A cura di Francesco Lenzi
PECULIAROSO “Manimal” (autoproduzione)
Dietro al monicker Peculiaroso si cela il bluesman italiano Cristofero Giuseppe Spoto,un cantautore e polistrumentista (chitarra,armonica,sax) dal cuore “americano”.
Sì,perchè nelle 11 tracce contenute in questo disco-rigorosamente autoprodotto-scorre una vena “a stelle e striscie”,che conferma le influenze blues,rock & roll (con una spruzzata di free jazz) del nostro;l’attitudine di Peculiaroso è fresca e diretta,senza compromessi,e svela una creatività innata,che è come un fiume in piena….Anche la registrazione-rigorosamente lo-fi ed effettuata con un vecchio tascam a 4 piste-conferma la passione per un sound privo di fronzoli,ma onesto e “vero”,in cui la passione diventa il vero carburante della musica.
Il disco si apre con un blues minimale che riecheggia il titolo del disco (“I got you manimal”),con il cuore nel Delta,che potrebbe far gola ai Blues Explosion:la voce è graffiante,così come la chitarra,l’armonica,le percussioni;”Something about you”ha un mood disteso e solare (con una slide scintillante sullo sfondo),con la voce che ricorda vagamente Lou Reed,mentre la terza traccia “Sand of wonderland” è un’insolita sorpresa,in quanto sembrano emergere influenze new wave inaspettate su un innesto blues (bello il mix sassofono “incandescente”+slide,senza dimenticare il basso penetrante).
“Wanna get better” è un rock-blues urbano e “newyorkese” in un certo senso,che ci riporta in mente atmosfere tardo-settantiane;”Icecream muse”,per contro,ha un mood più sornione,sottilmente cajun,una perfetta colonna sonora per la primavera (e per la futura estate) incombente,una siesta solare rilassante e distensiva.
“Bring you home” è una sintesi “notturna” dell’attitudine rockeggiante del nostro,abbellita da un riff irresistibile e da un’atmosfera “misteriosa” (ma non troppo);”Emily” rivela influenze “alternative” calate in un contesto rock-blues ( con un sax “free form” al centro dell’attenzione),ma come sempre “straight in your face”,senza orpelli e troppe medi(t)azioni di sorta.
Su “on the rush” Peculiaroso torna su un’atmosfera tipicamente blueseggiante,che evoca visioni di viaggi in terra americana (non è difficile immaginarsi un chopper sulla route 66,che si sta magari recando ad un festival);”Stinky & wet”,per contro,ritorna su sentieri più insoliti,con riff scuri e umbratili,anche se l’attitudine è sempre molto rock & roll.
“You’re that kind of girl” sembra uscita da una jam ultragarage e rovente tra i Velvet Underground e gli Stones;”Mediterranean woman” è il funk corroborante-con un sax delirante-che chiude in maniera ottimale il disco.
Penso che Peculiaroso abbia dimostrato di avere degli assi nella manica con questo disco:la sua musica nasce dalla vera passione,dal vero “cuore”,e ciò si sente e mi basta;non ho davvero nulla da obiettare su questo lavoro,che risulta essere molto godibile e pieno di idee nel suo essere diretto,sincero fino alla crudezza talvolta…Complimenti quindi al suo autore:come dico spesso citando una famosa frase di una vecchia band,sarà anche solo R&R,ma ci piace assai!