A cura di Francesco Lenzi
ARTISTI VARI “QUA’ROCK SHOTS” (Qua rock)
C’erano una volta i sampler. E c’erano una volta le label di culto.
Oggi pare che sia tornata un po’ in voga “la cosa” delle compilation interessanti,come questa di cui parlerò,che mette in evidenza una certa scena ed una label destinata a diventare di culto,anche se di recente “formazione”.
Qua’Rock nasce sia come associazione musicale,sia come etichetta personale di Gabriele Bellini,il poliedrico e talentuoso chitarrista di cui vi ho parlato qualche settimana fa:e questo “qua rock shots” è un sampler per l’appunto molto intrigante,che riassume in 17 tracce,alcune delle tappe salienti di questa label.
Di alcuni artisti e canzoni presenti nella compilation ho già parlato precedentemente (ad esempio “Endangered” dello stesso Bellini e “Fears away” dei suoi Pulse-R,che trovate recensite qui https://www.youtube.com/watch?v=N_GPxe91hWE oppure dei mitici Graves of Nosgoth,recensiti qua: http://www.audiofollia.it/graves-of-nosgoth-un-faust-estremo-come-non-lavete-mai-sentito.html ),ma la compilation è un’occasione ghiotta per scoprire band e artisti nuovi o ancora poco conosciuti come i Sic Sic ed il loro prog sperimentale (“Vovo” è un brano complesso,eppure scorrevole),Alessandro Magnisi e la sua band (che in “body & soul” mescolano elettronica,hard e segmenti alternative,con la voce di Clarissa Comunale) oppure i darkeggianti Craftycell (con l’umbratile “Disarm”).
Una grossa fetta del disco è occupata dal metal “non allineato”,sempre all’insegna della creatività,come l’heavy moderno degli No One cares (“Niente da perdere”,una canzone dalle movenze epiche con un cantato crossover/nu metal,venato di momenti screamo),o i virtuosismi di Paolo Pantaleo (“Maleficent”,tra stoner,hard e prog tecnico),passando per la diretta “Love is a lie ” degli Insane Stage,puro hard rock stradaiolo,ma al tempo stesso corposo) e per “The other part of me” di Pasquale Bianco,un’altra cavalcata heavy dal cuore epico ma melodico (con l’intreccio particolarmente riuscito di due voci,quelle di Chiara Luci e Andrea Mati).
Ma c’è di tutto:ottimo il dark sound dei Praeteritum (“Gordiach”,adornato da chitarre acustiche scurissime e il cantato magico di Claire Briant Nesti),l’elettronica di Mirko Serra (“Dade”,il brano più “pop” del disco,ma nient’affatto banale),delle Interferenze (“Fashion”,tra Gary Numan,Kraftwerk e il Bowie dei primi ’80….e non è un caso,dato che la canzone è proprio una cover di un classico del Duca Bianco) e quella più “notturna” e ai confini dell’ambient di Federica Berti (con la sua bellissima voce in evidenza) e di Luca Fucci (l’enigmatica e misteriosa “Is happiness so far away?” ,che non sfigurerebbe certo in una colonna sonora).
Ottimo anche il prog metal “violento” dei Bug (“Overclock”,tra Voivod,King Crimson,Meshuggah e impennate thrash) e il pop rock alternativo elettronico “evoluto” dei Gioioglorioso (la finale “Magnitudine”,con un glissato malinconico delle chitarre in evidenza-ad opera di Cristiano Giordani- e la voce interessante di Valeria Cevolani).
Dunque,un’ottima occasione per conoscere tanti nuovi musicisti e anche per far luce su una certa scena rock:sì,perchè,alcuni dei musicisti-protagonisti di questo sampler,suonano in più progetti (e se scorrete le line-up del disco,capirete perchè)….Come succedeva negli anni ’70,forse oggi la Qua’Rock si presta a raccogliere l’eredità di certe etichette “di culto”…e data la qualità degli artisti che ha in catalogo,non la vedo certo impossibile come cosa!