A cura di Francesco Lenzi

 

THE ROOM”Insomniac”

Ci sono dei gruppi e degli artisti per cui la musica non è solo una forma d’espressione,ma anche una necessità(e mi metto anche io nella lista,essendo pure io musicista…ma non vi parlerò di me stasera!).

Sì,avete capito bene:per questi musicisti e queste band è una necessità,proprio come mangiare,respirare….creare della bella musica per loro è come una missione,e se ne fregano delle mode,di quello che pensano gli altri e quant’altro.

The Room sono una di quelle band:un combo di musicisti che crede ciecamente in quello che fa,e che ha lavorato sodo per anni al proprio disco,incuranti del resto….ed i risultati,oggi,possiamo ascoltarli e devo dire che affascinano e mantengono tutte le promesse!

La band si è formata ad Aosta nel 2007,da un’idea di Loris Massera e Roberta Brochet(entrambi chitarristi e cantanti,il primo anche autore dei testi);durante le lunghe registrazioni di”Insomniac”hanno collaborato Patrick Faccini(basso),Francois Domaine(batteria)e Luca Ventrice(synth),che poi si sono uniti in pianta stabile nel gruppo.

Avrete capito certamente che “Insomniac”è un disco da non perdere,così come la band stessa:è un concept album(si parla di una notte-appunto-insonne in cui riaffiorano paure,visioni,ricordi)e la musica contenuta in esso è-come ci confermano gli stessi The Room-”slegata dalle mode e fuori dal tempo”;ed è la pura verità….

Sì,perchè nelle 12 tracce di questo disco si respira amore vero per la musica(di una sincerità assolutamente palpabile);e la band rifugge qualsiasi catalogazione,anche se un certo flavour psichedelico è innegabilmente saldo nel background della band….ma andiamo a scoprire insieme la bellezza di questo concept.

Dopo una breve ma già notevole introduzione,che coniuga elettronica soffusa ad un’ ambientazione onirica(“Eye”), veniamo subito travolti dalla bellezza di”Purple evening sky”,una ballata notturna,avvolta da reverse chitarristici e da un pianoforte elettrico dal sapore seventies:sul tappeto sonoro,si staglia la bellissima e delicata voce di Roberta,che emoziona con la sua dolcezza…

il finale è un rock-blues a tinte psichedeliche e caleidoscopiche,adornato da un bellissimo assolo di Loris,quasi una canzone nella canzone,per la sua stupenda andatura sognante.

Subito dopo,entriamo nel vortice di”Dreamloser”:qui la componente “da sogno”è ulteriormente sviluppata,così come le trame psichedeliche;tra contemporaneità alternative e richiami”spaziali”(in apertura),è un brano dalle molteplici sfaccettature,in cui la melodia si fa più ipnotica ma allo stesso tempo eterea,in un connubio davvero personale ed inedito.

“Lady Insomnia”svela un lato più umbratile e progressivo,ma sempre con il trademark della band in evidenza:tra chitarre stratificate e visioni più elaborate(talvolta perfino più scure),è un brano che sviluppa il discorso iniziato con”purple evening sky”,ma in un mood più cangiante e cinematografico,se vogliamo.

Il viaggio continua senza interruzioni su”Visions at 2 a.m.”,stavolta cantata da Loris(ma anche una sensuale Roberta si fa sentire a metà pezzo):tra space rock e segmenti kraut-rock/progressivi,è un dialogo sognante ma sincopato tra chitarre liquide e tastiere,in cui affiora il lato più sperimentale della band;anche”(This is)The Gap”è un brano dai riflessi avanguardistici ed innovativi,che eredita cadenze trip hop,per catapultarle in un’orgia di stratificazioni elettroniche,tra samples ed interventi”narrativi”,in un viaggio cosmico,spaziale ed inquietante.

“Hunting shadows”è anch’esso un brano molto moderno ed originale,che coniuga dei ritmi sincopati a dei riff chitarristici corposi;si ritorna in un’atmosfera psichedelica,ma totalmente insolita e dai risvolti scuri….l’inquietudine che regnava nel precedente brano,viene ulteriormente sviluppata in un trip funkeggiante e lisergico,sempre dominato dalla voce di Roberta-ora intrigante,ora in preda alla paura….e si continua a sperimentare con”Stilltime”,un brano avvolto da reverse vorticosi e da frammenti chitarristici scurissimi e malati avvolti da una visionarietà acida e malinconica.

L’album vive però di vari momenti,tutti differenti ed ecco quindi arrivare la nervosa”Chinese torture”,un brano schizoide e folle nella sua creatività;tra arroventati lampi rock(complice-oltre alle chitarre abrasive e fiammeggianti-anche una sezione ritmica poderosa ed aggressiva),brevi intermezzi electro-ambient da incubo e suggestioni sperimentali,il brano si evolve su sentieri imprevedibili e conferma una volta di più la”Non catalogabilità”di questo gruppo(che non è affatto un difetto)e la sua genialità.

Su“Visions at 5 a.m.” ritorna l’atmosfera onirica dei primi brani,ma catapultata in un mood completamente diverso,misterioso ed inquietante;su battiti electro,si rincorrono chitarra e tastiere in un mantra psichico con al centro la voce di Roberta che disegna sentieri enigmatici….e si ritorna per un attimo anche su sentieri sognanti,prima che il brano si concluda.

“Brighter?”è una bella rock ballad crepuscolare,adornata da una melodia ipnotica ed avvolgente ed è un brano che riassume il songwriting dei The Room in maniera diretta e solo apparentemente semplice.

Chiude il disco “Morning saves”,il brano più lungo del disco:non viene meno una certa inquietudine di fondo,anche se il titolo ed il testo suggeriscono che la lunga notte insonne è giunta al termine,e le sue paure sono state finalmente spazzate via con le prime luci del mattino….le dinamiche cangianti sembrano lasciar spazio alla luminosità,anche se qualche gioco di contrasti rimane sempre sullo sfondo…

Ottimo disco questo”Insomniac”ed una band superlativa questi The Room:difficilmente catalogabili,reinventano il rock,e lo fanno alla loro maniera,con gusto,garbo e genialità,risultando anche innovativi…

Sì,perchè i 12 solchi di”Insomniac”sono una moderna visione di sentimenti psichedelici,ma non solo:nella musica della band trovano posto influenze tra le più disparate,ma miscelate insieme in un amalgama sonoro che non assomiglia ad altri gruppi;la creatività e l’originalità qui vanno di pari passo….

La gestazione dell’album è stata lunga e complessa,ma…..una volta tanto ne è valsa davvero la pena!

Adesso speriamo di risentire presto il sound targato”The Room”alla guida di altre affascinanti storie…nel frattempo gustiamoci ancora questo meraviglioso album,uno dei migliori usciti

all’interno della scena underground/alternativa…..non perdetevelo per nulla al mondo!

In una parola:magico…..e magici loro!

 

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Link soundcloud:http://soundcloud.com/the-room

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