PINEAPPLEMAN “Pineappleman”(EP,autoproduzione)
Ci sono dei gruppi e degli artisti che li riconosci subito anche all’interno dell’affollato marasma di produzioni che escono di continuo nel panorama del rock alternativo italiano(o indie che dir si voglia).
Pineappleman è uno di questi artisti che si distinguono dalla massa;in realtà si tratta di un progetto solista legato al suo omonimo e misterioso leader,che canta e suona la chitarra,al quale poi si sono aggiunti degli amici a dare man forte(Alan Ford alle chitarre e agli effetti,Annanas al piano,al synth e ai cori,Paul the Milf Lover-basso,Andy Toldo alla batteria e Lapam alla viola).
Come spiega la biografia stessa di questo interessante cantautore:”PineAppleMan è un costruttore di sogni che con gli amici di sempre è riuscito a rinascere verso nuove mete. Prima una chitarra e poi si è aggiunta una viola, lentamente una tastiera e poi un’elettrica finendo con basso e batteria a definire il prima indefinito”.
Con queste premesse,potrete già avere un quadro generale e particolare di questo progetto e dell’EP omonimo;ed il bello è che la musica delle tre tracce in esso contenute mantiene davvero ciò che promette,essendo estremamente rarefatta e molto interessante.
Già con l’opening”love in japan” c’è la dimostrazione palpabile che siamo di fronte ad un ottimo ed inedito esempio di”indie pop-rock”essenzialmente acustico e malinconico:la voce è molto particolare(quasi velatamente”darkeggiante”,ma in una maniera molto melodica e “differente”da tutto ciò che si può dedurre da questa definizione),così come il testo introspettivo…ed il tappeto musicale di sottofondo è riuscito e rarefatto,e coniuga delle dolci note di tastiera e delicati arpeggi di chitarra,mentre la viola riflette in pieno lo spleen che suscita la canzone.
La title-track è leggermente più rockeggiante (in maniera”soft”)ma sempre con un’attitudine rigorosamente”Indie”ed”alternativa”:un brano autobiografico che è una sorta di”manifesto”sia del cantautore che della sua band stessa;le note scavano ancora di più in profondità-sempre con la viola e l’acustica al centro(mentre lievi note di synth solcano l’aria)-per un brano molto intenso che emoziona e fa venire i brividi a fior di pelle per la sue bellezza.
Una ballata avvolgente e pacata dal titolo”Extraordinary world”chiude l’EP:si ritorna su sentieri più malinconici-mai abbandonati del tutto,in verità-ma allo stesso tempo carichi di calore e di brillanti chiaroscuri emozionali.
Il brano svela tutto il suo carattere”intimista”-l’introspezione non viene mai meno-e tornano anche i delicati arpeggi della 6 corde….è tutto giocato sull’essenzialità(il rincorrersi delicato tra l’acustica,la voce,la viola e pochissime note di pianoforte che aprono e chiudono il pezzo,è decisamente affascinante).
Un bel lavoro questo EP che denota una lucidità ed una cura estrema,per non parlare di una personalità totalmente originale,sia per quel che concerne la voce(davvero bella ed unica nel panorama indie rock),che per quanto riguarda i musicisti coinvolti(che non sono da meno).
Adesso siamo curiosi di ascoltare dell’altro,e non vediamo l’ora….nel frattempo torniamo ad ascoltare le 3 favolose tracce di questo mini,che si possono scaricare gratuitamente qua:http://pineappleman.bandcamp.com/ (per i più facoltosi,è anche possibile lasciare un’offerta oppure ordinare il cd”fisico”…troverete tutte le istruzioni lì).