La nuova esilarante tournée teatrale di Elio e le Storie Tese

In fondo desideravamo un po’ tutti di rivederli ancora insieme in una nuova tournée
in pieno loro stile. Sto parlando dell’attesissimo recente tour degli Elio e le Storie Tese.
Dopo il successo del “Concertozzo” lo scorso 2 luglio nella data campione di Carpi con
uno scontato tutto esaurito, i fedelissimi avevano ben sperato in una probabile
reunion dei magnifici sette.
Così è stato. L’eclettico live di Elio e compagni titolato Mi resta solo un dente e cerco
di riavvitarlo, è partito lo scorso 30 settembre con un’anteprima al Teatro di
Salsomaggiore Terme, con prima tappa ufficiale il 5 ottobre al Teatro Politeama
Genovese. A seguito il loro progetto in musica è approdato nei principali teatri italiani
e concluderà il suo peregrinare lungo lo stivale, il 21 dicembre al Valli di Reggio Emilia.
Lo spettacolo, è stato curato e sapientemente diretto dal regista Giorgio Gallione con
il quale Stefano Belisari (in arte Elio), aveva già collaborato nel 2021.
Quello che ci viene proposto, è un vero varietà a tutti gli effetti, che concentra in sé un
mix di teatralità, critica sociale e comicità.
In viaggio attraverso la nostra Terra dei cachi deviando per Parco Sempione, ci
raccontano la triste storia de Il vitello dai piedi di balsa, ricordandoci alla fine, di essere
un po’ tutti Servi della Gleba. Ripercorriamo con il gruppo milanese, i loro storici
successi, tra una frecciata ai Måneskin e Sfera Ebbasta ed un’altra profonda, al
contesto social, da cui ognuno di noi ormai è del tutto condizionato. Ci offrono un
grande show, con la consueta bravura artistica che li contraddistingue, sempre
camuffata da leggerezza e irriverenza, dove sembra essere palese la necessità di
comunicare al pubblico l’importanza della ricerca di una normalità ormai
controcorrente. La loro volontà è di far sentire i fan parte di un collettivo, di una
comunità, che insieme riflette su tematiche politico-sociali importanti, sui tanti luoghi
comuni di noi italiani che spesso, tendiamo ad auto attribuirci. Si presentano sul palco
di bianco vestiti accogliendoci come pecorelle smarrite nel costante circo mediatico
da cui ogni giorno siamo risucchiati. La scelta dell’ambientazione teatrale è più che
mai indovinata. Il teatro diviene, la dimensione perfetta per questo spettacolo, in
pieno stile Commedia dell’Arte, dove maestria e satira condividono uno spazio senza
prevaricarsi mai.
Certo forse la “forma fisica” non è proprio quella di un tempo: Elio, a mo’ di coperta
di Linus, si porta con sé sul palco una sedia di cui necessita spesso durante la
performance per tirare il fiato e il chitarrista Cesareo è costretto a esibirsi seduto per
tutto il live, ma di certo lo smalto e l’ironia rimangono decisamente quelle di un
tempo. Mattatore indiscusso delle serate, il folle architetto Luca Mangoni, osannato
dai fan al suo ingresso on stage, travestito dall’eroe mascherato Super Giovane,

smagliante e impertinente come solo lui sa essere. Sicuramente per l’occasione, ci
auguravamo dirivedere e poter riascoltare di nuovo, lo storico tastierista Rocco Tanica,
assente dal gruppo dal 2016, ma l’ormai consolidata presenza e l’innegabile maestria
di Vittorio Cosma non ne fanno sentire troppo la mancanza. La solita grande vocalità
graffiante e una carica incredibile per l’invece insostituibile Paola Folli, la medesima
ironia e indiscussa perfezione tecnica per Faso e Meyer.
Senza dubbio il tour ideato per questo rientro sulle scene degli Elii, è un’occasione che
i fedelissimi non si faranno sfuggire (prossima tappa il 4 novembre al Teatro Ponchielli
di Cremona), ma consiglio vivamente in particolare ai giovanissimi, ai quali a livello
discografico il gruppo è sicuramente semi sconosciuto, di non perdere la possibilità di
partecipare ad un evento che esalta l’arte in tutte le sue sfaccettature e che possiede
la capacità di raccontarci come italiani nel bene e nel male, ma con il raro talento di
riuscire a farlo con il sorriso.

Buona musica a tutti!
Alessia Rositani

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