Scrivere una recensione su un disco intero è sempre un’operazione molto delicata, direi quasi meditativa. Solitamente, inizio a scrivere solo dopo il secondo ascolto.
Il primo ascolto è totalmente acritico, fatto non con il cervello, ma con le emozioni, in maniera totalmente spontanea. Il secondo ascolto è invece quello analitico, fatto traccia per traccia.
Cari audiofolli, il protagonista di questo articolo è oggi Michele Anelli con il suo album freschissimo d’uscita Sotto il cielo di Memphis.
Il timbro vocale è davvero particolare, una strana commistione tra Lucio Battisti, Emanuel Agnelli, Dodi Battaglia, Calcutta, Dente, Diego Mancino, Bugo, Dario Brunori, Riccardo Sinigallia.
Il sound è genuinamente indie-pop, così come i testi, senza tuttavia ricalcare eccessivamente gli stereotipi del genere, con una buona percentuale riconoscibile nella “canzone d’autore” di livello. Il gusto delle incisioni è decisamente “analogico”, che sia reale o simulato, avverto quel calore del nastro e dei circuiti elettrici del SSL o simili, unita alla straordinaria qualità dei giorni nostri. Ascoltiamo traccia per traccia? Ma certo che sì.
Appunti mi ricorda molto la bellissima “Non è per sempre” degli Afterhours, con quell’incipit “Tu dici che i tuoi fiori si sono rovinati…ecc” e “Bianca” allo stesso tempo, ma anche “I giardini di marzo” e “Amarsi un po’” di Lucio Battisti, con qualche punta del più ispirato Riccardo Cocciante ai tempi di “Bella senz’anima”.Riferimenti musicali apprezzabilissimi che abbiamo conficcati dentro le nostre coscienze musicali.
Un bel brano per iniziare e anche il testo “hipster” dà già una bellissima impronta al progetto: “ascolto i dischi in vinile e amo i film di fantascienza anche quelli fatti male”.
Già ti immagini i film di Ed Wood e li associ alla musica, mentre la puntina gira in penombra sul solco del vinile. “Leggo tre libri alla volta”, “Amo le canzoni dalla voce sporca”…”Sotto il cielo di Memphis, in nome di Elvis”…questo brano, più che un brano, è un vero e proprio “manifesto di pensiero e d’identità”.
Quello che ho suona squisitamente americano, con un groove tipicamente 60-70 , alla “Un ragazzo di strada” de I Corvi…”Sono un poco di buono”, per intenderci.
Che poi, in Italia, in quel periodo, la tendenza era di guardare musicalmente affascinati verso l’estremo Occidente. Indovinato il duetto con la voce femminile
Tenerezza con quella chitarra nell’intro, ci si fionda subito apparentemente in quelle atmosfere della filmografia alla Quentin Tarantino, “Bang bang” in Kill Bill, per intenderci.
Atmosfera che si dissolve subito, dopo pochissimi secondi, per rientrare nel cantautorale.
Bellissima la trovata di quel lieve fruscio di fondo sotto gli accordi della chitarra dell’intro, tale da dare un calore e spontaneità incredibile al brano, sin dall’inizio.
Un avvolgente 6/8 caldissimo, intimo e sognante, sia negli arrangiamenti che nel testo.
Si cambia però quadratura ritmica nella seconda metà del brano, per rientrare in un corposo 4/4.
Fino all’ultimo respiro ci cattura subito con quell’intro di organo che potrebbe essere un Farfisa d’epoca, l’atmosfera generale potrebbe essere tranquillamente estiva e radiofonica, ma con raffinatezza e stile. Armonicamente ci ricorda subito qualcosa…tra “O mare nero” di Battisti, Bugo in generale, Strange Days dei Doors, Broken Dreams dei Green Day o alcune note di Kalhed in Aicha o addirittura di Branduardi, Dire Straits e degli 883, pur essendo atmosfere estremamente diverse. Come un deja vù, che alla fine però ci sfugge.
Richiama immediatamente, forse più degli altri, i nostri ricordi musicali.
Ballata arida è già un titolo spettacolare.
Solitamente “ballata” indica nell’immaginario comune un brano molto spesso d’amore o comunque tutto fuorché arido, quasi ad essere un ossimoro. Anche se di “ballate amare” ovviamente ce ne sono moltissime nella storia del cantautorato nostrano e non.
E’ solo un gioco è un’altra ballata, forse meno arida, sicuramente piacevole, con una bella chitarra ritmica tipica che costituisce l’impalcatura del pezzo, con una batteria basica e un cantato “narrante” tra ricordi e riflessioni. La chitarra ritmica non è la sola, ma vi sono intrecci di altre chitarre non ritmiche che accompagnano le variazioni armoniche.
Spalo nuvole si caratterizza con quest’alternarsi tra un bel groove ostinato che fa muovere la testa che a un certo punto e un risolversi, per poi di nuovo ritornare verso quell’ossessività ritmica.
Sono chi sono è uno dei brani più soft e riflessivi dell’album, ma dalla seconda metà del brano cambia veste e diventa quasi “dance”…sto scherzando, è sempre un brano molto acustico, ma quella cassa in quattro dalle sembianze “unplugged” è la trovata del brano che più cattura.
Ballata arida (Fame Recording Studio) : abbiamo lo stesso brano della traccia numero quattro, ma con un diverso arrangiamento. Ci sta in album, riproporre versioni diverse dello stesso brano.
Escluso il cielo (Fame Recording Studio) ci dà la sensazione del live e ci lasciamo trasportare da questa atmosfera, le voci finali che parlano americano ci danno subito la collocazione dov’è avvenuta la registrazione e ci si ricollega al titolo.
Ho sparato al domani (demo) – Mi chiedo: perché demo? A parte che non sentivo questo termine da una ventina d’anni…pare che non esistano più le demo ( o i demo? ).
Forse si vuole comunicare che il brano non è stato “trattato” come gli altri? Il risultato finale non è comunque da meno. Oppure è semplicemente una trovata “indie” per dare particolarità e spontaneità al disco…
Seguono come “demo” anche tutte le tracce successive come “Il figlio” , “Giovanni e il R’nR come cura contro l’indifferenza”, “Sempione 71”, “Resta libero”, gli ultimi due proprio come live veri e propri…quindi presumo che la registrazione sia avvenuta appunto in presa diretta, senza il classico modus operandi dove si registra “pezzettino per pezzettino” con infinita post-produzione.
Considerazioni finali: c’è della innegabile sostanza (d’altra parte il nostro è un veterano nella scena musicale, da decenni a questa parte), idee, buona penna, arrangiamenti e incisioni curatissime…ogni tanto hai però quella sensazione del tipo: ehy, mi sta scoppiando il cervello, queste note in questo punto, le ho già sentite, ne sono sicuro, sicurissimo e allora canti e ricanti quel frammento con tono quasi accusatorio…poi ti rendi conto che probabilmente non è vero, allora pensi, per citare un brano dell’album: è solo un gioco?
Al di là di tutto, la musica è sì una cosa seria, serissima, ma è anche un gioco, ed è giusto che si giochi…d’altra parte, per rimanere in tema “americano”…”play” sta per indicare infatti sia suonare che giocare.
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
E’ disponibile dal 4 Luglio 2021 “Sotto il cielo di Memphis”, il nuovo e attesissimo album di Michele Anelli, pubblicato per l’etichetta DELTA Records & Promotion in tre versioni, LP, 45 Giri e CD.
Anticipato in questi mesi da due singoli e video “Appunti” e “Fino all’ultimo respiro”, questo album si presenta come la realizzazione di un lungo percorso in cui, in ogni traccia, emerge la passione per la musica soul, folk e rock di Michele Anelli.
Presentazione di “Sotto il cielo di Memphis”:
Sotto il cielo di Memphis è un progetto discografico che nasce dopo un viaggio negli Stati Uniti, un sogno accarezzato a lungo che è diventato realtà. Comincia così, come lo racconta proprio Michele Anelli:
“Penso esistano, nel corso degli anni, uno o più viaggi che ci attendono. Uno di questi è arrivato per i trent’anni di matrimonio. Memphis ha un significato particolare, è un luogo in cui rock’n’roll e soul hanno ispirato un modo di capire e vivere la vita. Nel 1989 eravamo poco più che ragazzi e la colonna sonora della cerimonia erano i brani gospel cantati da Elvis Presley. Ecco che nel 2019 Memphis ci stava aspettando e siamo andati noi da Elvis, ma a Memphis si sono incrociate molte storie: la Sun, la Stax, Martin Luther King fino ai FAME Recording Studios di Muscle Shoals”.
Proprio a Muscle Shoals, in Alabama, nelle straordinarie sale del FAME Recording Studio progettato e costruito dal compianto Rick Hall, è iniziata la produzione musicale del nuovo progetto discografico di Michele Anelli. Con John Gifford III alla consolle (allievo e prosecutore dell’opera di Rick Hall), Michele ha avuto modo di interagire con Bob Wray al basso (Al Green, The Marshall Tucker Band, Ray Charles, Etta James, Clarence Carter, Johnny Cash ecc.) e Justin Holder alla batteria, giovane e talentuoso session man in pianta stabile al FAME.
Le canzoni, pubblicate su 45 giri, sono: “Ballata arida” ed “Escluso il cielo”. Durante il soggiorno a Memphis sono nate le suggestioni che hanno portato Michele Anelli a comporre le nuove canzoni, registrate tra la fine di settembre e i primi di ottobre del 2020, con i Goosebumps bros. ovvero Cesare Nolli (chitarra elettrica), Paolo Legramandi (basso elettrico) e Nik Taccori (batteria) al Fireplace studio in un piccolo centro del comasco. Ai Goosebumps bros. si sono aggiunti Andrea Lentullo (Wurlitzer) ed Elia Anelli (chitarra elettrica).
“Sotto il cielo di Memphis” lo si può trovare in tre versioni:
LP: 8 canzoni registrate con i Goosebumps bros. (Nolli/Legramandi/Taccori)
45 giri: Ballata arida/Escluso il cielo (registrato ai FAME Studio Recordings, Muscle Shoals, Alabama)
CD: con i brani dell’album, del 45 giri e con cinque inediti
“Sotto il cielo di Memphis” lo si può acquistare:
Con spedizione
• Memphis pack (Lp+cd+45″)
https://py.pl/7AtFM9YUnQg
• Sotto il cielo di Memphis (Lp)
https://py.pl/apKyB
• Sotto il cielo di Memphis e altre storie (cd)
https://py.pl/xKh7i
• Ballata arida / Escluso il cielo (45″)
https://py.pl/CyVKn
Consegna a mano:
• Memphis pack (Lp+cd+45″)
https://py.pl/24Fv3G
• Sotto il cielo di Memphis (Lp)
https://py.pl/23vnLc
• Sotto il cielo di Memphis e altre storie (cd)
https://py.pl/1juKYb
• Ballata arida / escluso il cielo (45″)
https://py.pl/MAStT
Disponibile anche su:
https://www.ladistro.it/?s=
https://mickanelli.bandcamp.
Shop: http://micheleanelli.org/?
Crediti:
Prodotto da Mick & Fede
Testo e musica: Michele Anelli
Arrangiamenti: Michele Anelli & The Goosebumps Bros (Cesare Nolli, Paolo Legramandi, Nick Taccori)
Missaggio: Taketo Gohara
Assistente al missaggio: Niccolò Fornabaio
Master: Giovanni Versari presso La Maestà Mastering Studio
La Band:
Michele Anelli: Voce
Cesare Nolli: Chitarra
Paolo Legramandi: Basso
Nik Taccori: Batteria
Con la partecipazione di:
Andrea Lentullo: Tastiere
Elia Anelli: Chitarra elettrica
Chi è Michele Anelli:
Michele Anelli, musicista e scrittore, è stato il leader e la voce dei Groovers, una delle più stimate rock’n’roll band italiane (premio alla carriera al MEI di Faenza nel 2009), nonché fondatore, nel 1987, e bassista della garage punk band Thee Stolen Cars. Dallo scioglimento dei gruppi si dedica alla ricerca sulla e per la musica popolare, con particolare riguardo ai canti della Resistenza e di protesta. Pubblica i dischi Festa d’aprile, Oggi mi alzo e canto e Nome di battaglia: ribelli nonché il libro (più disco) Siamo i ribelli (Distorsioni) e Radio Libertà (Vololibero).
Nel 2013 esordisce con l’album omonimo in veste di cantautore, cui segue, nel 2016, per Adesiva discografica, l’album Giorni usati. L’anno successivo esce il libro, con cd, La scelta di Bianca (Segni e Parole editore) che, come per ogni pubblicazione, diventa uno spettacolo di parole e musica. Nel 2018, con la produzione di Paolo Iafelice, il terzo album Divertente importante lo pone all’attenzione della critica più esigente. Nel 2020, insieme al giornalista e scrittore Gianni Lucini, pubblica Ho sparato al domani per Segni e Parole editore. Il libro contiene sette racconti “musicali” in cui passato, presente e futuro si scambiano spesso d’abito andando in scena in epoche differenti e con personaggi tutti da scoprire. Nel corso del 2021 uscirà il nuovo album “Sotto il cielo di Memphis” in formato Lp e cd (con alcune outtake) e un 45 giri con i due brani registrati da John Gifford III, al FAME recording studio di Muscle Shoals, Alabma, con Bob Wray e Justin Holder.
Link per l’ascolto: https://deltapromotion.
Dettagli:
Data di rilascio: 4 Luglio 2021
Artista: Michele Anelli
Durata: 60 Min
Genere: Canzone d’autore
Label: DELTA Records & Promotion
Web Links Michele Anelli:
Sito Ufficiale: https://www.micheleanelli.org/
Instagram: https://www.instagram.com/
Facebook: https://www.facebook.com/
Youtube: Michele Anelli – YouTube
Soundcloud: https://www.soundcloud.com/
Bandcamp: https://mickanelli.bandcamp.
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/
Email: mickanelli@gmail.com
Web Links DELTA Records & Promotion:
Sito Ufficiale: https://www.deltapromotion.org
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Instagram: https://www.instagram.com/
Bandcamp: https://deltapromotion.
Youtube: https://www.youtube.com/
Email: deltapromotion@virgilio.it
Tel: 348/2767172