Tuffiamoci immediatamente in questo “track by track” e poi lasciamo solo alla fine le nostre considerazioni.

Tonight con un’andatura piuttosto “british” si fa spazio nella nostra attenzione.
Non è leggera, non è violenta, non è pesante, non è indie, non è mainstream…trasuda presente, si fa ascoltare, ha sonorità pulite e trasmette positività.
Non ce la sentiamo di non ascoltarla fino alla fine, insomma, ci mette bene.
Arrangiamenti non banali, pur non sconfinando in spocchiose sperimentazioni.

Con Comix si gode a suon di accordi maggiori, a tratti un punk che sa essere ribelle e composto allo stesso tempo. Solarità a profusione.

Atmosfere vagamente più intimiste con Slowly ed il mood è anche racchiuso nel titolo.
Un brano che si fa assaporare fino alla sua evoluzione che è molto graduale, comincia giusto ad esplodere verso la metà del brano, lasciando scorrere la sua energia fino alla fine, anche se, tutto sommato…lentamente.

Hey, ma che bel pezzo questo…Hey che si presenta come come un pugnale verso l’attenzione assopita dell’ascoltatore medio. Anche la breve durata sotto i tre minuti è come una cannonata. Ci piace.

Ne avevamo bisogno di rock’n roll, ed ecco che ci spariamo questo Rock and Roll Star ben lontano dalle attuali “Rock star” con moltissime virgolette alla Sferaebbasta.
Qui il rock’n rolle è autentico e ci conquista come una festa americana in pompa magna di quelle ben riuscite.

Vagamente grunge questo Rainy Day dove una bellissima melodia del cantato si staglia contro l’armonia e ti penetra la mente come una scopata di buon livello.
Gustatevi anche il finale sospeso, piovigginoso ed etereo.

Fucking Great ha groove da vendere, le chitarre ti ossessiono come una filastrocca ipnotica nell’intro, ma poi inaspettatamente ci si scatena in un fottutissimo punk alla Offspring.

E destabilizziamoci anche con Destabilized dove invece ci ritroviamo nella nostra scompostezza interiore.

Questa è la vita e con poderose schitarrate, ce lo ricorda This is Life che spezza il mood dell’album, facendoci immergere in un’atmosfera vagamente “spiaggereccia”.
In un disco ci vogliono brani fuori dal coro.

Ritorniamo sui nostri gangheri con Believe che ci dà sicurezza e voglia di fare, energia e il timbro del cantante esprime tutta la sua cristallinità, al massimo del suo splendore.
Ancora un pelo sotto i tre minuti, per dire tutto con essenzialità e completezza.

Losing Control ha una struttura apparentemente semplice, ma un arrangiamento articolato con ritmiche che si fondono tra loro, come a voler perdere il controllo.
Ancora una volta si vuole coniugare ricercatezza ad immediatezza e semplicità.
E direi, che ancora una volta, i nostri Feralines, ci riescono.

Che dire di questo album? Ci ha catapultato verso il mondo dei nostri ascolti della post-adolescenza (per i nati tra gli 80 e i 90), ma in chiave assolutamente matura e compiuta.
La giusta formula musicale per unire la freschezza dei nostri ricordi alla corroborata esperienza dei nostri ascolti nel corso degli anni.


Informazioni biografiche

Il progetto The Feralines prende forma nel 2013.
Mescolando le pluriennali esperienze passate e le varie
influenze dei membri, la band propone un suono di matrice rock n’ roll, senza disdegnare melodie pop e sfuriate punk.
L’intento è quello di creare sonorità mature che risultino decise ed energiche e allo stesso tempo piacevoli all’ascolto. I gruppi d’ispirazione sono moltissimi (Beatles, Nirvana, Green Day, Pixies, Weezer, solo per citarne alcuni). Prendendo spunto dal nome precedente (Steal Frames), i testi, scritti in inglese, raccontano frammenti di vita, esperienze, desideri, visioni e riflessioni sospese in un’istantanea sotto forma di canzone.
La band inizia l’attività live alla fine del 2013, suonando in piccoli locali della propria zona.
Nel 2014 partecipano al contest musicale organizzato da Hell Yeah Radio, superando il primo turno e le semifinali, guadagnando così un posto per la finale che si terrà nel mese di maggio.
Dopo un periodo di interruzione dovuto al cambio della line-up, la band riprende l’attività per registrare il disco d’esordio, We Were Wilde, che viene pubblicato il 7 Marzo 2017 dalla Rocketman Records di Milano (www.rocketmanrecords.com). Dall’album viene estratto il primo singolo, Rock & Roll Star, di cui viene realizzato un videoclip con l’amichevole partecipazione del comico e conduttore televisivo Omar Fantini.
Alla pubblicazione dell’album seguono i live in vari locali e feste estive tra Milano e Bergamo.

Band:
– Max – Vocals, Guitar
– Bob – Bass
– Luk – Lead guitar
– Abi – Drums

L’album è stato registrato, mixato e masterizzato da Andrea Sargenti @ Live Recordings Studio, Vimodrone
(MI) nel 2016.
Cori, seconde voci, seconda chitarra e basso di Andrea Sargenti; chitarra solista Roland Erulo.


 

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