A CURA DI FRANCESCO LENZI
TIME ZERO “Silenzio assenso” (Cinico disincanto)
I Time Zero sono una band romana:in origine la denominazione era The Banditi,oggi con l’occasione del nuovo album “Silenzio assenso” (uscito da poco),la band cambia nome in quello attuale.
Il rock della band è modernissimo e venato di elettronica:caratteristica che pervade tutto il disco,insieme a liriche molto interessanti ed innovative al pari della musica.
L’apertura dell’album (“Anticiclone”)non lascia spazio a dubbi,coniugando battiti electro,chitarre hard ed un testo altamente visionario (“Caronte dice che è inevitabile/l’inferno ormai è già qua”),metafora dei tempi bui che stiamo attraversando.
“Soluzione” è ancora più potente,con una ritmica molto presente ed efficace a cui è difficile resistere e liriche taglienti (“quando poi mi masturberò/ricordando stagioni retrò/non sarò soddisfatto fin quando la mano affogherà”);”Satellite” è un brano estremamente orecchiabile,dai risvolti pop,con l’elettronica che si sposa bene agli strumenti “tradizionali”:l’argomento scava a fondo sull’alienazione con originalità (“farsi amici tutti senza fare del male/regredire fino a posizione fetale/meglio odiare che farsi odiare”).
Anche “Pillole” continua su questi sentieri catchy,e come la precedente ha enorme potenzialità da singolo,sia per la sua orecchiabilità,sia per le sue sonorità ultramoderne:la quotidianità viene sempre analizzata con fare personale e totalmente inedito (“mi scivola già in testa la soluzione a tutti i mali/la pillola resuscita cadaveri dalle poltrone/come dissentieria,scorre via”).
“Cane” è un brano ancora più robusto:non si rinuncia alla melodia,ma c’è meno elettronica (sempre presente,ma stavolta sullo sfondo) e si ritorna all’essenzialità rock,coniugata a visioni a getto libero (“zucchero/colante da mani un po’ amiche/morderò le dita/e poi scapperò via”),dallo sfondo amaro.
Con “Cellule” torniamo a ritmi più possenti (quasi ballabili),ed è un altro sguardo sull’attualità vista con occhio attento e spirito critico,con liriche talvolta provocatorie (“è l’unica salvezza che c’è/nel vuoto che c’è/pachiderma in un mondo già fragile/il mio sperma è a temperatura ambiente”):il dito è puntato anche sull’ovvietà e sui malanni della televisione e dei cattivi esempi portati da essa.
“Pruriti” è un brano più cauto e darkeggiante,adornato da bellissime e taglienti chitarre:la vacuità dell’attualità torna ancora a fare la parte del leone (“l’oro dei gratta e vinci/si specchia e riflette/dimagrimenti estetici/le loro abbronzature al neon”);”Varietà” è il tassello conclusivo,un brano irresistibilmente rock (quasi uno stoner moderno),con un cantato abrasivo eppure melodico che si riallaccia idealmente all’argomento “tv=cattiva influenza” (“partirà una nuova era carnefice/di un varietàà,di ruggine/di superstar catodiche”).
Un ottimo album quindi che dimostra come si possa ancora innovare ed inventare all’interno del panorama rock “alternativo”:e i Time Zero sono sicuramente molto originali nel loro fare musica,con una ricerca estremamente curata nel sound e nelle liriche,sempre affilate e riuscite….Davvero innovativi e non riconducibili ad altre formazioni che usano l’elettronica a sfondo rock ed anche questo è un grande pregio!