,da un’idea di Cristina Russo(voce ed autrice dei testi nonché della copertina!)e Raffaello De Fazio(chitarre,basso,batteria,tastiere,percussioni,voce,cori);”First”è stato registrato nell’estate del 2010 ed è un concept sulla mitologia greca.
Il disco si apre con”Tongues of Flames”dalla sonorità liquida e notturna,adornata dall’ottimo wha wha chitarristico e dall’altrettanto eccellente e particolarissima voce personale di Cristina;un blues onirico che poi prende vita e si anima nella seconda parte,per trasformarsi nei colori caleidoscopici di un rock psichedelico e scatenato,con il duo in grande forma….ed è già un bellissimo inizio!
“The hades guard”svela influenze orientaleggianti e folk nell’introduzione,per poi svilupparsi in andature più spaziali,sempre con lo scenario psichedelico in primo piano(ed un bell’assolo carico di fuzz nella parte centrale da parte di Raffaello,che non si risparmia nemmeno al bouzouki e al banjo,ricreando anche il caratteristico sound del sitar):immaginate una jam inedita tra Jefferson Airplane,Brainticket e Analogy,ed avrete una vaga idea del contenuto…anche se sono solo piccoli giochi di rimandi,perchè poi la band ha una propria personalità evidente:penso che se fossero nati negli anni ’70 e all’estero sarebbero finiti senz’altro nel catalogo della Vertigo per la peculiarità e bellezza della loro musica!
Immagini visionarie vengono in mente ascoltando”Without restraint”,una suite di 11 minuti dai risvolti meditativi e ombrosi;ottimo il solo chitarristico che introduce il pezzo,così come l’atmosfera in crescendo dettata dalla tastiera…..un mood onirico e spaziale,dalle sottili trame dark stranianti(che si sviluppano appena entrano in gioco le spirali fascinose del cantato,a”doppia voce”e leggermente filtrato)….è la visione dello space rock e del dark sound secondo i flying Brain’s garden,totalmente personale e dichiaratamente misteriosa ed inquietante,ma allo stesso tempo fluida e non priva di melodia(e pure di energia;il tutto non è mai esagerato,ma dosato con cura,senza strafare)…il brano poi vive di vari momenti,tutti perfettamente incastrati e miscelati tra loro(anche se prevale un’atmosfera oscura dal sapore vintage/settantiano).
Il mood umbratile si riflette anche su”Hanging on a thread”:la bella voce di Cristina si sposa perfettamente con le sonorità della chitarra(sempre gradito e riuscitissimo l’innesto del wha wha,così come gli arpeggi delle parti”riflessive”) e delle tastiere(tra hammond,mellotron e moog)…..puro rock psichedelico di ottima fattura,sognante e maestoso(perfino con delle lievi punte struggenti vicino al finale),che ti conduce in luoghi misteriosi e dimenticati….ed il duo è davvero in grande spolvero,e dà sfoggio di tutta la sua infinita creatività.
I nostri”cervelli volanti”prediligono i brani”espansi”e a lunga durata(ma senza mai stancare,difatti tutto scorre in maniera assolutamente perfetta),e ciò è evidente anche nell’ultima traccia,”Thirsty for Knowledge”;”la sete di conoscenza”dei nostri mantiene esattamente ciò che promette,ovvero un viaggio tra dinamiche chiaroscure,dominato da riff umbratili(chitarra doppiata dalle tastiere)….le atmosfere inquietanti non vengono abbandonate,ma sono mischiate a parti più ariose e perfino a strofe dalla melodia stralunata(tra Allen e Barrett),per lasciare spazio quasi subito a riminiscenze dell’underground darkeggiante dei primi ’70 e al lungo trip”fantascientifico” e psichedelico, che domina il finale in un crescendo di emozioni(e l’ultimo minuto riprende il mood dell’inizio,concluso però da un’insolita parte più pacata,che illumina quindi la chiusura in maniera sorprendente).
I Flying Brain’s garden sono uno dei migliori gruppi che mi sia capitato di ascoltare recentemente,merito anche della loro bravura,affidata ad un sound senza tempo e ad una cura estrema degli arrangiamenti…non c’è nulla di fuori posto qua,tutto è cesellato di fino e con dedizione quasi maniacale(nonostante la band dichiari nelle note di copertina”il disco,come potrete sentire,presenta imperfezioni ed errori che abbiamo volutamente lasciato per non intaccare la spontaneità dell’esecuzione”….se di errori si tratta-dato che io non ne ho sentiti-che ben vengano se i risultati son questi,totalmente eccellenti!).
Un’altra delle caratteristiche di questo disco(e del duo stesso) è quella di emozionare e regalare “calore”con la loro musica(complice anche la matrice”improvvisativa”cara al gruppo):una caratteristica che manca alle produzioni odierne di un certo genere(verrebbe da usare la parola”prog”per parlare di una certa”nicchia di mercato”-EUFEMISMO-,ma qui è solo di contorno e puramente riduttiva,dato che è solo uno dei tanti ingredienti del gruppo,e nemmeno quello principale,di sicuro non quello più evidente)e che invece i nostri rispettano in pieno;e la visionarietà altamente psichedelica del gruppo fa il resto,restando sempre al centro del loro universo sonoro,e stupisce per la sua ricercatezza ed immediatezza.
Spero adesso che la massa ed i fans di certe atmosfere dalla matrice”psych” si accorgano di questo incredibile gruppo:privarsi della loro musica,sarebbe un delitto….e noi abbiamo sete della loro arte sonora,quindi speriamo che prima possibile ritornino con un nuovo lavoro,e che magari qualche label-chissà,forse estera-li metta sotto contratto e li lanci sul mercato….in un mondo affollato da cloni,i Flying Brain’s garden meritano davvero,e se lo dico io dovete credermi!
Per dimostrarvi che non scherzo- e di sicuro nemmeno i nostri amici”cervelli volanti”-ecco il link dovete potete ascoltare il tutto,scaricarlo gratuitamente e giudicare voi stessi con le vostre orecchie:http://flyingbrainsgarden.blogspot.it/ !Musica per palati fini…..