A cura di Francesco Lenzi
Un cd potente e corposo quello dei No One Cares,un quartetto toscano decisamente interessante che esordisce in questi giorni per la Qua’rock,etichetta che i nostri lettori sicuramente hanno imparato a conoscere.
La band è dedita ad un nu metal molto moderno e accattivante,senza rinunciare ad una corposità evidente:le 8 tracce scorrono via che è un piacere e si fanno subito ricordare per la loro potenza (ricordiamo la line-up:Matteo Turi : Voce;Andrea Gorini : Chitarra;Andrea Moroni : Basso;Elena Giraldi : Batteria).
Il cd si apre con “Bored”:tra hardcore e nu metal,è un brano travolgente,che unisce un cantato parlato (che eredita certe cadenze dal rap più arrabbiato,ma che non è “hip hop” in senso stretto,essendo molto più aggressivo) ad una ritmica poderosa;”First last” è ancora più poderosa,e sembra riverniciare a nuovo influenze thrash “old school”,mescolate ad un’attitudine al passo coi tempi….Il finale è un insolito macigno dalle cadenze quasi doom,su cui svetta un assolo ad alta caratura tecnica.
“Born for this” è una violenta bordata sempre tra hardcore e thrash,ma con delle aperture più “ariose” ed un ritornello orecchiabile,ma sottilmente “straniante” perchè insolito;un inconsueto cambio di tempo,porta il pezzo su sentieri più cadenzati ma non meno violenti.
Il brano-simbolo della band (“No one cares”,appunto) non si fa attendere ed arriva subito dopo:puro crossover metal che ricorda i Biohazard più incazzati;”Niente da perdere” è uno dei due brani in italiano,ed è una canzone molto moderna che gioca tutto su una certa introspezione (nonchè inquietudine) di fondo (“Ora che non ho niente/non ho niente da perdere)” che indaga su riflessioni personali (ottimo il solo quasi orientaleggiante).
“Rock & Roll” è un bel pezzo che è un vero e proprio ringraziamento a chi ha creato questo genere (e anche a quegli artisti importanti che non sono più tra noi:vengono citati difatti Jim Morrison,Amy Winhouse,Janis Joplin,Kurt cobain tra gli altri),un omaggio sentito e credibile,ma sempre alla maniera dei nostri,con il sound “No one Cares” in evidenza (che risulta sempre più accattivante,tra l’altro!).
“Lymphoma” è un brano più riflessivo ed introspettivo,in cui torna un certo sentore “Old-school” (tra le probabili influenze,i Metallica dei primi anni ’80) in versione moderna ,dalla carica metalcore (ed un cantato quasi death a tratti);”Intolleranza” è il gran finale,ed il secondo pezzo cantato in italiano (dalla struttura complessa),un urlo di rabbia,anzi di “intolleranza” contro l’ipocrisia dilgante (e i falsi consigli) ma anche un invito a essere sè stessi,senza compromessi,ad ogni costo (“se non ti piace,perchè mi guardi/se non rispetti quello che faccio/buoni consigli,non li sopporto/non riesco a tollerare”),sbagli compresi.
Direi che si tratta di un ottimo esordio,che coniuga potenza sonora e strutture catchy:un cd che metterà d’accordo sia gli amanti del metalcore moderno,sia gli affezionati della “vecchia guardia”,ma anche i sostenitori del nu metal più intrigante……E la bravura tecnica del gruppo non è da sottovalutare,in quanto sforna un sound granitico e senza sbavature.